Sara Errani è ai quarti di finale del Roland Garros 2014. Ha battuto la serba Jelena Jankovic, che aveva già fatto fuori agli Internazionali d’Italia, con il punteggio di . Confermandosi grande giocatrice sulla terra rossa e sfruttando appieno un tabellone aperto dalle eliminazioni di Na Li e Caroline Wozniacki. Questo era l’incontro più difficile; ai quarti la aspetta Andrea Petkovic, che a causa di un brutto infortunio con tanto di ricaduta non era riuscita, nel 2011, a confermarsi dopo un anno d’oro nel quale aveva centrato i quarti in tre dei quattro Slam e aveva raggiunto la Top Ten (al numero 9). La tedesca di origine serba, che ha vinto in tre set contro Kiki Bertens rischiando l’eliminazione, certamente ha valore e può sfruttare una potenza maggiore nei suoi colpi; ma dal punto di vista della tecnica e del potenziale in termini assoluti, e considerando il momento storico (tre anni fa avremmo detto altro) Sara è largamente favorita per la vittoria e quindi per la semifinale. Dove eventualmente dovrà preoccuparsi di Simona Halep (che ha vinto il primo set contro Sloane Stephens), ma sarà solo dopo; intanto ci godiamo questo momento, perchè a Parigi la bolognese ha dimostrato una volta di più di sapersi trasformare e di dare il meglio di sè. E magari, con un aiutino dalle outsider…
Solita partita altalenante quella di Sara Errani, che fortunatamente ha portato a casa il primo set. Al tie break: Jelena Jankovic ha lottato come ha potuto, si è trovata sotto 4-1 ma è stata brava a recuperare il break di svantaggio. La Errani si è trovata con le spalle al muro quando è stata 6-5 con il servizio alla serba: ha fatto il break e poi con un 7-5 si è portata a casa la prima partita. Siamo a metà dell’opera: adesso bisogna confermarsi. Intanto missione compiuta per i due spagnoli, che si trovano ai quarti di finale del Roland Garros 2014: lo scorso anno Rafa Nadal-David Ferrer era stata la finale, quest’anno vale un posto in semifinale.
Se Sara Errani batterà Jelena Jankovic, la sua avversaria ai quarti di finale sarà Andrea Petkovic. Nell’anno d’oro 2011 la tedesca di origine serba era entrata tra le prime otto degli Slam in tre occasioni su quattro (mancando solo Wimbledon), ma poi non era più riuscita a ripetersi a causa del grave infortunio che l’aveva costretta a rimanere fuori a lungo dai campi e a scivolare fuori dalle prime 100 del ranking WTA. Oggi si è presa la sua rivincita, eliminando l’olandese Kiki Bertens con il punteggio di , recuperando alla grande dopo aver nettamente perso il primo set. In questa parte del tabellone si risente delle precoci eliminazioni di Na Li e Caroline Wozniacki (al primo turno); anche per questo la Bertens si è spinta così in profondità vivendo una settimana di gloria (e anche per l’infortunio di Anastasia Pavlyuchenkova). Dunque, Sara Errani avrà eventualmente la tedesca; prima deve battere la Jankovic.
In questi giorni il mondo sta iniziando a conoscere Garbine Muguruza, la tennista spagnola (di madre venezuelana) che ha fatto fuori Serena Williams al secondo turno del Roland Garros 2014. In realtà già nota agli esperti dei clrcuito e agli addetti ai lavori, questa spagnola del ’93 ha comunque confermato quanto di buono aveva mostrato all’inizio del 2014, quando aveva vinto il primo titolo WTA a Hobart, raggiunto la finale a Florianapolis e fatto corsa fino al quarto turno agli Australian Open. Domani affronterà i quarti di finale: far fuori la numero 1 naturalmente spalanca il tabellone, poi bisogna essere bravi ad approfittarne e a non sottovalutare le avversarie. Battute così Anna Schmiedlova (un anno meno di lei) e Pauline Parmentier, sorpresa francese spinta dall’entusiasmo del pubblico, senza nemmeno perdere un set, Garbine si ritrova ora dove mai era stata in un Major, e contro un’altra star: Maria Sharapova, testa di serie numero 7, quattro Slam in bacheca e il Roland Garros conquistato due anni fa (lo scorso anno ha giocato la finale). Che dire? Per ora ci si limita a festeggiare: eccola qui la Muguruza, con il suo team, dopo l’incontro di ieri. Per affrontare Maria c’è tempo.
Siamo arrivati al completamento degli ottavi di finale al Roland Garros 2014. Sulla terra rossa di Parigi sono iniziati anche i tornei juniores e oggi avremo in campo le teste di serie numero 1 Francis Tiafoe e Ivana Jorovic, ma gli occhi della maggior parte del pubblico accorso qui in Francia sono sui tabelloni principali, per capire quali saranno gli incroci dei quarti. Come al solito per seguire gli incontri (quelli sul Philippe Chatrier e sul Suzanne Lenglen, e su eventuali altri campi con copertura televisiva) il canale di riferimento è Eurosport (canale 382 del digitale terrestre e 210 del pacchetto satellitare di Sky) ma in Italia c’è anche la possibilità di Eurosport 2 (canale 211 del pacchetto Sky), cosa che non c’è invece in tutti i Paesi. Garanzia dello streaming video con l’applicazione Sky Go, gratuita e riservata agli abbonati Sky; questo dalle 11, cioè l’orario di inizio degli incontri a Parigi. Gli amanti dei social network possono affidarsi come al solito alle pagine dei due circuiti: su Facebook dovete cercare ATP World Tour (per il circuito maschile) e (per quello femminile), su Twitter i corrispettivi @ATPWorldTour e . Inoltre ci sono anche i profili che mette a disposizione l’organizzazione del torneo: su Facebook, @rolandgarros su Twitter. Oggi è il turno di Sara Errani, che ha la grande occasione di bissare la semifinale dello scorso anno ben sapendo che la finale è più di una possibilità, vista le potenziali avversari (al quinto turno una tra Kiki Bertens, che non era mai andata al di là di un secondo turno in uno Slam, e Andrea Petkovic che torna agli ottavi di un Major dopo tre anni; le due giocano il primo incontro sul Philippe Chatrier, con inizio alle 11). La bolognese affronta Jelena Jankovic: il bilancio è negativo ma attenzione, perchè Sara ha vinto l’ultimo precedente che è recentissimo e giocato sul rosso, vale a dire agli Internazionali d’Italia dove fu affermazione in due set con rimonta da 1-4 nel secondo. L’incontro è il secondo sul Suzanne Lenglen, appena dopo che Kevin Anderson e David Ferrer avranno terminato le ostilità; Rafa Nadal invece continua la marcia verso il nono Roland Garros della carriera – il quinto consecutivo – sfidando la sorpresa serba Dusan Lajovic, che ha approfittato dei tanti “buchi” nel tabellone creati dalle eliminazioni illustri. Andy Murray, sopravvissuto alla battaglia da quattro ore e mezza contro Kohlschreiber, se la vede con Fernando Verdasco: il britannico non ha mai centrato la finale a Parigi e ci prova ora, sapendo che in semifinale potrebbe incrociare Nadal. Completa il quadro Gael Monfils, che ha fatto fuori il nostro Fabio Fognini al terzo turno e ora cerca spazio nel tabellone affrontando da favorito Guillermo Garcia-Lopez, la Francia dopo aver perso per strada Tsonga crede in lui per quella faccenda del titolo che non arriva dal 1983. In campo femminile Simona Halep è uno dei nomi forti del torneo: può arrivare in fondo e provare a vincere il primo Slam della carriera alla prima finale, ma Sloane Stephens ama la terra e sta giocando molto bene, non sarà facile. Non lo sarà nemmeno per Svetlana Kuznetsova, che pure ha vinto qui nel 2009: Lucie Safarova ha acquistato credito eliminando Ana Ivanovic, che in molti davano come favorita per la vittoria dopo aver visto i suoi primi due incontri.