Reggina-Torino finisce con il risultato di 1-0 a favore dei piemontesi. Qualche anno fa Reggina e Torino si affrontavano nel campionato della massima serie, oggi lottano per ritornarci. La squadra di Reggio Calabria arriva dalla roboante vittoria esterna contro il sempre più in crisi Brescia per 3-0, successo quest’ultimo, che si aggiunge alle tre vittorie consecutive precedenti che Breda e i suoi hanno ottenuto dal 9 ottobre quando si disputò Reggina Bari vinta per 3-1. Dall’altra parte ci sono i dominatori del campionato, anch’essi vittoriosi nella precedente gara disputatasi all’Olimpico davanti all’Empoli.
– La Reggina schiera in attacco Ceravolo e Ragusa supportati da Missiroli, con Bonazzoli pronto ad entrare a partita in corso; Ventura ridisegna il suo Toro con un 4-3-3 che vede Ebagua unica punta affiancato dagli esterni Stefanovic ed Antenucci, quest’ultimo vero mattatore della rimonta contro l’Empoli. Bianchi è in panchina, inoltre il mister ex Bari ha dovuto fare a meno di Surraco, vittima nel match precedente per una distorsione al ginocchio, e Parisi neanche convocato.
Il Toro appare più quadrato, cambia il modulo ma non la sua sostanza tuttavia la Reggina è sempre brava a neutralizzare le azioni più insidiose degli ospiti, così ci provano i singoli come al 18′ quando Stefanovic si accentra e calcia un forte rasoterra che si conclude al lato del primo palo. Questo rimarrà l’unico squillo degno di nota in tutta la partita che vede un Toro protagonista assoluto nel possesso palla che però non produce niente di importante infatti gli avversari si chiudono sempre bene non concedendo molti spazi ai granata costretti a palleggiare inutilmente con la loro retroguardia. La squadra di Breda pensa sopratutto a fare buona guardia e uscendo in contropiedi veloci azionati da Missiroli. Passano i minuti ma il risultato non cambia così come l’inerzia della partita: il Toro opera un piacevole ma sterile gioco orizzontale senza riuscire ad azionare i temuti esterni Stefanovic ed Antenucci. La partita è piuttosto corretta anche perchè il gioco rimane per lunghi tratti lento, non dimentichiamo che i 22 in campo hanno giocato pure tre giorni fa. L’attacco del Torino senza Bianchi e con il solo Ebagua là davanti vale proprio poco infatti il numero maggiore di conclusioni in porta le compie Ogbonna salito in varie occasioni per spizzare un punizione o un corner dentro l’area. Nel secondo tempo ci si aspetta qualcosina in più anche perchè gli ultimi minuti della prima frazione hanno visto una Reggina vivace e intraprendente che però non è mai riuscita a impensierire più di tanto il portiere granata Coppola. Vedremo se Ventura inserirà il suo bomber Rolando per vincere questa partita riportandosi così a più quattro sulla corazzata Pescara guidata dal sergente Zeman.
– La ripresa si apre a squadre invariate ma con il Toro che sfrutta l’estro di Stevanovic: fuga sulla sua corsia e dribbling per entrare in area ma al momento dell’assist sbaglia tutto fornendo la palla ad Adejo invece che a un compagno. Poco più tardi si fa vedere anche la Reggina con il suo attaccante Ragusa (6 gol per lui fin’ora) che in area blocca a terra un pallone a campanile, salta con una bella giocata Glick portandosi davanti a Coppola che esce bene e col gambone neutralizza il tiro dell’avversario. La partita si fa vivace anche grazie a una Reggina che sulla spinta del proprio tifo opera un buon giro palla affacciandosi con molti uomini dalle parti del portiere granata. Al 58′ gli ospiti vanno vicinissimi al vantaggio: l’azione parte da Ebagua che prolunga di testa un pallone per Vives, semplice passaggio in mezzo del centrocampista numero 20 per Antenucci che si gira e di un soffio non sfiora il gol dello 0-1, calciando sul primo palo con Kovacsik che resta a guardare attonito. Gli allenatori danno avvio alla girandola delle sostituzioni, per la Reggina escono Ceravolo e D’Alessandro ed entrano Bonazzoli e Colombo; per il Torino Stevanovic ed Ebagua alsciano il posto a Bianchi e Darmian. Al minuto 77, il migliore in campo, Angelo Ogbonna, alza la testa e nota uno dei pochi corridoi liberi concessi alla sua formazione, lo percorre tutto palla al piede arrivando al limite dell’aera e senza pensarci due volte scaraventa un forte tiro che impegna Kovacsik al tuffo volante. La partita non sembra però sbloccarsi perchè tranne delle sporadiche fiammate il gioco rimane infruttuoso fino all’ 84′ quando D’ambrosio rompe finalmente l’equilibrio di una sfida che dal nascere sentenziava lo 0-0. l’esterno di Ventura segue l’azione che si sviluppa sull’altra corsia, entra in area quatto quatto e colpisce di testa un cross sul secondo palo di Zavagno prendendo in contro tempo l’estremo difensore calabrese. Il tabellone del Granillo si aggiorna e la squadra di casa si butta tutta in avanti nei minuti finali cercando in extremis il pareggio che sembra concretizzarsi a due dal novantesimo quando l’ex Colombo calcia in mezzo dalla destra un traversone molto insidioso messo in corner da una provvidenziale scivolata di Ogbonna, oggi semplicemente immenso. I tre minuti di recupero concessi dall’arbitro Candussio non servono agli amaranto ad agguantare quel punticino che i tifosi gli chiedevano e a Reggio Calabria termina la sfida contro il Torino che si riporta a quattro lunghezze dallo scatenato Pescara oggi vittorioso per 3-1 davanti al Varese. Tirando le somme il verdetto è corretto perchè se c’è stata una squadra che più insistentemente ha cercato la vittoria, quella è stata il Toro che dimostra di spuntarla positivamente anche in partite che sembrano congelate.
Reggina (3-4-1-2): Kovacsik; Adejo, Emerson, Marino; D’Alessandro (st 28′ Colombo), Rizzo, Viola, Rizzato; Missiroli; Ragusa, Ceravolo (st 20′ Bonazzoli). A disp.: Leone, Cosenza, De Rose, Castiglia, Barillà. All. Breda
Torino (4-3-3): Coppola; D’Ambrosio, Glik , Ogbonna, Zavagno; Basha, Iori, Vives (st 28′ De Feudis); Antenucci, Ebagua, Stevanovic (st 25′ Darmian). A disp.: Morello, Di Cesare, Verdi, Pagano, Bianchi. All. Ventura
Arbitro: sig. Candussio di Cevignano del Friuli
Marcatore st 39′ D’Ambrosio
Ammoniti st 9′ Vives (T), 18′ D’Alessandro (R), 29′ Iori (T)
Kovacsik 5.5: sul tiro di Antenucci rimane a guardare sperando che il pallone sfiori soltanto il palo, sul gol è preso in controtempo facendosi beffare sul suo palo, si tira un po’ su quando para il missile ad Ogbonna.
Rizzato 6: partita diligente, niente di più.
Emerson 6: è chiamato a impostare l’azione dalla difesa, si comporta bene per tutto il match.
Marino 5.5: la sua prestazione non raggiunge la sufficienza, impreciso in numerose occasioni.
D’Alessandro 6: pendolino, deve solo essere un po’ più concreto quando va sul fondo.
Adejo 5: non molto in forma.
Rizzo 5.5: non basta la sua corsa per creare qualche pericolo ai granta.
Viola 6.5: uno dei più vivaci tra gli amaranto.
Missiroli 5: mai ispirato, alla prossima.
Ceravolo 5: è tanto se entra in aera, non fa paura a nessuno oggi.
Ragusa 6: sufficienza meritata per l’impegno e la classe che lo portano vicino al vantaggio sventato da Coppola.
Bonazzoli (dal 65′) 5: entra per dare centimetri e muscoli all’attacco ma in campo ci mette solo corsa e fatica sprecata.
Colombo (dal 72′) 6: bel cross velenoso alla fine, potrebbe giocare più da titolare.
Breda 5: imposta la partita per coprirsi prudentemente e ripartire ma non fa i conti con la forza e la caparbietà del Torino che fino all’ultimo ci crede.
Coppola 6: uscite ottime e parate sicure, sufficienza meritata.
Zavagno 6.5: mezzo punto bonus per aver fornito l’assist del gol, per il resto buona corsa e costanza sulla corsia: quello che serve.
Ogbonna 8: immenso: è questo l’aggettivo più è appropriato alla prestazione del giovane difensore di Ventura che oggi non solo svolge divinamente il compito di centrale ma fa male anche ai colleghi avversari di testa e di piede. Due parole: da big.
Glick 6: al fianco di Ogbonna è più facile giocare, bravo.
D’Ambrosio 7: gol che vale non solo i tre punti oggi ma forse la promozione diretta domani; il suo ruolo lo svolge bene ecco perchè Ventura lo ha lanciato dal primo minuto.
Vives 5.5: la vivacità non è l’unica qualità che basta ad un calciatore.
Basha 6: nessun neo sulla sua partita ma potrebbe velocizzare di più la manovra dei compagni.
Iori 5: anche lui è complice molte volte del giro palla troppo lento dei suoi.
Stevanovic 6: nel primo tempo è l’unico che cerca di rendere la partita sufficientemente emozionante.
Antenucci 6: non ci aspettava certo una prestazione come quella di tre giorni fa; è sfortunato quando sfiora soltando il palo ma la sua prestazione nei novanta minuti complessivi è solo sufficiente.
Ebagua 4.5: è semplicemente incapace di sorreggere da solo tutto il reparto offensivo.
Bianchi s.v: entra tra i fischi e non ha molte occasioni per zittire il suo ex pubblico.
Ventura 7: ha dato alla squadra quella convinzione che solo le grandi hanno: crederci fino all’ultimo perchè sono i più forti.
(Giorgio Davico)