Domenica è stato il Bari, mercoledì è stata l’Udinese e più in là è meglio non andare… Leggendo e rileggendo qualche articolo qua e là, soprattutto quelli in cui si discute di tattica qui tra i lettori, ero e sono sorpreso di vedere come ogni giorno ci sia un tifoso che cerchi disperatamente un appiglio per provare a stravolgere una realtà ben più dura. E mi sorprendo osservando me stesso sdraiato nel letto a costruire schemi-formazioni che si montano nella mia mente cercando di inventare qualcosa di utile ma arrivando all’infelice, e palese, conclusione che tattica o non tattica il problema è sempre lo stesso: mezza squadra non gioca più a calcio, siamo una squadra con un fuoriclasse in meno e in tutto questo abbiamo dato le sorti di questo macchinario nelle mani di un esordiente (al quale non mi sento di imputare grandi colpe).
Ben rimpinzati di quattrini, soprattutto i nostri terzini (per rimare un po’), guardano al loro “misero” lavoro settimanale come un disinteressato metalmeccanico che tutti i giorni (forse con più entusiamo) assembla gli stessi pezzi di qualche strano marchingegno. E potrei iniziare la solita logorante lista che, se rileggiamo un po’ tutto quel che si dice, salverebbe da questo Milan (dei titolari o presunti tali) solo 4 o 5 giocatori. Giustamente qualcuno si chiede cosa facciano coloro i quali rientrano nella rosa solo per far numero (per la lista Champions?)…
Sarebbe ora che ora che un giocatore come Antonini iniziasse a disertare il campo di allenamento tanto è più utile e all’apparenza compiacente vedere il fantasma di Zambrotta, il nonno di Oddo o l’incantevole Jankulovski. Il povero “Luca” preso ad esempio sta giocando alla Playstation (regalatagli probabilmente dal dottor Galliani) i suoi migliori anni di attività calcistica così come tanti altri. Ed in questo clima disfattista anche un talento promettente come il buon Pato si trova a preferire la vita “Brasilera” del suo collega di reparto a quella calcistica del Milan.
Infine, qualche giorno fa una curiosa vignetta mostrava un Huntelaar perplesso sul “dove fosse arrivato”. Beh, hanno voglia i quotidiani a sforare 4 e 5, ma guardate un po’ la differenza tra il primo e il secondo tempo di domenica… Mi pare che se anche ci fossero stati Messi e non-so-chi non avrebbero potuto fare granchè. Chiudo, dopo tutta questa lunga digressione, sostenendo l’idea di chi propose il “3-5-2” perchè anche nei miei funambolici ragionamenti (e analizzandola utilizzando utili videogiochi manageriali che al Milan dovrebbero imparare ad usare) è l’unica che in questo momento permetterebbe la disponibilità di 1 titolare più o meno decente ed 1 sostituto per ruolo sicuro. Ah, provate a meditare proprio su questo schema e scoprirete che c’è un giocatore di troppo là davanti… Uno a caso. Sul quale non gettiamo la croce ma 8 milioni di stipendio all’anno che pesano sulle scomode casse del patron.
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