Milan voto 5: una squadra che tira per 30 volte durante la partita e segna solamente un gol è tanto assurdo quanto la posizione della squadra di allegri in questa stagione: 14punti e parte destra della classifica (clicca qui per le pagelle dei rossoneri).
Genoa voto 7: patita di sofferenza dalla quale esce con un punto preziosissimo. Gasperini ha ridato una personalità e un volto a questa squadra. C’è voglia di lottare e sacrificarsi per il grifone (clicca qui per le pagelle dei Grifoni)
Il primo tempo tra Milan e Genoa finisce 1-1 con moltissime occasioni da entrambe le parti (voto 6,5). Nemmeno schierate le squadre e già il risultato si sblocca con un gran gol di Kakà (voto 7), sempre più leader di questa squadra, che stoppa al volo un lancio di De Jong e batte a colpo sicuro Perin (voto 6). Il brasiliano festeggia nel migliore dei modi la sua duecentesima partita in serie A con il Milan. Il Genoa sembra scoraggiarsi, ma solamente quattro minuti dopo si trova a proprio favore un occasione gigante per pareggiare su calcio di rigore: Vrsaljko (voto 6,5) dopo una bella sgroppata sulla destra viene atterrato in area da un ingenuo Emanuelson (voto 4,5); per Gervasoni (voto 5) nessun dubbio, calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Gilardino (voto 6) che è freddissimo e rimette subito in parità il tabellino. Per il Gila è il quarto gol contro il Milan dopo aver lasciato la squadra rossonera. Il Milan riprende a far gioco e a costruire trame di gioco avvolgenti che terminano tutte sul muro genoano o tra le mani di un sempre attento Perin. Al 36simo altro momento chiave della gara: palla scagliata in area da Emanuelson per Balotelli (voto 5) che si gira con una magia, ma viene steso da Manfredini (voto 5). Per l’arbitro è tutto chiaro: calcio di rigore e rosso per il centralo genoano. Sul dischetto va il solito Balotelli che per la seconda volta in stagione sbaglia dagli undici metri facendosi ipnotizzare da Perin. Fin qui viene riassunta a pieno tutta la stagione del Milan, caratterizzata da sfortuna, errori sotto porta e molte disattenzioni difensive. A rincuorare i tifosi del diavolo è il fatto che giocheranno tutto il secondo tempo con un uomo in più. Ma attenzione, con questo Milan, siamo abituati a sorprese.
Migliori in campo: Kakà 7: gol a parte è quello che si muove più di tutti, cerca di sfondare centralmente ma viene poco supportato dalle due punte.
Vrsaljko6,5: spinge bene sulla fascia destra e si procura il rigore che vale il momentaneo 1-1. Anche in fase difensiva contiene bene le penetrazioni di Emanuelson.
Peggiori in campo: Emanuelson 4,5: ingenuità clamorosa sul rigore per il Genoa spingendo Vrsaljko in modo netto.
Manfredini 5: si fa sbattere fuori per una trattenuta netta su Balotelli in area
Abbiati s.v. : non compie nemmeno una parata per tutto il corso della partita. Chiamato in causa solo per il rigore su cui non può farci niente. Soffre e si arrabbia ancora di più di uno spettatore che ha speso 150 euro per un biglietto in tribuna onore. Zeru Culpe
Emanuelson 5,5: realizzazione contemporanea dell’opera Stevenson “Lo stano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Urby sta sera ci ha dato una dimostrazione convincente di scissione della personalità: rigore regalato al grifone e una trentina abbondante di cross messi in mezzo per essere spinti in rete. Crisi d’identità
Zapata 5: in una partita in cui nessun giocatore avrebbe potuto creare insicurezza difensiva, ecco lui ci riesce, con due chiusure thriller da far venire i brividi ai tifosi milanisti. Se pensate che una cosa sia ovvia scordatelo quando in campo c’è Zapata. Nobel per l’ignoranza
Bonera 6: tutti a lezione dal professorone. È tornato, ma solo per una lezione di supplenza al posto di un Mexes indisponibile. Il suo dovere lo compie sempre da 6 in pagella, preferisce l’efficacia all’efficienza. Minuzioso
Abate 6: non impegnato in fase difensiva e coinvolto solamente per una spinta sulla fascia sinistra. Perde la sfida personale di cross in area con Emanuelson e si commuove nel vedersi di fronte a sé, sulla stessa fascia l’amico Antonini. Ritorno al futuro
Poli 6: il mezzo al delirio Andrea è uno dei pochi che mantiene salda la propria identità psichica smistando palloni e mettendo a disposizione della squadra corsa e generosità. Studioso di Freud e dei suoi principi basilari della psicoanalisi relativi alle relazioni medico-paziente: la resistenza e il transfert. Su di essi si fonda la sua robustezza. Principio di Edipo
De Jong 6,5: come sempre tra i migliori in campo l’olandese non vuole farsi predere in giro da una situazione scoraggiante. L’assist per Kakà è una mousse al cioccolato, per il resto fa la solita gara da picchiatore. Fight Club
Muntari 5: per fortuna un po’ di tutti ha un problema all’adduttore e viene sostituito dopo i primi 45 minuti. Partecipa anche lui al festival dell’errore dove arriva secondo dietro ad un inarrivabile Zapata. Eterno secondo (Birsa 6: porta in campo velocità e scambi stretti ma non basta per portare a casa i tre punti)
Kakà7 (migliore): gol alla sua duecentesima gara in serie A con il Milan. Si muove a ritmo di musica per 90 minuti seguendo ritmi sudamericani imparati nella sua terra natia. Balla sì, ma senza un compagno e questo lo rende un triste solista. Samba Do Brasilia
Balotelli 4,5: sbaglia il rigore, ferma tutte le trame di gioco offensive e crea un clima di malumore attorno a tutta la squadra. L’unica nota positiva della serata è che ha regalato una decina di palloni da portare a casa ai bambini del terzo anello. Good o bad Mario?
Matri 4,5: come nel romanzo Pirandelliano ‘uno, nessuno, centomila’ Alessandro si sveglia e non si riconosce più. A nessuno ricorda più il bomber d’area visto alla Juventus e chiunque cerca di dare una propria interpretazione alle sue partite. Frammentazione dell’umano
Perin 8 (il migliore): Sotto la divisa aveva la maglia di Superman. Para di tutto: rigore di Balotelli (tirato maluccio) conclusioni da lontano e ravvicinate. Insomma non si passa. Il Milan non trova la kryptonite per indebolirlo. Mr. Incredibile
Antonini6,5: non poteva immaginarsi un ritorno migliore nella sua vecchia casa. Contiene Kakà, pareggia con il Milan e viene applaudito dal pubblico. Seconda giovinezza
Portanova: 6 il macellaio per antonomasia scende in campo dal primo minuto. Per rimanere all’altezza della sua fama e non deludere i pochi tifosi stende Kakà e Balo a colpi di kung fu. Referto medico: un setto nasale lesionato e una tibia devastata. Comunque una buona prova del centrale genoano. Il collezionista di ossa.
Manfredini 5: rischia di compromettere la partita dei suoi con un ingenuità su Balotelli nel primo tempo che gli è costato il rosso diretto. Amnesie
Vrsaljko 6,5: forse la miglior scoperta di questa Serie A sulla fascia destra. Spinge molto creando superiorità numerica e si procura il rigore dell’1-1. Enfant Prodige
Matuzalem 5,5:di solito è sempre il più duro in campo, ma questa sera con a fianco De Jong ha messo la coda tra le gambe ed ha abbassato la cresta. Sempre arginato e poco servito
Biondini 6,5: sembra abbia tre polmoni e compre in contemporanea due reparti dopo l’espulsione di Manfredini. Sempre utile e duttile.
Simpirisi 6: il centrocampista genoano entra sempre di più negli schemi di mr. Gasperini. Sulle palle alte è sempre il primo ad arrivarci.
Fetfatzdis5: definito il Messi Greco diciamo che ha qualche responsabilità sulle spalle. Non ha dimostrato di esserlo sta sera, non era il momento adatto. Qualche dubbio comunque rimane. Messi male
Gilardino 6,5: altra super prestazione del Gila che incanta ancora una volta la notte di San Siro. Da ex è sempre più bello segnare e lui sta prendendo l’abitudine. L’ex
Antonelli5: schierato come esterno d’attacco ha vita dura con i colossi rossoneri. Quando prende palla non sa mai a chi servirla. Confusione cosmica