Giorni della merla o meno, l’ondata di neve e gelo che ha investito l’Italia è riuscita nell’impresa di bloccare nuovamente il campionato. Nel momento in cui scriviamo sono state già rinviate Parma-Juventus (ieri sera), Catania-Siena e Bologna-Fiorentina, in programma stasera, oltre a Sampdoria-Empoli e Modena-Albinoleffe di serie B; poi, si vedrà. Di fronte a questa situazione che si presenta per l’ennesima volta sorgono delle domande: quando si recuperano queste partite? C’è una data precisa – la prima utile, per esempio – o un orario da rispettare? Ma soprattutto: chi decide? Abbiamo girato tutti questi interrogativi all’avvocato sportivo Matteo Pozzi. Ecco quello che ha detto nell’intervista in esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Avvocato Pozzi, già cinque partite rinviate in questi due giorni, e magari altre. La domanda è: ci sono delle leggi specifiche che regolano rinvii e recuperi?
Direi che non ci sono delle regole specifiche. In generale, chi decide è la Lega Calcio in quanto organizzatrice dei campionati di serie A e B. Diciamo che è lei, insieme con la Federazione in certi casi, a disporre dei rinvii delle partite.
E nello specifico del maltempo?
Sempre questi due organi, ma qui si aprono altri fronti. Il prefetto ha voce in capitolo quando entrano in gioco problemi di ordine pubblico: tribune inagibili come ieri sera, per esempio. In casi come questo si può decidere di giocare a porte chiuse.
Cosa succede invece se le squadre vogliono giocare?
Ecco, in quel caso interviene l’arbitro. Se le due squadre sono convinte che si possa giocare o comunque ci vogliono provare, è l’arbitro e lui solo che prende una decisione. Se dichiara l’impraticabilità, entrano in gioco i regolamenti sportivi, per esempio se la partita comincia ma viene sospesa si riparte da quel minuto…
Ecco, per quanto i recuperi: come funziona? Si gioca nella prima data disponibile o c’è altro?
Sì, la prima data disponibile è quella buona; le squadre ovviamente devono cercare il primo giorno utile che non vada a incidere su altri impegni (partite di Coppa, per esempio). In generale però appena si può si gioca.
Il Milan ha chiesto di poter rinviare la partita contro il Napoli perchè domenica sera sono previste temperature sotto lo zero e ghiaccio. Si potrebbe giocarla lo stesso giorno ma alle 15?
Tecnicamente si potrebbe; ma questo apre dei problemi legati ai diritti TV e ai contratti con i media.
Ci spieghi meglio questo punto…
Ahimè, è brutto dirlo ma fa parte del calcio di oggi: bisogna scontrarsi con logiche di mercato e appeal televisivo. Se Mediaset Premium, o Sky, ha programmato la tale partita alle 20:45, il fatto che venga spostata alle 15 potrebbe portare via una fetta di abbonati. Ripeto, non è bellissimo, ma è la verità di oggi.
Quindi, per esempio: Parma-Juventus potrebbe essere recuperata il 7 marzo, ma è un giorno di Champions League: questo può far nascere problemi?
Non a livello di contemporaneità in senso assoluto; ma, come dicevo prima, nascerebbe una perplessità da parte delle emittenti televisive che direbbero: “Ma come, un tifoso della Juventus non può guardare la Champions League?”. Quindi spingerebbe per giocarla piuttosto alle 18. E poi c’è una cosa da dire…
Dica.
Della Lega chi fa parte? Le società sportive. Ma La Lega è anche l’organo che regola i contratti televisivi. Quindi, alla fine, è la mano destra che paga la sinistra: la Lega Calcio fa gli interessi di società e televisioni. Sono abbastanza sicuro – poi magari non va così – che se decidono di giocare Parma-Juventus il 7 marzo, la giocheranno alle 18.
(Claudio Franceschini)