La Serie A 2013-2014 è arrivata alla quindicesima giornata: partita molto interessante quella che si gioca oggi alle ore 15 al Bentegodi. Verona-Atalanta è una classica del nostro campionato e mette di fronte due squadre separate da 5 punti in classifica. Scaligeri al momento sesti ma in crisi di risultati (quattro sconfitte consecutive compresa la Coppa Italia), orobici noni e con la possibilità di accorciare le distanze, facendo un ulteriore passo verso la salvezza. Il grande ex è Andrea Mandorlini, che nel 2004 ha guidato un’Atalanta giovane e formata da giocatori del vivaio (Mingazzini, Marcolini, Pazzini, Montolivo) alla promozione dalla Serie B. Arbitra De Marco.
“E’ un’occasione per rialzarci”. Così Andrea Mandorlini ha presentato la partita di oggi. “Siamo ancora arrabbiati per aver perso in Coppa Italia, per fortuna questa sfida arriva presto. Dobbiamo fare le cose concrete limitando gli errori: siamo in Serie A, dove anche i più piccoli difetti si pagano a caro prezzo. Non dobbiamo però perdere la nostra identità, abbiamo un gioco consolidato che è la nostra forza”. E sull’avversaria di oggi: “L’Atalanta è abituata alla categoria e la partita sarà per questo molto difficile. Sono contento di come abbiamo giocato le ultime partite ma questo non ci aiuta, abbiamo bisogno di crescere in fretta e vincere”. Si rivedono in campo i titolari: Juanito Gomez, uno dei fedelissimi del tecnico, gioca sul centrosinistra nel tridente offensivo, con Toni e Iturbe. A centrocampo Jorginho e Hallfredsson dovrebbero essere i “protettori” di Massimo Donati che si occuperà di limitare le incursioni avversarie e impostare il gioco, mentre il tuttofare Romulo scala a terzino destro. Moras-Maietta la coppia centrale, il ballottaggio sulla fascia sinistra premia Agostini.
Lo splendido gol realizzato da Samuele Longo in Coppa Italia può essere un’iniezione di fiducia per un ragazzo che finora ha trovato poco spazio in squadra. Ha fatto male invece Cirigliano, che è stato fuori a lungo per un infortunio e ora ha bisogno di riscattarsi. L’arma tattica a disposizione di Mandorlini è Rafael Martinho, uno che ha sempre garantito rendimento e gol (10 lo scorso anno in Serie B, già due in questo campionato).
Squalificati Cacciatore e Jankovic (che si è preso due giornate), il tecnico gialloblu deve anche fare i conti con l’infortunio di Bianchetti, le cui condizioni dovranno essere valutate più approfonditamente.
Stefano Colantuono dimostra pragmatismo, realismo e forse scaramanzia. “Non mi sembra che il Verona sia in crisi. Solo la Juventus ha fatto meglio nelle partite in casa, hanno fatto 18 punti al Bentegodi e ci aspetta una squadra con un mix di giocatori esperti e giovani davvero interessanti. Pensate a Toni: fa reparto da solo e ancora oggi fa la differenza. Sarà difficile, abbiamo bisogno di un risultato positivo in trasferta dove non siamo stati particolarmente brillanti. Considero questa partita un banco di prova per i miei ragazzi”. Lo schema non cambia: c’è Marilungo a supporto di Denis, lo sfortunatissimo giocatore prova a ripartire dopo i tanti infortuni (due gravi). A centrocampo spinta sulle fasce, con Moussa Kone (a segno in Coppa Italia) che allarga la sua posizione e Brienza che è un attaccante aggiunto sulla corsia sinistra. Baselli e Carmona in mezzo, dietro è Canini a giocare come terzino con Cazzola confermato al centro della difesa insieme a Lucchini.
Turno di riposo dunque per Migliaccio, mentre De Luca e Livaja come al solito si contendono la maglia di vice Denis con opzione sulla trequarti. L’ex Varese ha segnato in settimana ed è dunque galvanizzato, ma pare che al momento sia il giocatore in comproprietà con l’Inter la prima alternativa di Colantuono. Panchina corta, nella quale trovano spazio anche Pugliese, Barba e Nica.
Assenze pesanti: Cigarini è fermo per squalifica, mentre l’infermeria è piena. Si sapeva dell’assenza di Maxi Moralez, per Bellini la stagione non è finita ma il rientro è previsto a marzo (se tutto andrà bene), fuori Raimondi e Yepes insieme a Del Grosso, Stendardo non ce la fa e questo ovviamente spoglia la difesa. Out anche Jack Bonaventura: in settimana si è parlato dell’interesse concreto della Roma, ora bisognerà capire quando il numero 10 orobico sarà pronto a rientrare in campo.
1 Rafael A.; 2 Romulo, 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini; 19 Jorginho, 5 M. Donati, 10 Hallfredsson; 15 Iturbe, 9 Toni, 21 Juanito Gomez. All. Mandorlini
A disp: 31 Mihaylov, 12 Nicolas, 16 Rubin, 23 A. Gonzalez, 25 Rafael Marques, 4 Laner, 26 Sala, 14 Cirigliano, 30 Donadel, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia
Squalificati: Cacciatore, Jankovic
Indisponibili: Bianchetti
47 Consigli; 13 Canini, 44 Cazzola, 3 Lucchini, 28 Brivio; 90 M. Kone, 18 Baselli, 17 Carmona, 23 Brienza; 89 Marilungo; 19 Denis. All. Colantuono
A disp: 37 Sportiello, 4 Scaloni, 93 Nica, 92 G. Barba, 96 Pugliese, 8 Migliaccio, 5 Giorgi, 61 Gagliardini, 91 De Luca, 7 Livaja
Squalificati: Cigarini
Indisponibili: Bellini, Raimondi, Yepes, Stendardo, Del Grosso, Bonaventura, Maxi Moralez
Arbitro: De Marco
Domani si prosegue con la quindicesima giornata del campionato di serie A e, tra le partite delle ore 15.00, è in programma anche Verona-Atalanta; il fischietto è stato affidato al signor De Marco. Sarà una partita dall’esito incerto quella che andrà in scena al Bentegodi, i padroni di casa stanno attraversando un periodo difficile mentre i bergamaschi possono fare perno, dal punto di vista del morale, sul pareggio di settimana scorsa contro la Roma. I ragazzi di Mandorlini non vincono da quattro partite di fila e in più sono stati eliminati in Coppa Italia dalla Sampdoria, il match contro i liguri è stato affrontato con troppa leggerezza e ha messo in evidenza le difficoltà che stanno impedendo all’intero organico di uscire da questo vortice negativo. Nonostante questo, i veneti rimangono nella parte alta della classifica a quota 22, grazie a un avvio di campionato spumeggiante. Nelle ultime cinque giornate l’Atalanta ha vinto una partita contro il Bologna e spera di poter approfittare del periodo buio dell’Hellas per balzare a quota 20 in graduatoria.
Il tecnico gialloblu è alle prese con assenze importanti ma è comunque intenzionato ad allontanare, con 3 punti, lo scetticismo che aleggia attorno alla sua squadra. Mandorlini dovrà fare a meno di Jankovic, espulso settimana scorsa contro la Fiorentina, e Cacciatore, fuori per somma di ammonizioni. Anche Bianchetti non scenderà in campo poiché in settimana ha rimediato una distrazione del legamento deltoide della caviglia destra. Al fianco di Maietta il tecnico potrebbe optare per Gonzales, mentre Romulo sarà riconfermato terzino sulla destra. L’Hellas Verona è una squadra che ha un possesso palla medio a partita che si aggira sul 52%, gioca 540 palle e completa il 66,3 % dei passaggi totali. Per quanto riguarda la fase offensiva i veneti calciano nello specchio della porta 5 volte su 11 e hanno una supremazia territoriale di 9’:38’’. L’uomo più pericoloso della squadra è Jorginho con 6 gol all’attivo, mentre toni risulta il giocatore che ci ha provato più volte, per lui un totale di 36 tiri verso il portiere.
Colantuono sa che non è facile andare al Bentegodi a strappare punti, soprattutto a una squadra organizzata come il Verona, ma cercherà ugualmente di approfittare del momento negativo che vivono i ragazzi di Mandorlini. La formazione anti-Verona è un 4-4-1-1 a trazione posteriore visto le gravi defezioni che affliggono la rosa bergamasca. Moralez e Stendardo non partiranno alla volta di Verona e il giovane Baselli sarà schierato in mezzo al campo per sostituire lo squalificato Cigarini. Migliaccio sarà l’altro centrocampista centrale e su Bonaventura pende ancora un punto di domanda. Tra gli infortunati c’è anche Raimondi che rientrerà solamente la prossima settimana. La coppia centrale di difesa dovrebbe essere quella composta da Cazzola e Lucchini. Stando alle statistiche, l’Atalanta è una squadra che ha un possesso palla che si aggira sul 48%, gioca 508 palle e completa il 61,1% dei passaggi. In fase offensiva la formazione bergamasca calcia in porta 4 volte su 10 e ha una supremazia territoriale di 8’:52’’.