, ed è una doccia fredda per Francesco Guidolin. I friulani cullano i tre punti portandosi in vantaggio con Antonio Di Natale, che torna al gol su rigore; vengono ripresi nel secondo tempo da Candreva (sempre su rigore) ma poi i biancocelesti restano in dieci uomini per un’ingenuità di Onazi (doppio giallo). Badu segna lo splendido gol del 2-1, ma per l’Udinese non è stagione: Brkic esce con i pugni su un cross dalla destra ma centra in pieno Andrea Lazzari, con il pallone che carambola in porta. Al 90′ poi la Lazio trova il gol della vittoria: splendida conclusione di Hernanes, inizialmente escluso da Reja ma risultato decisivo per i tre punti. Lazio che sale a quota 27 punti e lascia a 20 l’Udinese, sempre più vicina alla zona retrocessione.
Al 90′ minuto di gioco Udinese 2 Lazio 3. Grandissimo gol di Hernanes che raccoglie una sponda di Candreva al limite dell’area, finta col destro e fulmina in porta col sinistro battendo imparabilmente Brkic, stavolta davvero senza colpe. Per il centrocampista brasiliano è il terzo gol in campionato, Lazio vicina all’impresa con l’uomo in meno.
All’82’ minuto di gioco Udinese 2 Lazio 2. Il nuovo pareggio biancoceleste scaturisce da una circostanza fortunata: su un cross dalla fascia destra Brkic esce in tuffo e colpisce la palla con i pugni, facendola però sbattere addosso al compagno Andrea Lazzari che involontariamente infila la propria porta.
Al 68′ minuto di gioco Udinese 2 Lazio 1. I padroni di casa tornano in vantaggio grazie al secondo gol in campionato di Emmanuel Badu. Il centrocampista ghanese realizza un grandissimo gol: cross di Basta dalla trequarti destra, contrasto aereo tra Biava e Muriel, Badu controlla di petto e dal limite esplode un bellissimo tiro di collo-esterno destro che si insacca poco sotto l’incrocio.
Al 620 minuto di gioco Udinese 1 Lazio 1. La Lazio riesce a pareggiare nonostante l’uomo in meno: il gol arriva dal dischetto grazie ad Antonio Candreva, che come Di Natale raggiunge quota 5 gol in campionato. Penalty concesso per fallo di Domizzi su Klose, realizzazione perfetta di Candreva che spiazza il portiere Brkic.
Al 54′ minuto di gioco la Lazio resta in dieci uomini. Espulso il centrocampista nigeriano Ogeniy Onazi, che già ammonito atterra Pereyra sulla fascia. Giocata ingenua del centrocampista laziale e decisione condivisibile da parte del direttore di gara: ora la Lazio dovrà continuare a giocare con un uomo in meno. La partita resta comunque equilibrata ed aperta.
All’8′ minuto di gioco Udinese 1 Lazio 0. I padroni di casa sbloccano la partita su calcio di rigore: combinazione tra Douglas Santos e Maicosuel sulla fascia sinistra, il Mago entra in area e viene nettamente agganciato da Cavanda; l’arbitro Rocchi concede il penalty ed ammonisce giustamente il terzino della Lazio. Dal dischetto Di Natale spiazza Berisha e realizza il suo quinto gol in campionato, il tredicesimo in Serie A contro la Lazio (vittima preferita assieme alla Roma).
Sono state comunicate le formazioni ufficiali di Udinese-Lazio, partita valida per la ventesima giornata del campionato di Serie A 2013-2014. Esclusioni illustri per Edi Reja, che lascvia in panchina Hernanes e gioca con la difesa a 3. FORMAZIONI UFFICIALI UDINESE-LAZIO 1 Brkic; 75 Heurtaux, 5 Danilo, 11 Domizzi; 8 Basta, 37 Pereyra, 66 Pinzi, 7 Badu, 19 Douglas; 70 Maicosuel; 10 Di Natale. Allenatore: Guidolin A disposizione: 30 Kelava, 22 Scuffet, 6 Bubnjic, 4 Naldo, 27 Widmer, 14 Mlinar, 18 Jadson, 21 A. Lazzari, 32 Bruno Fernandes, 9 Muriel, 17 Nico Lopez, 94 Zielinski 1 Berisha; 20 Biava, 3 Andre Dias, 2 Ciani; 39 Cavanda, 23 Onazi, 5 Lucas Biglia, 19 Lulic; 87 Candreva; 99 Floccari, 11 Klose. Allenatore: Reja. A disposizione: 95 Strakosha, 16 Elez, 18 Vinicius, 27 Cana, 8 Hernanes, 10 Ederson, 4 Crecco, 7 Felipe Anderson, 34 Perea, 14 Keita B.
L’Udinese scenderà in campo con il 3-5-2: Francesco Guidolin come al solito punta molto sulle incursioni degli esterni, Basta e Douglas (quest’ultimo in campo poiché Gabriel Silva deve fare i conti con un turno di squalifica), per creare la superiorità numerica nel settore offensivo e per creare una linea difensiva a 5 in copertura. Di Natale e Nico Lopez cercheranno di duettare senza dare punti di riferimento sulla trequarti, cercando di favorire l’inserimento dei centrocampisti centrali. Reja adotta un modulo spregiudicato sbilanciato verso la fase d’attacco: ai trequartisti Felipe Anderson, Hernanes e Candreva è affidato il compito di seminare il panico negli ultimi trenta metri giocando di sponda con l’unica punta Klose. Biglia e Onazi fungeranno da filtri per il centrocampo, rappresentano la cerniera tra difesa e attacco in cui la velocità di manovra è la qualità principale richiesta per la gestione del pallone.
La Snai ha calcolato delle quote che rispecchiano a pieno l’andamento delle due squadre in campionato. L’Udinese fatica a vincere e oggi fa perno sul fattore campo mentre la Lazio è nelle mani del nuovo tecnico Reja ma deve ancora perfezionare l’intesa di gioco. La vittoria dei friulani è data a 2,45, il pareggio a 3,00 e il successo delle aquile a 3,00. Se date un’occhiata alle scommesse in chiave risultato parziale/finale, provate a puntare sul 2-X o sul 2-1 che moltiplicano il vostro bottino rispettivamente per 12 e 28. Se avete intenzione di indovinare il numero delle reti finali alla fine dei novanta minuti di gioco, rivolgete la vostra attenzione alla “Somma gol finale” 3, quotata a 4,10, e 2, a 3,30. Pensate che sia il vostro giorno fortunato? Allora provate ad azzardare sul risultato esatto: scommette sul 2-1 o sull’1-1, quotati rispettivamente a 9,50 e 5,50.
La Serie A torna in campo e inaugura il girone di ritorno. Ventesima giornata: il programma si è aperto ieri e oggi prevede il solito anticipo dell’ora di pranzo domenicale. Dunque, alle 12,30 lo stadio Friuli ospita Udinese-Lazio. Partita tra due squadre che cercano disperatamente o quasi di risalire: i friulani in particolare, perchè il 2014 è iniziato male dopo che già la prima parte di stagione era stata deludente. I 20 punti in classifica ne portano solo 4 di margine sul terzultimo posto, e soprattutto il gioco della squadra sembra essersi completamente smarrito, tanto da far pensare che una rimonta come quella della scorsa stagione sia impossibile. Non sta benissimo nemmeno la Lazio, che ha già cambiato allenatore in corsa (ma per motivi diversi, almeno di facciata, rispetto alle prestazioni sul campo) e occupa una posizione di classifica che si può definire intermedia, nono posto (con 24 punti) che non è nè carne nè pesce anche se il treno europeo non è del tutto perso. Edi Reja torna nella sua terra per vincere una partita che darebbe tanta fiducia ai biancocelesti; entrambe le squadre sono comunque reduci dalle vittorie in Coppa Italia che hanno portato alla qualificazione ai quarti di finale. Un raggio di sole nella nebbia di tante difficoltà. Lo scorso mese di agosto, esordio del campionato, finì 2-1 per i biancocelesti, che però non espugnano il Friuli dal 2007 grazie a un 4-2 che, unito agli altri risultati, portò alla qualificazione per i preliminari di Champions League. A proposito: queste due squadre si sono contese l’ultimo posto disponibile per la massima competizione europea per due anni consecutivi, e l’hanno sempre spuntata i friulani per il rotto della cuffia. E’ successo nel 2010-2011, è successo nel 2011-2012 grazie al 2-0 firmato Di Natale-Pereyra (quando ci fu un episodio paradossale, con i difensori della Lazio che si fermarono credendo di aver sentito un fischio dell’arbitro quando invece proveniva dalle tribune). Lo scorso anno vittoria friulana per 1-0; in totale l’Udinese ha vinto 13 partite contro 11, quindi siamo in equilibrio (ci sono anche 10 pareggi). Per quanto riguarda il computo delle reti, sono 40 segnate dai padroni di casa e 39 dagli ospiti. I doppi ex ci sono: intanto Edi Reja è un friulano doc (nato a Gorizia) anche se non ha mai giocato o allenato i bianconeri. Uno di quelli che vengono subito alla mente è Giuliano Giannichedda, colonna di un’Udinese che fu anche terza in classifica, poi passato alla Lazio dove ha giocato 4 stagioni. Allenatore di quel miracolo friulano era Alberto Zaccheroni: nel suo girovagare ha toccato anche l’Olimpico biancoceleste, prendendo il posto di Dino Zoff (friulano e altro doppio ex) alla quarta giornata della stagione 2001-2002 e portando la squadra in Coppa UEFA attraverso il celeberrimo 5 maggio.
Un periodaccio quello per l’Udinese. Nelle ultime cinque partite la squadra friulana ha vinto una sola volta (a Livorno) andando poi incontro a tre sconfitte e un pareggio; sei gol incassati nelle ultime due, e un crollo verticale a Genova contro la Sampdoria. Soprattutto a livello di prestazione: se in precedenza certe sconfitte erano state immeritate o comunque non così tragiche, lunedi sera si è visto tutto il peggio di una squadra che ha perso smalto e convinzione. Anche un mago della tattica come Francesco Guidolin sembra avere le idee confuse: i continui cambi di modulo e uomini non stanno giovando ai calciatori, e il primo a farne le spese è quel Totò Di Natale che ha chiuso gli ultimi quattro campionati sopra i 20 gol e che ora ha svoltato alla boa di metà stagione con 4 centri in saccoccia. Troppo poco, ma anche troppo ambizioso pensare che il capitano possa ancora reggere da solo il peso dell’attacco. Lo dimostrano i numeri: l’Udinese ha segnato fino a qui meno di un gol a partita (18), e se la difesa tutto sommato imbarca ma non affonda (28 reti subite) i giocatori offensivi fanno tremenda fatica, naturalmente sfiduciando anche il reparto arretrato. Mai nella gestione Guidolin i friulani avevano avuto così pochi punti dopo 19 giornate: urge una brusca sterzata subito, magari attraverso qualche mossa sul mercato e il ritorno al modulo con l’albero di Natale, che aveva portato gioco e competitività in squadra. Dall’altra parte c’è una Lazio che con Edi Reja ha saputo risollevarsi: il suo ritorno è coinciso con due vittorie e un pareggio, mentre il portiere Berisha (Marchetti è infortunato) ha subito la prima rete con la nuova gestione dopo 223 minuti, incassando da Jonathan Biabiany in Coppa Italia. La vittoria sull’Inter ha ridato morale a una squadra che sembrava aver negativamente assorbito la decisione di Vladimir Petkovic di allenare la Svizzera; il presidente Lotito ha preferito licenziare il tecnico piuttosto che permettergli di portare avanti il doppio impegno o comunque di chiudere la stagione, forse perchè intuiva cosa sarebbe successo da qui a maggio guardando i risultati che stavano maturando. Mai davvero in pericolo come classifica, i biancocelesti in trasferta vanno ancora a caccia della prima vittoria in campionato: per ora hanno ottenuto cinque vittorie e altrettante sconfitte, incassando 18 reti (segnandone 8). Per loro vale più o meno il discorso fatto per l’Udinese: molti dei destini della squadra passano da Miroslav Klose, che però a differenza di Di Natale è stato fuori a lungo e quando è rientrato ha dimostrato di saper fare ancora male. Nel frattempo Reja prosegue il progetto sui giovani iniziato da Petkovic: Keita Balde Diao continua ad avere minuti importanti, mentre Brayan Perea ha messo a segno la sua prima doppietta italiana in Coppa Italia. Vedremo dunque quale delle due squadre riuscirà a rialzare la testa, se sarà la Lazio a continuare un momento positivo e uscire del tutto dai guai o invece l’Udinese centrerà la classica vittoria della rinascita. La parola spetta al campo: la diretta di Udinese-Lazio sta per cominciare…
8′ rig. Di Natale (U), 62′ rig. Candreva (L), 68′ Badu (U), 82′ aut. A. Lazzari (L), 90′ Hernanes (L)
Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Pinzi, Badu, Douglas (75′ Lazzari); Maicosuel; Di Natale (59′ Muriel). Allenatore: Guidolin. A disposizione: Kelava, Scuffet, Bubnjic, Naldo, Widmer, Mlinar, Jadson, Bruno, Nico Lopez, Zielinski
Berisha; Biava, Dias, Ciani (60′ Hernanes); Cavanda, Onazi, Biglia, Lulic; Candreva; Floccari (52′ Ederson (87′ Cana)), Klose. Allenatore: Reja. A disposizione:, Strakosha, Elez, Vinicius, Cana, Hernanes, Ederson, Crecco, Felipe Anderson, Perea, Keita B.
Gianluca Rocchi (sez. Firenze)
Onazi (L)
Cavanda (L), Klose (L), Pinzi (U), Lulic (L)