La prima sarà la più difficile. L’Italia debutterà oggi pomeriggio alle 16 allo stadio Olimpico a Roma contro la Francia al Sei Nazioni di rugby. Gli altri incontri in programma della prima giornata sono Inghilterra-Scozia e Galles-Irlanda. Così dopo il fantastico test match con l’Australia in cui gli azzurri hanno messo in difficoltà gli Sprinboks, gli azzurri avranno subito un test proibitivo contro la formazione favorita del Sei Nazioni, assieme all’Inghilterra. Dovremo fare una partita eccezionale sotto tutti i punti di vista per evitare che lo strapotere tecnico e fisico dei Bleus ci distrugga. Chissà, potrebbe essere la spinta del pubblico, gli 80.000 dell’Olimpico a permetterci di compiere un’impresa da annali dello sport italiano. O potrebbe essere anche qualche mossa tattica di Jacques Brunel, il tecnico francese alla guida della nazionale italiana che vivrà un suo personalissimo derby. Di certo è che in questo Sei Nazioni al di là dell’incontro con la Francia non potremo fallire. Avremo altri 2 partite in casa con Irlanda e Galles, avversari non impossibili da affrontare; sarebbe un altro fallimento arrivare ultimi. Per parlare di Italia-Francia abbiamo sentito Diego Dominguez, ex giocatore e attualmente commentatore per Sky Sport. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Italia-Francia match proibitivo sulla carta? Non poteva capitare un esordio peggiore all’Italia. La Francia è una squadra completa in tutti i reparti, ha una mischia fortissima, dei giocatori che hanno una fame incredibile di far bene, una voglia di vincere eccezionale. Tutto sembra essere a loro favore in questa partita.
Cosa dovremo temere dei francesi? Tutto, come dicevo prima; dovremo temere proprio tutto, sono veramente una squadra senza punti deboli, in grado di metterci in difficoltà. Ogni loro reparto di gioco è straordinario.
E quale sarà il nostro punto di forza? Dovremo puntare sul placcaggio a due, portare la palla nel loro campo, cercare di limitare la loro superiorità tecnica e fisica secondo le nostre possibilità.
Come si potrebbe svolgere questo incontro da un punto di vista tattico? I francesi sono consapevoli della loro forza, sono una squadra molta fisica; l’inizio dell’incontro potrebbe essere molto difficile, dovremo contenerli e fermarli in qualche modo.
Il pubblico potrebbe aiutarci? E’ normale, giocare davanti a 80.000 persone potrebbe darci una spinta incredibile. Siamo una squadra latina, lo sono anche loro. Il tifo del pubblico sarà importante, ci aiuterà tantissimo. In queste situazioni è fondamentale.
Conterà anche la carica agonistica, le motivazioni degli azzurri, le stesse che ci hanno permesso di fare una grande partita con l’Australia?
Queste saranno molto importanti, ma in 3 mesi possono essere cambiate molte cose. Potrà essere tutto diverso dalla partita con l’Australia. Potrà essere un Italia nuova, tutta diversa.
Come vede l’Italia in generale in questo Sei Nazioni? L’Italia dovrà sfruttare il vantaggio di giocare 3 match in casa. Il Galles perde da 7 partite; la Scozia è in un momento molto difficile. Non credo proprio che l’Italia arriverà ultima in questo Sei Nazioni. Sarebbe un disastro se ciò avvenisse.
Qual è la squadra favorita del torneo? Vedo un duello tra Francia e Inghilterra, ma se dovessi indicare solo una squadra direi la Francia.
(Franco Vittadini)