Al termine di una partita pazzesca e bellssima per intensità e occasioni il Palermo cede l’onore delle armi all’Udinese: finisce 3-2 per i frlulani che ora sono quinti in classifica e vedono lo striscione del traguardo Europa League. Il Palermo invece è praticamente in serie B, con grande sconforto e tanti “se” su come sarebbe finita con Sannino in panchina dall’inizio alla fine.
Il cuore c’è stato, non si può decisamente affermare il contrario. Questo Palermo ha lottato, ci ha creduto, ha rimontato due volte, avrebbe potuto vincerla: ha perso, confermando che quando le stagioni nascono sotto una cattiva luce solitamente finiscono peggio. Un peccato, perchè questa squadra si è svegliata troppo tardi. Zamparini ha ammesso l’errore di non aver confermato Sannino dopo quelle tre giornate: ci avesse pensato prima, chissà.
Sei vittorie consecutive: Guidolin vince anche a Palermo, dove lo adorano ancora e dove ha conquistato l’Europa. Quella che per il terzo anno in fila può prendersi con l’Udinese, alle soglie dell’ennesimo miracolo sportivo: ci hanno messo un po’ a carburare, ma i ragazzi terribili ci hanno preso ritmo e gusto. E sono diventati cinici: ripresi due volte, alla fine l’hanno vinta loro. Non sarà Champions League? Chi se ne importa.
Partita non semplice, ma c’è sulle decisioni importanti: giusto fischiare i rigori (ma non ammonire Heurtaux), aiutato bene dall’assistente che vede il fuorigioco di Dossena, le ammonizioni sembrano starci. Si conferma arbitro in crescita.
Ne prende tre, ma para il rigore a Di Natale e in altre occasioni si fa trovare pronto. Non è lui il colpevole.
Ha qualità e giocate, ma Angella gli salta in testa dimostrandosi più cattivo.
Affonda con i compagni senza poterci fare molto: davanti, l’Udinese ne ha di più e ci crede, eccome se ci crede.
Basta si rivela un cliente troppo scomodo per lui: in affanno, tanto da prendere il pallone con le mani in piena area.
Un cuore grande così, corre tantissimo ed è l’ultimo a mollare.
Scalda subito le mani a Brkic, ci riprova quando Dossena viene colto in fuorigioco, in mezzo porta qualità alla squadra.
Non convince da regista, non dà troppo ritmo alla squadra.
(Dodici minuti di grande sostanza: appena entrato recupera il pallone da cui nasce il 2-2)
Molle e pasticcione, non la sua partita.
(Fa il suo dovere: entra e segna un gran gol. Purtroppo per lui, non basta )
Segna, ma in fuorigioco evidente. Peccato: gara di buona intensità, però Muriel se lo mangia in occasione del gol.
( Partecipa all’assalto riuscito, peccato che poi l’Udinese ne faccia un altro.)
Serpentine e slalom non mancano nemmeno stasera, gli manca il tocco finale. Merita una grande, ma deve essere più continuo.
Calcia con freddezza il rigore, ci prova in altre due occasioni, ha un cuore enorme: è l’ultimo che vorrebbe il Palermo in serie B.
Mette le manone su Barreto in avvio e salva ancora su di lui, poi si deve arrendere due volte.
Il suo gol è importantissimo, in mezzo all’area c’è sempre.
Si dimostra difensore goleador: stacco imperioso, di voglia pura. Dietro, un po’ balla.
Ingenuo: che bisogno c’era di intervenire così su Miccoli che era spalle alla porta?
Tritura gli avversari con grande costanza, nell’azione del 3-2 entra non una ma due volte.
Si prende una giornata di pausa, ma il suo lavoro in mediana non lo nega comunque.
Fa girare la squadra con grande intensità, merito anche di Guidolin se è uscito questo giocatore.
Prende un palo incredibile e, a parte questo, è sempre presente nell’azione.
Spinge un po’ meno rispetto ad altre volte perchè ha di fronte un Morganella che non sta fermo un attimo.
Ormai consacrato a gran giocatore, il gol è un capolavoro. L’ennesimo. ()
Sbaglia il rigore che poteva consegnargli il gol numero 21, poi serve l’assist ad Angella.
( Il suo contributo è minore, ma si vede che ha colpi per emergere alla grande.)
Marcatori: 9′ Muriel (U), 34′ rig. Miccoli (P), 64′ Angella (U), 81′ Hernandez (P), 83′ Benatia (U)
Sorrentino; Munoz, Von Bergen, Aronica; Morganella, E. Barreto, Faurlin (78′ Arevalo Rios), Kurtic (67′ Hernandez), Dossena (71′ Santiago Garcia); Ilicic, Miccoli. All. Sannino
Brkic; Benatia, Angella, Heurtaux; Basta, Pereyra, Allan, Badu, Gabriel Silva; Muriel (91′ Ranegie); Di Natale (68′ Zielinski). All. Guidolin
Arbitro: Giannoccaro
Ammoniti: E. Barreto (P), Badu (U), Dossena (P), Aronica (P), Faurlin (P), Morganella (P)