Il Parma schianta l’Atalanta e fa record: 12 partite senza sconfitta, mai in Serie A i ducali erano arrivati a tanti. Prosegue la marcia verso l’Europa League, anche se Donadoni continua a volare basso e parla di classifica da non guardare troppo. Gli orobici invece fanno un passo indietro: 27 punti non rappresentano ancora una quota tranquilla, la prossima settimana c’è l’Udinese e dovesse arrivare un’altra sconfitta la classifica potrebbe farsi decisamente preoccupante. Al di là del punteggio pesante, l’Atalanta è rimasta in partita fino alla follia di Benalouane: a metà del secondo tempo l’episodio sciagurato ha mandato in confusione gli oroboci e il Parma ha potuto dilagare. Ci sono state occasioni da gol da una parte e dall’altra, le reti solo nel finale ma lo spettacolo è stato assolutamente accettabile. Non del tutto negativa: vero che il punteggio è grave, ma è arrivato a seguito di una sciocchezza individuale e perchè la squadra ha mollato nel finale. Casomai Colantuono dovrà ragionare su questo, sulla perdita di concentrazione; il resto più o meno c’è stato, tanto che Mirante ha avuto diverso lavoro da svolgere. La marcia dei ducali non si ferma più. Al di là del record di imbattibilità, quello che stupisce e piace di più del Parma è la capacità di giocare palla a terra, adattarsi alle situazioni e ai cambi di uomini; il gol di Molinaro, l’ultimo arrivato, ne è la prova. L’Europa è difficile, ma non bisogna calare come era accaduto lo scorso anno. Arbitra bene una partita che non ha vissuto di troppi episodi dubbi; solo un potenziale tocco con il braccio di Lucarelli a inizio partita, ma sembra che l’arbitro abbia visto bene nel non concedere il calcio di rigore.
Miracoloso su Gargano e importante in altre occasioni; tradito da Benalouane, ma lui è lento a reagire. In più, è posizionato male sulla punizione di Cassano. Insomma, ci mette del suo.
Completa una giornata difficile con una follia: volendo appoggiare di petto a Consigli infila l’angolino. Anche sfortunato, ma di fatto spalanca al Parma le porte della goleada.
Il migliore del reparto arretrato: per far male Cassano deve aspettare i calci da fermo, simbolo di come il difensore orobico abbia fatto il suo dovere.
In affanno per tutta la partita, la frittata è fatta nel finale quando si lascia scappare Schelotto che fa 4-0. Certo era finita, ma bisogna giocare fino al termine.
Biabiany lo fa ammattire per tutta la partita, in particolare a inizio gara quando poi arriva il gol di Molinaro.
Attaccante aggiunto, riesce costantemente a proporsi ed è uno dei giocatori orobici che più vanno vicini al gol.
( Entra per dare peso offensivo, nessuno ne nota la presenza: deve maturare in carattere e personalità, oppure rischia di non fare strada)
E’ lui oggi il leader in mediana, e lo fa ampiamente capire con una prova tutta cuore e sostanza. Si mette l’elmetto e va in trincea, cosa che gli riesce.
Parlando di personalità, lui ne ha da vendere. Se andrà alla Juventus non si sa, intanto qui fa girare tutta la squadra con giocate sempre attente e ordinate, spesso rapide ed efficaci: nuovi registi crescono. ()
Anche lui è cercato dalle big; ci prova, ma Mirante gli dice di no. Poteva fare qualcosina di più ma la sua partita resta comunque sufficiente.
L’impegno c’è, e per uno come lui non sempre è scontato; oggi però fatica molto a fare l’ultimo passaggio e risultare davvero concreto. ()
Non pervenuto, e quando non c’è lui tutta la squadra fatica a produrre occasioni da rete ed essere concreta.
All. COLANTUONO 5,5 Tradito dalla difesa. La sua Atalanta a conti fatti non ha giocato male, ma è crollata dopo lo 0-2: su questo deve lavorare, perchè nella lotta alla salvezza i dettagli fanno la differenza.
La parata su Maxi Moralez, con il risultato ancora in equilibrio, vale un gol. Infonde sicurezza ai compagni ed esce con il “clean sheet”.
Nasce da un suo cross l’autorete che vale il 2-0. Bonaventura lo fa leggermente penare, ma quando spinge è lui a creare difficoltà agli avversari.
Dominante. Denis non la vede mai per merito suo, che arriva ovunque di testa e contribuisce a mantenere inviolata la porta.
Anche lui autore di una partita maiuscola, nella quale sbaglia poco o niente.
Bentornato a un giocatore che sarà utilissimo per Donadoni. Spinge tanto, sa difendere e oggi trova il bonus del gol (con deviazione).
Prestazione sinceramente insufficiente per lui, con tanto di rischio espulsione senza motivi apparenti.
( Si segnala subito perchè entra in campo con la consueta personalità e con giocate di qualità contribuisce)
Consigli è strepitoso sul suo tiro, ma forse lui poteva fare qualcosa di meglio. Per il resto gioca una partita accorta, badando più a difendere.
Appannato: siamo abituati a vederlo gettarsi negli spazi, oggi invece ha faticato e ha preferito rimanere defilato per aiutare la manovra.
Come al solito macina chilometri su chilometri ed è lui che apre l’azione da cui nasce il gol di Molinaro. Ha rifiutato la Lazio: qui si trova benissimo e si vede.
Anche quando non è in partita ed è ben controllato la sua presenza si sente: tante giocate interessanti pur se non correndo troppo, poi con la complicità di Consigli fa 3-0 su punizione.
Assist bellissimo per Gargano che spreca; si muove bene e cerca sempre di rendersi utile, non sempre ci riesce ma dà una mano.
( Gol dell’ex, non esulta e rimane composto nonostante si prenda valanghe di fischi e insulti; ragazzo anche sfortunato, questo gol potrebbe averlo sbloccato)
All. DONADONI 7 Il suo Parma vola sulle ali dell’entusiasmo: forse prima o poi la sconfitta arriverà, per adesso si gode il momento e la sua creatura, che naviga in acque europee e tra un rallentamento e l’altro (delle avversarie) ci potrà anche arrivare. Ha una partita in mano: all’Olimpico d’accordo, ma questo Parma può fare punti anche lì. (Claudio Franceschini)
Marcatori: 9′ Molinaro, 29′ st Benalouane, 32′ st Cassano, 47′ st Schelotto
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Benalouane, Stendardo, Yepes, Brivio; Raimondi (17′ st Livaja), Baselli (29′ st Migliaccio), Carmona, Bonaventura; Moralez (30′ st De Luca); Denis. A disposizione: Sportiello, Frezzolini, Lucchini, Nica, Scaloni, Cazzola, Bentancourt, M. Kone, Giorgi, Estigarribia. All.: Colantuono
Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Acquah (23′ st Marchionni), Gargano (37′ st Munari), Parolo, Molinaro; Palladino (23′ st Schelotto), Cassano. A disposizione: Bajza, Rossini, Gobbi, Galloppa, Cerri, Coric, Mauri, Amauri, Pozzi. All.: Donadoni
Arbitro: Tommasi
Ammoniti: Benalouane (A), Carmona (A), Acquah (P), Molinaro (P), Parolo (P), Schelotto (P)