Si avvicina il fischio d’inizio di Messico-Camerun, partita che alle ore 18.00 segnerà il via della seconda giornata dei Mondiali Brasile 2014. Per quanto riguarda le probabili formazioni, andiamo a vedere quali potrebbero essere i grandi protagonisti per entrambe le formazioni che si affrontano in questo incontro valido per il gruppo A. Un talento da molto tempo atteso all’esplosione definitiva. Forse questo Mondiale è la volta buona: per la prima volta ha chiuso la stagione in doppia cifra come gol segnati, 11 gol nella Liga con la maglia del Villarreal, e in questo modo precede Peralta e pure il Chicharito Hernandez, che invece ha vissuto mesi difficili. Giovani Dos Santos ha vinto l’oro olimpico a Londra 2012, ma – specie con i club – non ha fatto la carriera che ci si attendeva: che il Mondiale sia la sua grande occasione? Scelta forse banale, è vero. Si potrebbero citare Choupo-Moting oppure M’Bia, però alla fine è doveroso tornare all’attaccante del Chelsea, sia per il suo valore tecnico in campo, che resta altissimo anche se non ai livelli dei tempi di Barcellona e Inter, sia perché Eto’o per il Camerun è tutto, anche fuori dal rettangolo di gioco. Leader indiscusso, come si è visto anche nella vicenda dei premi che ha rischiato di non far partire i Leoni Indomabili per il Brasile. Il Camerun dipende sempre dal suo numero 9.
La giornata di oggi ai Mondiali Brasile 2014 comincia con Messico-Camerun, seconda sfida del girone A che sarà giocata alle ore 18.00 italiane allo stadio Das Dunas di Natal, dove si annuncia alto il rischio pioggia. La notizia principale sulle probabili formazioni è che Javier Hernandez, il ‘Chicharito’ del Manchester United, dovrebbe partire dalla panchina, lasciando spazio alla coppia formata da Giovani Dos Santos – il migliore quest’anno con una bella stagione al Villarreal – e Oribe Peralta. Non è però una sorpresa in senso assoluto, perché dopo l’anno negativo vissuto con i Red Devils era nell’aria una sua possibile esclusione, mentre in difesa il leader è sempre l’eterno Rafael Marquez, 35 anni, compagno di squadra di Samuel Eto’o ai tempi del Barcellona. Naturalmente è Eto’o il leader dei Leoni Indomabili del Camerun: oltre a lui, spicca il nome di Eric Maxim Choupo-Moting, che gli fa compagnia in attacco, ma bisognerà vedere se la vicenda dei premi – che ha addirittura messo in dubbio la partenza della squadra per il Brasile – non causerà strascichi.
Da pochi minuti sta circolando la notizia di una mossa a sorpresa dell’allenatore del Messico Miguel Herrera che sta considerando l’ipotesi di lasciare in panchina il Chicharito Hernandez, mentre Peralta giocherà titolare. Ora si aspetta la contromossa del Camerun.
Il gruppo A apre i Mondiali 2014; Messico-Camerun chiude la prima giornata del girone domani alle ore 18 italiane; si gioca all’Arena das Dunas di Natal, lo stadio più piccolo della competizione con una capienza di 42.000 spettatori (anche l’Italia giocherà in questo impianto). I centroamericani sono arrivati al Mondiale tramite lo spareggio contro la Nuova Zelanda, mentre gli africani hanno vinto il proprio girone di qualificazione vincendo poi lo spareggio con la Tunisia. Partita incerta: entrambe possono giocarsi la qualificazione agli ottavi di finale contro la Croazia.
Miguel Herrera gioca con un 5-3-2 molto accorto. L’esclusione eccellente per il debutto è quella di Peralta che dovrebbe far spazio a Javier Hernandez e Giovani Dos Santos. Sono i due attaccanti le stelle di questa nazionale ed è il reparto offensivo quello che veramente può fare la differenza in un gruppo che per il resto non ha troppe certezze. In difesa il tecnico farà affidamento all’esperienza del veterano Rafael Marquez, ex Barcellona che però si è lasciato alle spalle gli anni migliori della carriera; mentre a centrocampo il trio Herrera-Fabian-Pena dovrebbe dare la giusta quantità di muscoli sia per la corsa che in fase di contrasto. In panchina anche un altro giocatore storico della nazionale, ovvero Salcido. Nella storia del Messico ci sono appena due qualificazioni ai quarti di finale, peraltro avvenute nei Mondiali casalinghi: 1970 e 1986. Già in questo dato è racchiuso il fatto che alla squadra centramericana manca sempre qualcosa per diventare davvero la grande sorpresa della Coppa dei Mondo.
Gli africani sono in Brasile, e non è una notizia scontata. I Leoni Indomabili infatti hanno minacciato di non presentarsi ai Mondiali se la federazione non avesse pagato i premi pattuiti. Rientrata la crisi, dopo un viaggio molto più simile a un’odissea (c’è chi si è imbarcato sull’aereo sbagliato) la nazionale africana che per prima ha avvicinato la semifinale della Coppa del Mondo (era il 1990) si affida alla sua stella Samuel Eto’o che tornato al Chelsea, dopo l’esperienza russa, ha dimostrato di averne ancora a dispetto delle parole al veleno di José Mourinho. Il resto però convince poco; ai lati di Eto’o ci saranno il seguitissimo Choupo-Moting del Mainz – piace a Roma e Juventus e va in scadenza – e Moukandjo, ancora da testare a livello internazionale. Di spessore certamente la difesa dove troviamo gente del calibro di Benoit Assou-Ekotto (ex Tottenham oggi al QPR) e N’Koulou che è stato nel mirino anche del Napoli. Buona la presenza fisica a centrocampo dove Mbia, protagonista in Europa League con il Siviglia, è il leader. I nomi ci sono, amalgama e malizia forse un po’ meno.
13 Ochoa; 7 Layun, 4 Rafael Marquez, 2 F. Rodriguez, 15 Hector Moreno, 18 Guardado; 6 Hector Herrera, 8 Fabian, 21 Pena; 19 Peralta, 10 Giovani Dos Santos. Allenatore: Herrera
A disposizione: 1 Corona, 12 Talavera, 22 Aguilar, 5 D. Reyes, 3 Salcido, 17 Brizuela, 20 Aquino, 16 Miguel Ponce, 23 Vazquez, 9 Jimenez, 11 Pulido, 14 J. Hernandez
Squalificati: –
Indisponibili: –
16 Itandje; 22 Nyom, 3 N’Koulou, 14 Chedjou, 2 Assou-Ekotto; 11 Makoun, 6 A. Song, 17 Mbia; 13 Choupo-Moting, 9 Eto’o, 8 Moukandjo. Allenatore: Finke
A disposizione: 23 N’Diock, 1 Feudjou, 4 Djeugoue, 5 Nounkeu, 12 Bedimo, 18 Enoh, 21 Matip, 7 N’Guemo, 20 Salli, 10 Aboubakar, 15 Webo, 19 Olinga
Arbitro: Wilmar Roldan (Colombia)