La partita di stasera in Ucraina, seppur trattasi di amichevole, regala a Prandelli motivi di ottimismo: la squadra ha vinto, ha giocato a buon ritmo, ha saputo stringere i denti e soffrire quando c’era bisogno di farlo e ha concretizzato al massimo le poche occasioni da rete create. La strada intrapresa dal tecnico sembra essere quella giusta, la sua impronta comincia a vedersi e i giocatori sembrano sempre più affiatati. Il tutto supportato da un Viviano in forma strepitosa ed un pizzico di fortuna che non guasta mai.
Ucraina e Italia terminano la prima frazione sul punteggio di 1 a 0 in favore degli azzurri. I primi 45 minuti sono stati piacevoli, intensi e giocati a ritmi alti, soprattutto per una gara amichevole. La squadra di Kalytvyntsev, in tenuta completamente gialla, è scesa sul terreno di con il fermo intento di onorare al massimo l’impegno e senza timori reverenziali, andando più volte vicino alla segnatura, soprattutto nel primo quarto d’ora, quando Viviano è stato chiamato ad alcuni interventi non facili: clamoroso in tal senso, al primo minuto di gioco, il palo colpito da Rakytskiy con una gran botta da fuori area. Scampato il pericolo l’Italia ha avuto il merito di alzare in maniera sistematica il proprio baricentro e di affacciarsi con pericolosità dalle parti di Shovkovskiy, affidandosi alle giocate della coppia Gilardino-Rossi e trovando il gol al minuto 27 proprio con il talento del Villareal, abile e fortunato a sfruttare una carambola nel cuore dell’area avversaria. Da segnalare l’uscita dal campo per infortunio di Giorgio Chiellini, che tuttavia non sembra avere accusato nulla di grave.
La gara si sviluppa sulla falsa riga della prima parte del match. L’Ucraina, più grintosa degli azzurri, rientra sul terreno di gioco con piglio deciso e grande foga agonistica, dando vita sin dai primi minuti ad una serie insistita di arrembanti azioni che mettono in difficoltà la difesa di Prandelli. L’Italia, dal canto suo, ha il merito di non arroccarsi sulla propria trequarti ma di affacciarsi in avanti grazie a sporadiche giocate, utili ad allentare la pressione avversaria e a creare grattacapi alla retroguardia di casa; proprio su un rapido contropiede la coppia Giovinco-Matri confeziona la rete del definitivo 2 a 0. La scontata girandola di cambi (innesti di Santon, Matri, Giovinco, Bonucci e Parolo) e l’espulsione di Astori non modificano l’andamento della gara che, col passare dei minuti, perde intensità e cala di ritmo. La gara termina così sul punteggio di due a zero per gli azzurri.
Ucraina: Shovkovskiy, Gusiev, Oshipko, Rakytskiy, Yarmolenko, Rotan, Tymoschuk, Aliev (Debic), Stepanenko, Yarmolenko, Selezniov
A disposizione: Pyatov, Mandziuk, Khudobiah, Kravets, Romanchuk, Olinynyk, Debic
Allenatore: Kalytvyntsev
Italia: Viviano, Maggio (Santon), Gastaldello, Chiellini (Astori), Criscito, Marchisio (Parolo), Montolivo, Nocerino, Aquilani (Giovinco), Gilardino, Rossi (Matri)
A disposizione: Sirigu, Astori, Balzaretti, Bonucci, Santon, Mauri, Motta, Parolo, Cassano, Giovinco, Matri, Pazzini
Allenatore: Prandelli
Arbitro: Nikolaev (Rus)
Marcatori: Rossi (I) – Matri (I)
Ammoniti: Oshipko (U) – Astori (I) – Gastaldello (I)
Espulsi: Astori (I)
Recupero: 0 minuti (p.t.) – 3 minuti (s.t.)
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Shovkovskiy, voto 6
Gusiev, voto 5,5
Oshipko, voto 5,5
Rakytskiy, voto 6,5
Yarmolenko, voto 6
Rotan, voto 6 (Olinynyk, voto 6)
Tymoschuk, voto 6
Aliev, voto 5,5 (Debic, voto 6)
Stepanenko, voto 6
Yarmolenko, voto
6,5 Selezniov, voto 6
Viviano, voto 7
Maggio, voto 6 (Santon, voto 6)
Gastaldello, voto 6
Chiellini, s.v. (Astori, voto 5)
Criscito, voto 6
Marchisio, voto 6 (Parolo, s.v.)
Montolivo, voto 6
Nocerino, voto 6
Aquilani, voto 5,5 (Giovinco, voto 6,5)
Gilardino, voto 6 (Bonucci, voto 6)
Rossi, voto 6,5 (Matri, voto 6,5)