Il Parma fa suo il derby emiliano battendo per 3-1 il Sassuolo. Gara molto emozionante quella del Tardini. Dopo il vantaggio dei ducali a opera di Palladino, un erroraccio di Gobbi causa il rigore per gli ospiti e l’espulsione di Mirante. Berardi dal dischetto trasforma ribaltando ogni previsione del match. Nel secondo tempo però il Parma resiste attendendo con pazienza il momento giusto e infila Pegolo con Rosi e Cassano. Il talento di Bari Vecchia si guadagna senza dubbio la palma di migliore in campo: due assist e un gol in una partita da ricordare. Gara molto emozionante. Sotto una fitta pioggia il Tardini ospita il derby emiliano tra Parma e Sassuolo, sfida inedita in serie A. Dopo un avvio cauto il Parma vede a rischio il buon lavoro svolto a causa di una leggerezza di Gobbi. Nel secondo tempo però i ritmi si alzano e il Sassuolo prova a vincere il match, ma i ducali guidati da Cassano colpiscono al momento giusto. L’avvio di gara non è dei migliori: ritmi blandi e atteggiamento compassato. Il secondo tempo però è da applausi. Donadoni riesce a mantenere una squadra corta e con il passare del tempo la scelta paga. Maturità tattica ormai certificata. Rileggendo il match dal principio ci si accorge di quanto quest’oggi per i neroverdi abbia inciso l’inesperienza. Gli errori difensivi non sono attribuibili esclusivamente ai 3 dietro, ma anche al centrocampo. Le basi tecniche ci sono, ma la strada è ancora molto lunga. Nel primo tempo si fida del suo assistente interrompendo il gioco per un off-side di Cassano inesistente. Più tardi dopo essersi consultato con il giudice di linea sceglie correttamente concedendo il rigore per il Sassuolo e espellendo Mirante per fallo in chiara occasione da rete.
Parma – Sassuolo ha archiviato il suo primo tempo sul parziale di 1-1. Roberto Donadoni è costretto a rinunciare agli squalificati Marchionni ed Amauri e agli infortunati Galloppa, Okaka e Paletta. Il tecnico bergamasco replica la scelta di Firenze presentando il 3-5-1-1. In porta Mirante, terzetto di difesa guidato da Lucarelli in posizione centrale, affiancato da Felipe e da Cassani. Sulla fascia destra il francese Biabiany mentre a sinistra, Gobbi, con Gargano, Parolo e Valdes in zona nevralgica. In attacco, invece, ci sarà Antonio Cassano che sarà nuovamente affiancato da Raffaele Palladino, autore di una buona partita lunedì sera contro la Fiorentina. Non ci sono grosse novità invece in casa Sassuolo: Eusebio Di Francesco dopo le ottime prestazioni contro Napoli e Lazio, due partite in cui il Sassuolo avrebbe meritato sicuramente almeno una vittoria, ripropone un 3-5-2 che presenta Pegolo tra i pali, Bianco, Acerbi e Marzorati in difesa, Schelotto e Ziegler sugli esterni, mentre a centrocampo spazio ancora a Magnanelli, affiancato da Kurtic e Missiroli con i giovani Berardi e Zaza a comporre il tandem d’attacco e Floro Flores pronto a subentrare a gara in corso. Arbitra De Marco di Chiavari. Palladino ci prova dopo 7 minuti dal fischio iniziale con una percussione centrale terminata con il tiro dalla distanza; conclusione imprecisa che però spaventa Pegolo. Qualche minuto dopo un calo di tensione di Schelotto a centrocampo aziona una rapida ripartenza dei padroni di casa: Valdes apre per Cassano libero davanti a Pegolo, ma il guardalinee sventola un fuorigioco inesistente. Donadoni è costretto a sostituire Biabiany alle prese con una distorsione al ginocchio, inserendo Aleandro Rosi. Break del Sassuolo alla mezzora: Missiroli ci prova dai 25 metri, ma Mirante si allunga e devia in angolo. Qualche minuto dopo il Parma sblocca il match. Acerbi protegge palla sulla fascia destra, ma il terreno reso scivoloso dalla pioggia frena la corsa della sfera verso il fondo, ne approfitta Cassano che scippa la palla ridicolizzando Acerbi. Il genio di Bari vecchia penetra in area e con un tocco morbido invita Palladino al brindisi. L’attaccante napoletano trova con un preciso colpo di testa la rete che sblocca il match. La reazione del Sassuolo è affidata a una botta mal indirizzata di Kurtic. Cassano risponde poco dopo con un’elegante rovesciata dal cuore dell’area avversaria, ma l’impatto con la palla non è dei migliori. Durante l’ultimo dei due minuti di recupero concessi succede l’impensabile: un retropassaggio malandrino di Gobbi aziona Berardi solo contro Mirante. L’esterno neroverde scatta bruciando il portiere avversario che gli frana addosso causando il penalty e guadagnando l’espulsione. Donadoni fa uscire Palladino, già dolorante con il portiere di riserva Bajza. Berardi dal dischetto non sbaglia e il Sassuolo trova un insperato pareggio. Partita combattuta, con finale di frazione interessante e giocato a viso aperto da entrambe le squadre. Come al solito, accende e spegne a piacimento. La caparbietà unita alla classe porta all’assist per il vantaggio del Parma. Sulla sua corsia non riesce ad arginare nessuno, Schelotto gli va via come vuole. In difficoltà. Conferma di avere una grande classe, e personalità nonostante la giovanissima età. Si procura il rigore e lo trasforma con freddezza. Ingenuo: il terreno non lo aiuta, ma avrebbe dovuto capirlo e porvi rimedio. Invece, regala palla a Cassano.
L’uscita maldestra su Berardi complica il cammino dei compagni e gli fa rimediare la doccia anticipata.
Senza badar troppo all’eleganza risolve diverse situazioni pericolose.
Sempre attento e pronto.
Si fa vedere spesso in fase di costruzione proponendo diversi cross interessanti.
Si agita molto tra la linea del fuorigioco mettendo in seria difficoltà i difensori avversari. Si infortuna però dopo pochi minuti. Probabile distorsione al ginocchio.
(dal 17’ ROSI 7 Trova un gol da attaccante di razza. Sempre dinamico e pericoloso nei suoi inserimenti verso il centro.)
Pur non attraversando un momento facile, il cileno mette in campo grinta e armonia riuscendo a recuperare molti palloni e risultando decisivo a fine gara.
(dal 36’ s.t. ACQUAH s.v.)
Una sua intuizione spalanca la via per il gol a Cassano. Faro del centrocampo parmigiano.
Sempre lucido e attento. Al servizio dei compagni 90 minuti su 90.
Una sua leggerezza mette in discussione il risultato. Nella ripresa cerca il riscatto impegnandosi a più non posso.
Conferma il suo buon momento trovando un gol che mancava da troppo tempo. La fortuna però non lo assiste e nel finale del primo tempo deve abbandonare il campo causa infortunio.
(dal 45’ p.t. BAJZA 6,5 Un paio di interventi plastici sono un bella iniezione di fiducia anche per il prossimo match.)
The FantAntonio show va in onda all’ora di pranzo. Due assist al bacio e un gol da furbetto del quartiere. Tra la stampa le riflessioni sul suo futuro e sul passato si sono consumate troppo spesso nei suoi 13 anni di carriera, oggi restano solo gli applausi.
Si mostra ancora una volta un perfetto stratega in grado di mantenere sempre in pugno la situazione. L’esibizione dei suoi nella ripresa è un capolavoro arricchito da pazienza e precisione.
Non riesce a opporsi alla mira garibaldina degli avversari, arrendendosi più volte.
Si dimentica di Cassano nell’occasione che porta al terzo gol dei ducali. Le doti tecniche vengono fuori con insistenza, ma l’inesperienza in serie A paga.
Una sua ingenuità regala il vantaggio al Parma. Cerca il riscatto proponendosi sovente in attacco, ma nell’unica occasione che gli capita è impreciso.
Bravo nelle giocate aeree, un po’ meno nell’uno contro uno.
Ci prova in qualche modo cercando di perturbare la difesa avversaria, ma non riesce a creare occasioni da ricordare. (dal 32’ s.t. ALEXE s.v.)
La sua foga spesso guasta la manovra nero-verde. Prestazione da dimenticare.
(dal 27’ s.t. LARIBI 6 Il suo ingresso porta una maggior disciplina nella zona nevralgica.)
Nel finale perde la testa trovando l’espulsione per due colpi di mano nel giro di un paio di minuti.
Prova a smistare diversi palloni per le punte, ma la precisione quest’oggi non lo assiste.
(dal 16’ s.t. FLORO FLORES 6 Giunge più volte al tiro impensierendo non poco il portiere avversario.)
Poco incisivo sulla fascia: mai un cross preciso, mai un dribbling riuscito.
Grandi doti tecniche per il 19enne già di proprietà della Juventus. Veloce, preciso e imprevedibile e il meglio deve ancora venire…
Si sbatte fino allo scadere, riuscendo a creare diverse occasioni che lo vedono terminale offensivo o assist-man per Acerbi e Floro Flores. Unica nota negativa: i troppi errori nel primo controllo di palla.
Non riesce a trasmettere la cattiveria necessaria ai suoi uomini per sfruttare al meglio l’ottimo momento di inizio ripresa. Troppe disattenzioni, ma il tempo dei giudizi per una squadra così giovane e inesperta è ancora lontano.
(Francesco Davide Zaza)