CALCIOMERCATO JUVENTUS – E’ incerto il futuro di Gilardino in quel di Firenze. È lo stesso attaccante Viola a mettere in discussione la propria permanenza in Toscana per via delle molte voci che si rincorrono attorno allo stadio Franchi: «A fine stagione chiederò di parlare con la proprietà – dice l’ex Milan alla Gazzetta dello Sport – e credo che altri compagni di squadra “mi accompagneranno”. Negli ultimi due-tre mesi si è parlato tanto, forse troppo, di mercato. Diego e Andrea sono importantissimi. Sono imprenditori vincenti e sono il motore della Fiorentina. Vogliamo capire quali sono le loro intenzioni per il futuro, serve chiarezza, altrimenti andremo incontro a cose non belle».
Parole che potrebbero suonare come musica per le pretendenti al bomber della Fiorentina. Sulle sue tracce vi è da tempo la Juventus che provò ad acquistare il Gila sia durante l’esperienza a Parma sia durante il suo approdo a Milanello. Gilardino ha poi proseguito, cercando di rassicurare: «Io voglio rimanere a Firenze. Credo ancora nel progetto Della Valle. Tutto sommato questo non è stato un anno disastroso. In Champions abbiamo scritto pagine storiche. E divento una furia vedendo che il Bayern è arrivato in finale dopo averci rubato la qualificazione».
«Ci è mancato qualcosa solo in campionato – prosegue – è vero, non ho disputato un girone di ritorno da copertina. Non cerco alibi». La chiusura è dedicata a Prandelli: «Non è vero che il gruppo ha delegittimato il tecnico cambiando per due volte il rigorista. Comunque, il caso è chiuso. Il prossimo rigore lo batterà Jovetic. Prandelli è un punto fermo della squadra e della società. Nessuno di noi gli fa la guerra. Se il mister ha deciso di restare a Firenze vuol dire che è convinto e motivato».
Nel pomeriggio però l’attaccante biellese ha precisato le notizie riportate oggi dalla rosea di Via Solferino. «Non ho mai affermato che è necessaria chiarezza altrimenti direi addio alla Fiorentina, come invece riportato dal titolo del quotidiano in questione questa mattina. Ribadisco ancora una volta la mia volontà di rimanere a Firenze e di continuare con il progetto Della Valle».