Si gioca questa sera in Serie A: il ritorno degli ottavi di finale di Champions League apre a un altro turno “spezzatino” in Italia, con il Milan che giocherà in settimana al Camp Nou di Barcellona e dunque anticipa al venerdi il suo impegno di campionato. La trasferta contro il Genoa non è delle più semplici: vero che i rossoblu hanno appena perso a Roma contro i giallorossi, ma hanno giocato una buona partita e sono in un periodo di forma tra i migliori dell’intero campionato. In più per i rossoneri potrebbe esserci la trappola della scarsa concentrazione in vista dell’impegno europeo, cosa che a inconsciamente si può fare sentire nella mente dei giocatori. Nel gennaio del 1995 moriva Vincenzo Spagnolo, colpito a morte da un gruppo di tifosi rossoneri: le due società hanno voluto diramare un comunicato ufficiale per chiedere che la partita di questa sera sia, appunto, solo una partita. “Vivere nel cuore di chi resta non è morire”, questo lo slogan.
Davide Ballardini è stato espulso domenica sera (era entrato in campo per chiedere con veemenza che il pallone fosse buttato fuori perchè c’era a terra un giocatore della Roma), ma sarà regolarmente al suo posto in panchina. Chi non ci sarà è Juraj Kucka, lui sì fermato dal giudice sportivo per l’espulsione. “Al Milan non toglierei nessuno, mi piacerebbe soltanto avere Kucka che è stato espulso ingiustamente, mi sarebbe servito in una partita con valori tecnici così alti”. Nonostante tutto però la sua squadra è pronta: “Abbiamo fatto poco questa settimana, molta palestra e un po’ di lavoro a secco; poi ci siamo dovuti adattare alla tanta acqua caduta. Manterremo comunque il nostro assetto anche se Kucka è difficilmente sostituibili, in Serie A pochi hanno le sue caratteristiche. La squadra ha una sua identità precisa, pensiamo a quanto di buono abbiamo fatto a Roma; cerchiamo di fare gruppo con compattezza e gioco, i risultati passano da qui”. E sul Milan: “Non penserà al Barcellona, vuole arrivare al secondo posto ed è un obiettivo che la squadra rossonera ha in testa; sia chiaro però che a questa partita teniamo soprattutto noi”. Il sostituto designato di Kucka è Bovo: naturalmente cambierà qualcosa, ma nel 3-5-1-1 che vede la conferma di Borriello come prima punta e Bertolacci alle sue spalle sarà il difensore centrale ad avanzare la sua posizione, giocando al fianco dell’ungherese Tozser che si prende le chiavi della squadra. Riproposto anche il tandem Antonelli-Vargas sulla sinistra, i due si scambieranno la posizione con il peruviano che dall’interno andrà a sovrapporsi. Sulla destra gioca ancora Eros Pisano, dietro il solito trio Granqvist-Portanova-Moretti che sta garantendo solidità al reparto.
Panchina corta: solo otto giocatori a disposizione di Ballardini. C’è Ciro Immobile che contro le grandi ha fatto benissimo: gol alla Juventus, gol all’Inter, gol al Napoli. Può dare una mano a partita in corso magari facendo diventare l’attacco a due, e con l’inserimento di Bosko Jankovic il Genoa può avanzare il suo raggio d’azione e creare maggiore pericolosità offensiva. Marco Rigoni si gioca un posto con Tozser ma dovrebbe partire dalla panchina, attenzione al Nino Vertical Jorquera che si può mettere nella posizione di Bertolacci oppure giocare in regia a centrocampo. Ferronetti è il cambio dei difensori, Cassani potrà portare esperienza e sangue freddo sulla corsia.
Sono fuori in tanti, anche se tutti dovrebbero rientrare nelle prossime due partite. E’ pesante l’assenza di Matuzalem che era diventato il leader del centrocampo, insieme a lui fuori anche Manfredini arrivato a gennaio per rinforzare la difesa. Problemi anche sulle fasce dove non saranno della partita Marco Rossi e Nadarevic, out anche Ruben Olivera e Floro Flores, forse il colpo più importante del mercato di riparazione ma ancora fuori dai giochi. Come detto poi Kucka è squalificato per un turno.
“Non sarà un pre-Barcellona”. Massimiliano Allegri è convinto: non vuole sentir parlare di Champions League almeno per stasera, tanto che “schiererò la formazione migliore, per noi i tre punti sono importanti per un posto in Champions League. Sono sereno sull’equilibrio del gruppo, la squadra non risentirebbe dei cambi ed è questa la nostra forza. E’ successo come quando sono arrivato qui: ci voleva tempo perchè Ibrahimovic, Robinho e Boateng cambiassero volto alla squadra”. Sul Genoa il tecnico livornese dice di temere le sue qualità tecniche e psicologiche, e il fatto che la squadra di Ballardini stia bene a livello fisico e psicologico. Quindi un pensiero sulla formazione: “Ho tutti disponibili in questa fase della stagione, è positivo perchè tutti possono dare qualcosa. I ragazzi stanno lavorando bene e dovranno affrontare i prossimi due mesi senza avere cali di tensione, nonostante la grande rincorsa. Niang? Sono contento di come sta lavorando, ha tempo per crescere. Boateng si è messo in dsicussione dopo un brutto inizio: ora sta facendo molto bene. Balotelli è tornato in gruppo, devo solo decidere se farlo giocare o no”. Si va per la seconda soluzione: anche se SuperMario non sarà a disposizione per il Barcellona, il titolare di oggi dovrebbe essere ancora Pazzini, reduce dalla doppietta contro la Lazio. Insieme a lui El Shaarawy ovviamente confermato, e poi Niang che dovrebbe dare riposo a Boateng. A centrocampo tutto confermato: Montolivo sarà il regista, Flamini (che ha incredibilmente ritrovato spazio e una maglia da titolare) con Muntari ad agire come mezzali. Dietro, sta bene Zapata che era stato sostituito all’intervallo della partita contro la Lazio; insieme a lui Mexes, sulle fasce la conferma probabile di De Sciglio e Constant. Non dovrebbero esserci cambi, anche se all’ultimo Allegri potrebbe decidere di far giocare Boateng al posto di Niang.
Tante le soluzioni per Allegri: se in panchina ci sono tre attaccanti come Balotelli, Bojan e Robinho significa che la squadra ha tantissime alternative e piani di riserva che possono essere decisivi nella partita di questa sera. Anche per il centrocampo, dove Ambrosini e Nocerino sono riserve di lusso, in più Bakaye Traoré è un giocatore fisico che con la stanchezza emergente del secondo tempo può dire la sua. Per la difesa Mario Yepes e Zaccardo, che volendo potrà anche agire in qualità di terzino destro pur se da quella parte del campo c’è Abate.
Allegri ha ricordato come tutto il gruppo sia a disposizione: vero ma non verissimo, nel senso che Nigel De Jong era un titolare a inizio stagione ma è stato costretto a chiudere in anticipo la sua stagione. Essendo un infortunio di lunga data è stato come “messo in archivio”, allo stesso modo dell’indisponibilità di Didac Vilà che peraltro non ha mai giocato.
S. Frey; Granqvist, Portanova, E. Moretti; E. Pisano, C. Bovo, Tozser, J. Vargas, Antonelli; Bertolacci; Borriello. All. Ballardini
A disp: Tzorvas, Donnarumma, Cassani, Ferronetti, Jorquera, M. Rigoni, Immobile, Jankovic
Squalificati: Kucka
Indisponibili: Manfredini, Marco Rossi, Matuzalem, Olivera, Nadarevic, Floro Flores
Abbiati; De Sciglio, Mexes, Zapata, Constant; Flamini, Montolivo, Muntari; Niang, Pazzini, El Shaarawy. All. Allegri
A disp: Amelia, Gabriel, Abate, Zaccardo, Yepes, Ambrosini, Nocerino, B. Traoré, Balotelli, Bojan, Robinho
Squalificati: –
Indisponibili: Didac Vilà, N. De Jong
Arbitro: Damato