Tutto pronto all’Olimpico per Roma-Pescara, partita che può significare molto per i giallorossi in ottica Europa League. Formazioni ufficiali annunciate: nella Roma ce la fa anche Florenzi, e allora Andreazzoli non rinuncia alla corsa del suo numero 48 che stavolta si sistema sull’esterno sinistro viste le contemporanee indisponibilità di Balzaretti e Marquinho. In attacco c’è Osvaldo, che forma il tridente con Lamela e Totti che non si vedeva da tempo. Nel Pescara spazio al 4-2-3-1, con il giovane Di Francesco che gioca titolare: sarà lui ad agire come esterno a sinistra nella linea di mezzepunte nella quale Celik si sistema dall’altra parte, con Cascione che avanza la sua posizione e si posiziona al centro. L’unica punta è Sforzini: il Pescara è quasi spacciato, oggi giocherà più che altro per l’onore. : Stekelenburg; Piris, Marquinhos, Castan, Torosidis; Pjanic, De Rossi, Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti. A disp.: Goicoechea, Lobont, Romagnoli, Taddei, Bradley, Perrotta, Tachtsidis, Lucca, Lopez, Destro. All.Andreazzoli Pelizzoli; Zanon, Capuano, Cosic, Modesto; Rizzo, Togni; Celik, Cascione, Di Francesco; Sforzini. A disp.: Falso, Bianchi Arce, Balzano, Vittiglio, Blasi, Bjarnason, Caprari, Abbruscato, Vukusic. All.Bucchi
Roma-Pescara si gioca alle 15 ed è valida per la 33esima giornata di serie A. Con gli abruzzesi ormai spacciati e condannati alla retrocessione dopo una sola stagione nella massima serie, i giallorossi hanno la grande opportunità di centrare tre punti importantissimi per continuare a sognare un posto in Europa, che presumibilmente non sarà comunque la Champions League, ormai lontana. All’andata c’era ancora Zdenek Zeman, che tornò all’Adriatico dove aveva fatto grandi cose centrando la promozione dopo 19 anni: finì 1-0 con la rete di Mattia Destro, pienamente recuperato e reduce dalla doppietta in Coppa Italia che ha garantito alla Roma la finale (sarà derby). I precedenti totali sono 10: ci sono 5 vittorie e tre pareggi, quello che deve preoccupare i giallorossi è il fatto che le uniche due vittorie del Pescara sono state centrate all’Olimpico: la prima nel 1989 (3-1 con una doppietta di Tite), la seconda nel 1992 grazie ad un gol di Nobile. A guidare gli abruzzesi Giovanni Galeone: rimane quella l’ultima vittoria abruzzese, in una stagione poi conclusasi con la retrocessione. In ogni caso Andreazzoli ha grande rispetto per l’avversario: “temo il Pescara, perchè dobbiamo rimanere concentrati. Abbiamo visto cosa succede se non lo facciamo, ricordiamoci Palermo. Siamo tornati a casa giustamente sconfitti. Quindi rispetto e concentrazione” (clicca qui per il video). La Roma non vince in casa dal 1987/1988: in panchina c’era Nils Liedholm, finì in goleada con un 5-1. Dovesse vincere oggi, la Roma salirebbe a quota 54 punti, assicurandosi quantomeno il quinto posto in campionato: potrebbe poi difenderlo fino all’ultimo, pur sapendo che è attesa a due impegni difficili nel finale di stagione. Per il Pescara la vittoria rappresenterebbe molto probabilmente solo un rallentamento nel processo già avviato della retrocessione, anche se un eventuale colpaccio all’Olimpico potrebbe rappresentare una bella iniezione di fiducia e, magari con l’aiuto di qualche risultato favorevole su altri campi, una possibilità in più di salvezza. Il pareggio non serve a nessuno, men che meno ai biancazzurri che hanno già sprecato troppe opportunità di risalire la china e non è certo qui che devono cercare i punti utili all’impresa. La Roma gioca anche per il futuro: la qualificazione in Europa League (che può arrivare anche dalla Coppa Italia) può significare la conferma di Aurelio Andreazzoli come allenatore, mentre nel Pescara si lavora già per la serie B: in pole position per la panchina c’è Pasquale Marino, e si pensa già a chi resterà e chi invece verrà sacrificato per fare cassa.
La Roma, da quando è arrivato Aurelio Andreazzoli, ha perso appena due partite in otto giornate: la prima contro la Sampdoria, poi a Palermo. Un cammino che ha permesso ai giallorossi di recuperare punti e posizioni rispetto a quando c’era Zeman, che aveva lasciato la squadra a quota 34, in palese difficoltà. Sono 19 i punti conquistati nel girone di ritorno, in casa il bilancio parla di 8 vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte, tutte arrivate nell’era del boemo: contro Bologna, Udinese e Cagliari. L’attacco produce (secondo della serie A) ma la difesa è un colabrodo: con 53 gol incassati è una delle peggiori del torneo. Tuttavia negli ultimi tempi le cose sono migliorate: sono otto i punti nelle ultime cinque giornate, con cinque gol incassati. Oggi si dovrebbe rivedere dopo tanto tempo il tridente titolare dal primo minuto: Lamela, Osvaldo e Totti hanno segnato 38 gol in 3. Pronto dalla panchina Mattia Destro, 4 reti in campionato ma 5 in Coppa Italia. Il Pescara ha centrato un solo punto nel girone di ritorno, il pareggio 1-1 di Palermo. Otto sconfitte consecutive che hanno tolto ogni speranza di salvezza alla squadra, che ha già cambiato due volte il proprio allenatore e si è ora affidata a Christian Bucchi per chiudere onorevolmente la stagione. Il bilancio esterno è semidisastroso: sono appena 8 i punti, con due sole vittorie e ben 12 sconfitte, appena 10 gol realizzati a fronte dei 36 subiti. In totale i biancazzurri hanno incassato 66 gol, troppi per pensare di salvarsi. Celik e Weiss (che oggi non ci sarà) sono i cannonieri della squadra, con 4 reti a testa; i continui cambi di formazione hanno tolto certezze a tutti, e l’acquisto dei veterani a gennaio (Kroldrup e D’Agostino) non sono serviti a dare un indirizzo preciso alla squadra. Oggi ci si avvia verso un’altra sconfitta, ma vedremo se la Roma non si siederà su un pronostico facile dando campo agli ospiti: lo scopriremo presto, Roma-Pescara sta per cominciare…
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