Walter Mazzarri bagna con una vittoria il suo esordio sulla panchina nerazzurra. L’Inter supera per 2-0 il Genoa. Decidono le reti di Nagatomo e Palacio siglate nel secondo tempo. Successo non facile, ma meritato quello dei nerazzurri, i quali sono riusciti a mantenere l’equilibrio per tutto il corso del match riuscendo nel finale di gara ha sbloccare un match ormai orientato sullo 0-0. Per il Genoa di Liverani invece sconfitta dal sapore agro-dolce. Sono infatti molti gli spunti positivi che il neo-tecnico rossoblù si porta a casa, attendendo un ultimo sforzo economico da Preziosi in questi ultimi giorni di mercato.
Gara non ricca di emozioni. Nel primo tempo le trame offensive interiste sono ben controllate dal Genoa, così da non chiamare mai in causa Perin. Nella ripresa l’ingresso di Icardi porta maggior sostanza in attacco, togliendo diversi uomini genoani a centrocampo. Guarin ci prova con insistenza dalla distanza, ma è un cross di Jonathan dalla destra a trovare Nagatomo pronto al colpo di testa che sblocca il match. Il Genoa perde la bussola e in pieno recupero Palacio raddoppia.
La squadra di Mazzarri trova la giusta dimensione nella ripresa. Primo tempo prudente e con evidenti difficoltà nel costruire la manovra. L’ingresso di una nuova punta nella seconda frazione costringe gli avversari a schiacciarsi all’interno della propria area di rigore, mentre Guarin e Alvarez acquistano maggior coraggio. Squadra in costruzione, ma i giusti presupposti non mancano. Se poi arrivasse anche Eto’o…
I rossoblù scendono in campo con la giusta mentalità. La fase difensiva è stabile e non conosce pericoli per lunghi tratti della gara. Poca fantasia nelle ripartenze e scarsa precisione nel giro palla costringono gli uomini di Liverani a concentrarsi sulla copertura. A lungo andare il muro difensivo conosce le prime crepe; Nagatomo e Palacio ne approfittano.
Gara corretta. Nel secondo tempo non disprezza l’uso dei cartellini e il match rimane sotto controllo.
Il tabellino INTER-GENOA 2-0 Marcatori: 31’st Nagatomo, 46’st Palacio
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso (27’st Kovacic), Kuzmanovic (7’st Icardi), Nagatomo; Alvarez (40’st Taider); Palacio (Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Rolando, Wallace, Pereira, Olsen, Mudingayi, Kovacic, Belfodil). All.Mazzarri
Genoa (4-3-2-1): Perin; Vrsaljko, Manfredini, Portanova, Antonelli; Kucka, Lodi, Cofie (44’st Sturaro); Bertolacci (26’st Konate), Santana (40’st Floro Flores); Gilardino (Donnarumma, Zima, Sampirisi, De Maio, Gamberini, Blaze, Velocci, Martinez, Sturaro, Matuzalem) All.Liverani.
Arbitro: Guida Ammoniti: Jonathan, Guarin (I), Gilardino, Perin, Manfredini (G)
Raddoppio firmato da Rodrigo Palacio! L’argentino batte Perin con un bel diagonale di sinistro, sfruttando l’ottimo assist in prondità di Guarin. Inter che merita il successo per le maggiori occasioni create nel secondo tempo, Icardi ha colpito una traversa di testa.
Inter in vantaggio al 30′ minuto della ripresa. A segno Yuto Nagatomo, che appoggia in rete un cross morbido di Guarin dal lato destro. Azione avvolgente dell’Inter che stava cercando di intensificare la pressione prima di trovare la rete del vantaggio. E’ entrato anche Matoe Kovacic al posto di Cambiasso.
Inter-Genoa ha chiuso il suo primo tempo sul risultato di 0-0. Poche emozioni in questa prima gara di campionato, dove le due difese l’hanno fatta da padrone neutralizzando gli sporadici tentativi avversari. Walter Mazzari, al suo esordio sulla panchina nerazzurra, propone il 3-5-2, autentico marchio di fabbrica del tecnico toscano. Handanovic si schiera tra i pali, davanti a lui il trio Hugo Campagnaro, Ranocchia e Juan Jesus. In zona mediana Cambiasso si schiera a ridosso della difesa, davanti a lui Kuzmanovic e Guarin, mentre sugli esterni Jonathan e Nagatomo. In attacco la coppia tutta argentina formata da Palacio e Ricky Alvarez. Solo panchina per l’ultimo arrivato Taider, per cui dovrebbe esserci comunque spazio a partita in corso. Fabio Liverani, all’esordio assoluto da allenatore in A, deve invece rinunciare (causa squalifica) a Biondini e Marchese. Il giovane tecnico dispone i liguri con il 4-3-2-1. Perin tra i pali, Vrsaljko con Manfredini, Portanova e Antonelli in difesa, Kucka e Cofie affiancano Lodi in cabina di regia. Santana e Bertolacci tra le linee, pronti a innescare Gilardino, unica punta. Arbitra Guida di Torre Annunziata. L’inizio di gara vede i padroni di casa più intraprendenti: azioni corali sfruttando tutto il perimetro di gioco e grande movimento dei due attaccanti argentini a ridosso dell’area. Gli ospiti però rispondono con un’attenta copertura soprattutto sulle fasce. La prima occasione al 12esimo di gioco: Ranocchia interviene su un cross di Kuzmanovic cercando la porta, ma il suo colpo di testa non inquadra lo specchio. Mazzarri non è soddisfatto delle trame offensive dei suoi uomini e inverte Kuzmanovic e Guarin cercando maggiore imprevedibilità. Joanthan qualche minuto dopo riceve sul limite dell’area e propone un tiro-cross che non trova né Alvarez né Palacio pronti a ribattere in rete. La parte centrale dei primi 45 minuti non fa registra emozioni: Inter troppo prevedibile e Genoa ben disposto in campo. I liguri nel finale provano a far male in contropiede, ma la difesa nerazzurra non si fa mai sorprendere. Nella ripresa Mazzarri medita l’ingresso di un nuovo attaccante da affiancare a Palacio. Vedremo se i nerazzurri riusciranno a sbloccare un match più complicato del previsto. KUZMANOVIC 6,5 NAGATOMO 5 VRSALJKO 7 SANTANA 5,5
Inter-Genoa si sta rivelando una partita molto combattuta tra due squadre che hanno un gran carattere. Purtroppo il terreno di San Siro già al debutto mostra i suoi limiti e più di una volta i giocatori hanno rischiato di scivolare malamente con la gamaba d’appoggio. A centrocampo il duello Lodi-Alvarez sta appassionado, ma nè l’Inter nè il Bologna per ora hanno trovato il modo di scardinare la difesa avversaria. Attenzione però i tiratori da fuori stanno scaldando il piede e una palla inattiva potrebbe sovvertire gli equilibri della sfida.
1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 5 J.Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 17 Kuzmanovic, 55 Nagatomo; 11 Alvarez; 8 Palacio In panchina: 12 Castellazzi, 30 Carrizo, 35 Rolando, 6 Andreolli, 18 Wallace, 31 A.Pereira, 90 Olsen, 16 Mudingayi, 21 Taider, 10 Kovacic, 7 Belfodil, 9 Icardi Allenatore: Walter Mazzarri 1 Perin; 20 Vrsaljko, 90 Portanova, 21 T.Manfredini, 13 Antonelli; 14 Cofie, 10 Lodi, 33 Kucka; 91 Bertolacci, 11 Gilardino, 17 Santana In panchina: 32 Donnarumma, 38 Zima, 4 De Maio, 5 Gamberini, 94 Blaze, 2 Sampirisi, 27 Matuzalem, 69 Sturaro, 23 Velocci, 93 Jara Martinez, 83 Floro Flores, 77 M.Konate Allenatore: Fabio Liverani Arbitro: Guida
Quale sarà la chiave tattica di Inter-Genoa? Interessanti si presentano i duelli sulle fasce laterali: da una parte si affronteranno Jonathan e Luca Antonelli, dall’altra Yuto Nagatomo e Sime Vrsaljko. Quest’ultimo è un debuttante e dalla sua capacità di adattamento immediata può passare una chiave della partita. L’inter potrebbe approfittare del suo eventuale disagio attaccando soprattutto dalla fascia sinistra; in ogni caso il Genoa dovrà stare attento a non scoprirsi avanzando entrambi i terzini. Come Antonelli, Vrsaljko è descritto elemento votato alla spinta in avanti, ma almeno uno dei due dovrà limitare le scorribande anche perché in campo ci saranno già tre attaccanti (gli esterni Bertolacci e Santana oltre a Gilardino). Proprio le punte laterali saranno utili nell’aiutare il centrocampo genoano, che inizialmente partirà in inferiorità numerica (linea a tre contro linea a 5); d’altro canto il Grifone potrà contare sulla presenza di Francesco Lodi, un giocatore che per caratteristiche manca all’Inter. Attenzione al duello tra Fredy Guarin e Juray Kucka: sono entrambi in grado di “spaccare” il copione con le accelerazioni da metacampo. Ricky Alvarez dovrà supportare adeguatamente Palacio per non lasciarlo solo contro la difesa del Genoa.
Secondo l’agenzia di scommesse SNAI l’Inter è favorita nella gara contro il Genoa, valida per la prima giornata del campionato di serie A 2013-2014. La vittoria dei nerazzurri è quotata a 1,60, quella del Genoa a 5,25 mentre il pareggio a 3,85. In particolare una scommessa fruttifera può essere quella sul 3-0 finale a favore dell’Inter, quotato a 14. I nerazzurri dovrebbero partire con grande voglia di vincere e in caso di gol nel primo tempo potrebbero poi consolidare nella ripresa, se il Genoa si dovesse scoprire per cercare il pari. Viceversa il Grifo potrebbe riuscire ad imbrigliare la manovra dell’Inter, che sta ancora cercando i migliori automatismi di gioco: il colpaccio rossoblù per 1-0, quotato a 13, può essere un buon affare. Più difficile secondo la SNAI il successo del Genoa per 2-0, la cui quota è di 28. Il pareggio a reti inviolate è quotato a 13, quello per 1-1 a 6,50 e quello per 2-2 a 16. Viste le incertezze che attorniano entrambe le squadre una buona puntata può essere quella dell’1/X come risultato parziale/finale (significa vittoria dell’Inter all’intervallo e pareggio finale): questo possibile esito è quotato a 15. Si può guadagnare bene anche puntando sulla vittoria del Genoa a fine primo tempo e la rimonta dell’Inter al fischio finale: la combinazione parziale/finale 2/1 è quotata a 25.
Grande attesa per vedere all’opera entrambe le squadre, che presentano diversi volti nuovi tra le loro fila. L’Inter collauderà in campionato il nuovo modulo, il 3-5-2 tipico del nuovo allenatore, Walter Mazzarri. La prima partita ufficiale, il turno di Coppa Italia contro il Cittadella, ha dato indicazioni positive ma non si può considerare un test totalmente probante in ottica serie A. Il Genoa è un ostacolo più duro: vedremo quanti e quali nuovi acquisti vorrà impiegare Mazzarri. Ci sarà sicuramente spazio per Hugo Cmapagnaro, fedelissimo del tecnico toscano che prenderà posto nella retorguardia a tre; più incerte nell’undici titolare le presenze di altri due nuovi arrivi, Saphir Taider e Mauro Icardi, in ballottaggio rispettivamente con Mateo Kovacic e Ricardo Alvarez (clicca qui per le probabili formazioni di Inter-Genoa). Assenti illustri per la formazione nerazzurra: sono indisponibili per infortunio il capitano, Javier Zanetti, i difensori Walter Samuel e Christian Chivu e l’attaccante Diego Milito. Quattro degli ‘eroi del Triplete’ 2010, giocatori in fase avanzata della carriera ma ancora molto efficaci nei rispettivi ruoli. Il Genoa invece si presenta a San Siro con ancora tanti dubbi. Il lavoro estivo non ha ancora prodotto indicazioni delineate sulla nuova fisionomia di squadra, come è normale che sia; d’altra parte l’eliminazione in Coppa Italia, subita ai rigori contro i cugini dello Spezia, ha acceso un primo campanello d’allarme. Il Grifone ha acquistato un regista di sicuro affidamento come Francesco Lodi, attorno al quale ruoterà il 4-3-3 di mister Liverani, e giocatori giovani come il portiere Perin, il difensore Vrsaljko (cercato anche dall’Inter negli ultimi mesi), il centrocampista Cofie e l’attaccante Moussa Konatè. E’ inoltre tornato Alberto Gilardino, reduce da una stagione positiva in prestito al Bologna: su di lui pesano le responsabilità maggiori in zona gol. Sono indisponibili gli squalificati Marchese e Biondini oltre all’infortunato Polenta. Non sembra facile cercare di leggere questo Inter-Genoa: per questo la cosa migliore da fare è affidarsi al verdetto del campo, la partita sta per cominciare…
Risorsa non disponibile
Inter
Inoperoso. Non deve mai scomporsi.
Debutto positivo. Anima numerose ripartenze dei nerazzurri e recupera molti palloni non tirando mai indietro la gamba.
Cerca l’anticipo continuamente e spesso disinnesca senza problemi le sortite di Gilardino. Sicuro e elegante.
Mostra attenzione e precisione negli interventi. Santana non è un cliente difficile, ma lui lo annulla completamente.
Diventa l’uomo più pericoloso dei suoi. Cross e tagli interessanti. Forse è presto per celebrare la sua rinascita sotto gli ordini di Mazzarri, ma la gara di oggi è di sicuro una delle migliori da quando veste la casacca nerazzurra.
Si muove bene tra gli spazi, cercando in ogni modo di rifornire puntualmente i compagni. Attento in fase difensiva.
(dal 7’ s.t. ICARDI 6,5 Entra determinato a far bene e subito si mette in mostra con un colpo di testa. Poco tempo dopo è la traversa a negargli la prima rete in nerazzurro).
Leggermente sottotono. Fa fatica nelle ripartenze, rallentando spesso la circolazione della sfera.
(dal 27’ s.t. KOVACIC 6 Ha un buon impatto con il match, favorendo la rapida circolazione di palla).
Dopo un primo tempo da dimenticare, si presenta in campo con il giusto approccio e bombarda l’area avversaria con tiri dalla distanza. È suo l’assist che apre la strada al raddoppio di Palacio.
Dopo un duello difficile con Vrsaljko si fa trovare presente al momento giusto, riuscendo a sbloccare il match.
A tratti regala l’impressione di risentire dei postumi della preparazione, ma il gol realizzato è il giusto punto di inizio per una stagione da protagonista.
Svaria in diverse zone del campo cercando di aprire la difesa avversaria. Poco incisivo, ma sempre dinamico.
(dal 40’ s.t. TAIDER s.v.)
La sua nuova creatura inizia a prendere forma. L’equilibrio e la costante ricerca di esso, sono i primi segni di una rivoluzione silenziosa che parte dall’installazione di alcuni dogmi tanto cari a Mazzarri quanto ai tifosi di Napoli, Samp e Reggina. La strada è ancora lunga, ma con qualche regalo in più dal calciomercato sognare non è vietato.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Genoa
Esente da colpe sui gol incassati. Per il resto da registrare una parata plastica su un colpo di testa violento di Ranocchia.
Coraggioso e sereno. Colpisce nel giorno del suo debutto per senso di responsabilità e per un interessante duello intrapreso sulla fascia (e alla fine vinto) con Nagatomo.
Finisce la gara senza più fiato. Corre molto e risolve diversi pericoli mostrando grande senso di lettura.
Nel finale si fa prendere dalla foga e non riesce a gestire le situazioni più complesse.
Non riesce a trattenere le incursioni di Jonathan. Prova spesso ad affacciarsi in zona d’attacco, ma i suoi tentativi sono da dimenticare.
Aggredisce alto, impedendo spesso gli inserimenti dei centrocampisti avversari. Nel secondo tempo cala, mancando di cattiveria.
Non riesce a far girare la squadra come vorrebbe. Pochi spazi e molta imprecisione.
Riesce a arginare Cambiasso costringendolo più volte all’errore. Corre molto e presta molta attenzione alla posizione in campo.
(dal 44’ s.t. STURARO s.v.)
Prova a inserirsi rapidamente in area, ma i suoi tentativi non sorprendono la difesa di casa.
(dal 26’ s.t. MOUSSA KONATE 5,5 Si vede poco. Non riesce a inserirsi rimanendo ai margini del gioco).
Entra in campo con poca convinzione e sbaglia molti passaggi stroncando sul nascere i tentativi dei compagni.
(dal 40’ s.t. FLORO FLORES s.v.)
L’attaccante biellese si impegna costantemente e si rivela prezioso nei continui giochi di sponda e nei numerosi falli subiti.
La squadra ha il merito di non scomporsi mai, ma manca il coraggio e alla fine la squadra si sgretola.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)