Finisce 2-2 tra Sampdoria e Torino. Due punti persi per i granata che nel secondo tempo avevano completato la rimonta ma si sono fatti riprendere nel finale da un calcio di rigore decisamente dubbio. Per i blucerchiati pericolo scampato, ma rimandato ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria stagionale e sempre più ombre sulla formazione di Delio Rossi, incapace di imporsi come gioco e risultati. La classifica piange, urgono soluzioni immediate. Partita che si mantiene piacevole per tutti i novanta minuti, con squadre lunghe che partono in contropiede e puntano sempre la porta. Quattro gol e tante azioni interessanti, pomeriggio divertente a Marassi. Alla fine arriva un punto, ma il gioco latita e psicologicamente la squadra non riesce a esprimersi, cadendo preda delle sue paure ogni qual volta ha il risultato in mano. Oggi la partita non è stata controllata e, non fosse stato per Gervasoni, sarebbe arrivato un altro kappaò. Bene al di là della vittoria più sfumata, che sembra più figlia dell’episodio sfortunato che altro. Ottima reazione allo svantaggio, il primo tempo però è stato troppo contratto e teso. Mezzo disastro. Spieghiamo: sul gol annullato a Pozzi ha ragione lui e mostra coraggio e polso nel decidere così, ma il punto è: lo aveva detto ai giocatori? Dalla reazione di Palombo sembra di sì, da quella degli altri blucerchiati no. Mistero da chiarire, per non lasciare dubbi decide di regalare un rigore alla Sampdoria in pieno recupero.
Finisce tra le polemiche il primo tempo di Sampdoria-Torino, in programma in questa settima giornata di campionato. Ecco cos’è accaduto al minuto quarantasette, con i padroni di casa in vantaggio di una rete siglata da Sansone: l’arbitro Gervasoni della sezione di Mantova assegna una punizione ai blucerchiati da posizione interessante, vicino al vertice sinistro dell’area, su cui va Palombo. La panchina del Torino inizia però già a protestare con il quarto uomo, visto che i due minuti di recupero assegnati sono appena scaduti. L’arbitro decide comunque di far battere la punizione, Palombo tira e Padelli respinge con qualche difficoltà. Arriva Pozzi che in scivolata ribatte in rete. La Samp festeggia, ma Gervasoni decide incredibilmente di annullare il gol: a suo giudizio, il primo tempo è terminato subito dopo la respinta di Padelli, in quella frazione di secondo che ha separato la parata dell’estremo difensore granata e il tap in di Pozzi. Una decisione che senza dubbio farà discutere tantissimo. Tornando alla cronaca dei minuti precedenti di gara, da segnalare l’infortunio di Bovo dopo appena sei minuti di gioco, che ha costretto Ventura a inserire Pasquale. Poi la rete di Sansone, che dopo aver raccolto palla in velocità a metà campo si è involato verso la porta avversaria e ha lasciato partire una staffilata di sinistro su cui Padelli non ha potuto fare niente. Partita comunque abbastanza piacevole, piuttosto priva di emozioni (fatta eccezione per la bagarre nel finale) e decisamente equilibrata. Da sottolineare anche la grande occasione sprecata ancora una volta da Sansone nei minuti iniziali di gara, quando il suo destro a botta sicura si è infranto contro la gambe di Padelli. Diopo due minuti di recupero e tra mille polemiche che saranno sicuramente proseguite negli spogliatoi, Gervasoni ha messo fine al primo tempo. Piacevole e scorrevole, perchè nonostante il doppio vantaggio la Sampdoria si espone alle occasioni granata. Trottolino che mette in difficoltà la difesa doriana e trova anche il gol. Prima partita in Serie A, sente l’emozione: non fa girare al meglio la squadra. Quello che ci prova di più, pur senza creare grossi pericoli. E’ lui che si perde Sansone in occasione del primo gol, in affanno quando la Sampdoria attacca.
Quasi prende il rigore di Cerci, sul tap in di Immobile può poco o nulla, bravissimo su Cerci: alla fine salva il risultato.
Se la cava, senza infamia e senza lode ma portando a casa la sufficienza.
Brutto cliente Immobile: lo soffre, con mestiere riesce comunque a sopravvivere ma a fatica.
Bravo quando dà ragione all’arbitro che ha annullato un gol alla Sampdoria – lo aveva propiziato lui – ma non tiene D’Ambrosio che gli scappa via: deve stenderlo per il rigore.
Soffre le accelerazioni di Cerci, ma per lo più gioca una partita onesta.
Deve ancora adattarsi alla categoria: incide poco sulla partita. ()
Gioca una partita di grinta e carattere, alla fine a centrocampo è il più brillante dei suoi.
Esordio negativo in Serie A: perde Immobile in occasione del gol, soffre tantissimo sulla sinistra.
Si è smarrito dopo un ottimo avvio di stagione: oggi spettatore non pagante, in pratica.
Il più classico dei gol dell’ex a coronamento di una partita in cui accelera con buona continuità senza lasciare nulla di intentato.
Segna da rapace, il suo gol se ce n’è uno: sembrava la fine di una maledizione, e invece l’arbitro annulla. Per il resto, fa pochino.
( Capita spesso: cambia la partita, stavolta dalla panchina. Il rigore sembra non esserci, ma lui è bravo e furbo a procurarselo)
Salva più volte, si deve inchinare a Sansone e al rigore di Eder.
BOVO sv Sfortunato lui come il Torino: si fa male appena tocca il campo.
(Entra con dinamismo ed è autore di una buona prestazione)
Bocciato: non c’è il rigore su Eder, ma lui è comunque scoordinato e fuori tempo. In più, si era già perso Sansone in occasione del primo gol. Era diffidato: salterà l’Inter.
Tutto sommato se la cava, anche se non è in una delle sue giornate più brillanti.
Leggermente sotto tono, gioca largo a destra e subisce alcune folate blucerchiate soprattutto nel finale.
A centrocampo si balla: non demerita, ma fa troppo poco per costruire gioco.
A volte irruento, a volte impreciso, ma sempre nel vivo dell’azione e con il proposito di creare e costruire.
Mezzo passo indietro rispetto ad alcune buone prestazioni precedenti, tanto che viene sostituito.
( Con il suo ingresso in campo il Torino prende vita: non fa niente di incredibile, ma la sua sola presenza basta a mettere in affanno la difesa della Sampdoria)
Sempre più utile. Spinge tantissimo, e si guadagna il rigore con un grande slalom. Da tenere d’occhio. ()
Finalmente si sblocca: gol “sporco” nato da un rimpallo e un errore, ma lui ha il merito di esserci. Dopo tanto lavoro oscuro, entra nel tabellino dei marcatori,
Ogni volta che si muove crea pericoli. Primo tempo così così, cresce nella ripresa, trasforma il rigore (sesta rete stagionale) e sfiora la doppietta. Anima della squadra.