Una tragedia greca. Con tanto di pianto corale. In panchina piange Mexes. Non riesce a trattenersi al gol di Pazzini. E così, Mexes scoppia in lacrime. Più tardi saranno le lacrime di Rosella Sensi a testimoniare la cocente delusione per la sconfitta della Roma.
Le lacrime che rigano il volto di Mexes sono rese ancora più amare dalla burla del destino: da un primo tempo, in particolare, giocato al massimo dello splendore, con protagonisti assoluti Totti, Menez, Vucinic, il gol di Totti e la Samp in svantaggio che, ormai, sembrava, destinata alla sconfitta. E invece, il destino s è palesato beffardo con le sembianze di Pazzini.
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E così, la Sampdoria, nel posticipo serale della 35/a giornata del campionato di Serie A, ha realizzato l’impossibile, interrompendo la serie di 24 partite giallorosse positive. Al vantaggio della Roma, con un gol di Totti al 14′ del primo tempo, la Sampdoria ha risposto con una doppietta di Pazzini, al 7′ e al 40′ del secondo tempo. Scagliando, così, la Roma al secondo posto. Chi, al posto di Mexes, non avrebbe pianto?
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Finito il tempo delle lacrime, quelle di Mexes e di Rossella Sensi, in primis, giunge il tempo della rivalsa: «Io difficilmente faccio polemica e non voglio destare sospetti, ma non posso che parlare di una conduzione inadeguata per l’importanza della partita e per come è stata: occorrono persone preparate. Dispiace perdere così, l’importante ora è andare avanti e non mollare» ha detto il numero uno della Roma, Rossella Sensi.
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