Non traggano in inganno le prime due partite di campionato: il Sassuolo si è mosso piuttosto bene sul mercato. Certo: quantità non fa sempre rima con qualità, ma al di là delle tante operazioni messe a segno da Nereo Bonato la rosa è stata rinforzata con elementi che possono dire la loro nella lunga corsa alla salvezza. Starà poi a Eusebio Di Francesco riuscire a mantenere le caratteristiche del 4-3-3 con cui ha dominato il campionato cadetto la scorsa stagione.
E’ rimasto capitan Terranova: sarà lui la guida di un reparto che si è profondamente rinnovato. Francesco Acerbi e Jonathan Rossini hanno esperienza acclarata e dimostrato in passato, e in una realtà di provincia possono essere innesti decisamente utili, da verificare Luca Antei e Raffaele Pucino, che ha fatto molto bene in serie B. Con Reto Ziegler si va più o meno sul sicuro, in partenza il solo Lorenzo Laverone che comunque aveva giocato poco lo scorso anno. Pegolo-Rosati sono portieri di qualità, bisognerà vedere se un eventuale dualismo toglierà fiducia a entrambi o al contrario ne esalterà le prestazioni.
Possono pesare le uscite di Michele Troiano e Gennaro Troianiello, ma la sensazione è che anche qui il Sassuolo abbia operato bene. Jasmin Kurtic ha dimostrato a Varese – più che a Palermo – che quando ha in mano il centrocampo può essere un uomo d’ordine. Ezequiel Schelotto lo scorso anno era uno degli uomini più cercati sul calciomercato e in Emilia si può decisamente rilanciare, Raman Chibsah torna dal prestito con tanta voglia. Da verificare se Magnanelli sarà ancora il faro del reparto, ma intanto nell’ultimo giorno della sessione è arrivato Luca Marrone, non a caso pupillo di Antonio Conte che può portare la sua esperienza in una squadra vincente. Da valutare l’ala sinistra Marius Alexe, arrivato in prestito dalla Dinamo Bucarest.
Intanto il grande affare è stato la conferma di Domenico Berardi, ceduto alla Juventus ma rimasto in Emilia per un’altra stagione. Insieme a lui, ecco un altro bianconero recente: Simone Zaza, acquistato in comproprietà, uno dei talenti più fulgidi dello scorso campionato di serie B. Meglio non si poteva forse pescare: il Sassuolo ha preferito la linea giovane piuttosto che puntare su veterani con motivazioni minori. In più arrivato Diego Farias dal Chievo, anche lui reduce da un’ottima stagione in serie B (con il Padova); Diego Falcinelli, finito al Lanciano in prestito, era tutto sommato sacrificabile; pesa forse di più l’addio di Leonardo Pavoletti (al Varese) ma c’è da dire che con Zaza è stato ampiamente sostituito.
Sul voto pesa il bilancio: più di 16 milioni di spesa a fronte di mezzo milione di entrate. Insomma: se il gioco varrà la candela è tutto da dimostrare, intanto però il Sassuolo ha dimostrato di avere ambizioni di salvezza, e di aver puntato su una linea ben precisa, quella dei giovani che dunque potrebbero rappresentare un progetto anche nel futuro. Certo la serie A è un campionato tosto e la componente psicologica non sarà indifferente; tutto sommato, i neroverdi sembrano essersi mossi con intelligenza, vedremo se il campo pagherà.