Tracollo totale per la Spagna campione del mondo di del Bosque che, sotto i colpi di un Cile inarrestabile, saluta il mondiale brasiliano a causa dello 0 a 2 patito questa sera. La squadra europea dà segni di esser tatticamente disunita fin da subito, con un gioco allungato e tantissimi errori nei passaggi. Protagonista in negativo è sicuramente Xabi Alonso, incapace di resistere al pressing sudamericano che favorisce il suo errore e propizia il goal al 20′ di Vargas su assist di Aranguiz. Al 40′, sempre il centrocampista madridista commette fallo nei pressi del limite dell’area e la punizione di Sanchez viene ribattuta malamente coi pugni da Casillas: Aranguiz fa sua la respinta e ribatte a rete per il 2 a 0 al 43′. La squadra cilena ha un altro passo e, oltre ai fulminei contropiedi, cerca un possesso ragionato coi propri centrocampisti, finalizzato ad accendere Sanchez e a favorire gli inserimenti dalle retrovie. Le proposte offensive delle Furie Rosse vengono controllate bene dai difensori del tecnico Sampaoli e anzi viene sfiorato il terzo goal con Isla. Gli spagnoli sembrano increduli e mortificati dalla situazione in campo, tanto da provare a reagire solo nei minuti finali con i tiri di Jordi Alba, Iniesta e Ramos su cui il portiere cileno Bravo è insuperabile. Inutili gli esagerati 6 minuti decretati dall’arbitro: è festa per il Cile che si qualifica agli ottavi(si giocherà il primo posto nel girone B con l’Olanda) e delusione evidente sui volti dei giocatori della Spagna eliminata.
Primo tempo entusiasmante, il Cile ferma gli spagnoli e colpisce in contropiede mentre i tentativi degli europei sono sterili e fuori misura. Nel finale il moto d’orgoglio della Spagna è poca roba e viene invece sfiorato il terzo goal sudamericano.
Squadra disorientata, come anche il suo allenatore, cade mentalmente e perde il suo proverbiale possesso palla.
Gara perfetta, poteva essere 3 a 0 se solo Isla fosse riuscito a colpire meglio. Dal portiere all’attacco, bravi tutti.
Direzione buona senza particolari episodi di rilievo. Forse 6 minuti di recupero sono però un po’ troppi.
Altro crollo per la Spagna nella prima metà di gioco della partita contro il Cile con i sudamericani che rientrano negli spogliatoi in vantaggio per 2 a 0. I campioni del mondo in carica si disuniscono nella manovra già a partire dal 10′ e i cileni sono attenti su ogni offensiva avversaria. Tra i tanti errori delle furie rosse, la maggior parte sono stati commessi da un irriconoscibile Xabi Alonso (4,5), decisivo in negativo sul goal del vantaggio di Vargas al 20′ su assist di Aranguiz (7,5), con una ripartenza fulminea propiziata dall’incertezza del madridista. I ragazzi di Sampaoli sfoderano una prestazione di grande qualità e insistono nel loro gioco trovando il raddoppio al 43′ grazie ad Aranguiz, approfittando della respinta di pugni del colpevole Casillas sulla punizione dal limite dell’area di Sanchez. Il portiere di del Bosque e il centrocampista del Real Madrid si giocano il posto di peggiore in campo ma tra i loro compagni forse solo Pedro (6) si salva per la voglia espressa. I Cileni invece sono ben organizzati, non riuscendo però a sfruttare le ripartenze da fondo campo a causa dei continui rilanci sbagliati da Bravo (5,5), protagonista comunque di buoni interventi in presa. (Alessandro Rinoldi)
Spagna
Insicuro e spaventato, la brutta respinta sulla punizione di Sanchez viene punita con il goal di Aranguiz sulla ribattuta.
Cerca inizialmente di avanzare ma poi non riesce più a trovare spazio.
Alcuni buoni interventi ma a volte si stacca a sproposito ed è lento.
Agitato, utilizza perlopiù il fisico avendo la peggio davanti alla rapidità avversaria. Nel gioco aereo prova a fare il suo anche in attacco.
Molto lontano dal terzino di spinta visto nel Barcellona.
Svolge male il suo solito compito da comprimario, sbaglia anche quando potrebbe colpire.
Pessima prestazione per lui che è sempre stato maestro nei passaggi e nel possesso. Proprio un errore sul pressing cileno favorisce il goal di Vargas e in seguito causa la punizione(venendo ammonito) sul cui sviluppo segnerà Aranguiz. Per fortuna non rientra in campo per il secondo tempo.
Forse l’unico che ci prova veramente ma non riesce ad esprimersi al meglio.
Pochi palloni toccati nel primo tempo, poi il nulla.
Sempre incredibile, questa volta però per come fallisce nelle giocate. Irriconoscibile.
Mai incisivo nell’azione offensiva, spesso sbaglia nella scelta della giocata quando viene servito.
Entra con uno spirito carico di determinazione ma viene trascinato a sua volta dal non-gioco dei compagni verso una gara incolore.
Inutile il suo inserimento visto il contributo fornito.
Prova a portare in campo un altro spirito e tenta la conclusione.
All.DEL BOSQUE 4 Snatura il gioco collaudato della sua nazionale per qualcosa che gli si ritorce contro. Non riesce a correggere in corsa, sbagliando decisamente anche i cambi.
(Alessandro Rinoldi)
Cile
Rinvii a parte, una buona fetta di questa qualificazione è merito suo con grandi interventi a chiudere la propria porta.
Interventi precisi, sale anche per fare da collante tra i reparti e da scudo.
Cervello della difesa, fa da libero in posizione più arretrata rispetto agli altri due compagni di reparto e ferma tutto.
Tiene alto il livello della qualità difensiva insieme coi compagni quando chiamato in causa.
Buon controllo della sua fascia, davvero un peccato il goal mancato.
Combatte in mezzo al campo con grande tenacia e vincendo diversi contrasti.
Assist per il vantaggio e goal del raddoppio, questa è la sua serata! Gara di altissimo livello, uomo in più.
Buono in fase di interdizione e a creare gioco dalla destra.
Gran movimento tra le linee, costruisce coi compagni la prima rete.
Di un’altra qualità, controllo fenomenale e difficile da tenere quando parte grazie alla grande rapidità.
“Al posto giusto al momento giusto” è la frase che sintetizza al meglio il suo goal per l’1 a 0. Rete fondamentale, anche se per il resto della partita non si vede tantissimo.
Prende bene il posto di Aranguiz lavorando però più in fase di contenimento.
L’idolo dei tifosi del Palmeiras entra a 5 minuti dal novantesimo portando in campo la sua grinta.
Pochi minuti nel finale, fa rifiatare Vidal.
All.SAMPAOLI 8 Non si ferma un attimo in panchina, un po’ per tenere vivi i suoi e un po’ per nervosismo, e azzecca tutto.
(Alessandro Rinoldi)