Dopo la sconfitta non priva di strascichi in terra bresciana, la Roma di Ranieri si prepara per affrontare un nuovo capitolo del proprio percorso. Tra una manciata di ore lo stadio Olimpico aprirà i battenti al big match più blasonato degli ultimi anni. L’Inter di Benitez approda nella Capitale da capolista, favorita nei pronostici e forte della ritrovata prolificità di Eto’o e Milito. I giallorossi, due punti in classifica e nessuna vittoria in campionato, sono pronti a ricominciare proprio dalla sfida dell’Olimpico per dare una svolta al proprio campionato. Anche se si tratta di un momento difficile per la squadra, Ranieri si dice convinto di aver ritrovato a Brescia “la Roma che i romani vogliono, determinata, che ha fatto tanto bene l’anno scorso”. Il tecnico giallorosso, intervenuto alla consueta conferenza stampa della vigilia, affronta vari temi: dal big match di domani, alla situazione infortunati, passando per le polemiche degli ultimi giorni.
Che partita si aspetta?
La Roma è in un momento difficile, l’Inter sta bene.
Non c’è Julio Sergio, giocherà Lobont?
Si, è lui il secondo, ma Doni sta lavorando bene.
Riise, dopo l’ok dei medici, potrebbe giocare domani?
Come sempre decido la sera prima. Dopo l’allenamento di domani avrò le idee più chiare. Anche su De Rossi dobbiamo vedere, ha questa contusione. Ma lui è sempre positivo e fiducioso. E’ un buon segno.
Totti?
E’ il nostro campione, il nostro simbolo. Quindi ci sarà sicuramente.
L’arbitro di domani è Morganti.
Bene, l’ho saputo adesso. Amo il calcio e ho fiducia nel calcio pulito.
C’è una differenza così netta tra Roma e Inter o si parte alla pari?
Non partiamo alla pari, la classifica è lo specchio delle squadre. Se dopo queste prime giornate l’Inter sta lassù e noi giù, evidentemente abbiamo avuto dei problemi. Noi ora abbiamo recuperato giocatori importanti, a Brescia abbiamo recuperato la nostra mentalità. Quindi adesso è come se ricominciasse il nostro campionato. Però i giocatori che rientrano sono ancora in convalescenza. Non è che i nomi fanno la squadra dell’anno scorso. C’è da lavorare, io sono sereno, i giocatori anche.
In merito alle differenze tattiche tra le due squadre, cosa teme di più dell’Inter?
L’Inter ha cambiato allenatore ma la squadra e la solidità sono le stesse. L’Inter è una corazzata, sono anni che sta dettando legge in Italia e in Europa, noi siamo in convalescenza e andiamo a incontrare una squadra in grossa salute contro un malato che si sta riprendendo.