Terza finale consecutiva per Maria Sharapova al Roland Garros 2014. La russa ha avuto la meglio su Eugenie Bouchard: la canadese di 20 anni ha lottato come una leonessa e ha anche avuto le sue occasioni nel secondo set, ma alla fine ha prevalso l’esperienza e la maturità di Masha, giunta alla nona finale Slam in carriera (quattro titoli). L’incontro è stato bellissimo: lunghi scambi simili a un braccio di ferro da fondo campo, punteggio sempre in equiibrio (a parte nel set conclusivo), colpi vincenti. La Bouchard è caduta infine su un rovescio della Sharapova che ha beffardamente toccato la linea di fondo campo, cambiato traiettoria e mandato fuori giri la canadese; il momento di questa ragazza che è già solidamente nella Top 20 arriverà, qui a Parigi ha giocato la seconda semifinale consecutiva in un Major e la sensazione è che non sia una meteora di passaggio. La Sharapova invece andrà a caccia della seconda vittoria al Roland Garros, dopo quella del 2012: in finale se la vedrà con la testa di serie numero 4 Simona Halep, che quest’anno ha già battuto nella finale di Madrid. A proposito: per la russa il record 2014 sulla terra rossa è salito a , l’unica sconfitta l’ha subita a Roma contro Ana Ivanovic e in bacheca ha già messo i tornei di Stoccarda e Madrid.
La finale femminile del Roland Garros 2014 sarà Maria Sharapova-Simona Halep. La tennista rumena del 1991 raggiunge per la prima volta l’ultimo atto di uno Slam; ma potrebbe essere la prima di tante, perchè il talento c’è e adesso c’è anche il ranking a concederle tabelloni più “agevoli”. In semifinale ha battuto Andrea Petkovic in due set: , con il recupero di un break di svantaggio e la vittoria finale al tie break. Applausi alla tedesca tornata finalmente in alto dopo un’incredibile sfortuna; la Halep invece incrocerà sabato Maria Sharapova, che è la super favorita per il titolo. E’ il rematch della finale del Mutua Madrid Open: allora si era imposta la russa per 1-6 6-2 6-3. Dovesse vincere, Masha si porterebbe a casa il quinto Slam in carriera e il secondo Roland Garros, di cui gioca la terza finale consecutiva (vittoria nel 2012, sconfitta nel 2103 contro Serena Williams).
Sul Philippe Chatrier si sta decidendo la seconda semifinalista femminile del Roland Garros 2014. Le cose potrebbero essere in via di definizione, Simona Halep ha preso un deciso vantaggio, vincendo il primo set per contro Andrea Petkovic; la rumena del 1991 sta confermando la sua crescita esponenziale, che l’ha portata a vincere sette trofei in un anno e a centrare la prima finale in un Premier Mandatory (a Madrid) e la prima semifinale Slam. Adesso per lei si avvicina il grande obiettivo, ma la Petkovic è una grande combattente e con lei non si può mai dire.
È la prima finalista del torneo femminile del Roland Garros 2014. Rispettati i pronostici: la russa si è imposta per in due ore e 27 minuti, piegando la resistenza di Eugenie Bouchard. E’ andata esattamente come nei due incontri precedenti: perso il primo set, la Sharapova ha sofferto nel secondo ma è riuscita a prolungare il match per poi dominare nel terzo. Segno di una tranquillità mentale che fa la differenza; sabato giocherà la nona finale di uno Slam (la terza consecutiva qui) andando a caccia del suo quinto titolo, il secondo in Francia. Porterà in dote un bilancio di 18 vittorie e una sconfitta sulla terra rossa nel 2014 e i gradi della favorita, chiunque sia la sua avversaria (Simona Halep o Andrea Petkovic, il loro incontro inizia a minuti sul Philippe Chatrier). Per quanto riguarda la Bouchard, come agli Australian Open si ferma ad un passo dalla finale; ma ha 20 anni e per lei era solo la sua seconda semifinale in un Major. Le vittorie nascono dalle sconfitte; se l’assioma è quello, a breve potremmo ritrovarla a questo punto, magari facendo anche il gradino in più.
La storia si ripete: Maria Sharapova impatta sul Philippe Chatrier, va a due-tre passi dal baratro dell’eliminazione dal Roland Garros 2014 ma ha la testa giusta per portare la sua semifinale al terzo set: , il punteggio del secondo set contro Eugenie Bouchard è lo stesso del secondo contro Garbine Muguruza. La canadese ha avuto la possibilità di scappar via, ha mancato l’aggancio quando la russa era avanti di un break, ha avuto il servizio per forzare il tie break, ma ha ceduto. Lo ha fatto perchè i suoi 20 anni purtroppo possono giocare ancora brutti scherzi, perchè in casi come questi la mentalità e l’esperienza fanno la differenza e perchè la Sharapova in situazioni simili è una delle giocatrici peggiori contro cui tu possa giocare. Il terzo set è la prova del fuoco: la russa è sulla terra nel 2014, la Bouchard cerca ancora la prima finale Slam. Si gioca tutto adesso.
È ad un solo set dalla finale del Roland Garros 2014; che sarebbe la prima finale Slam della sua ancora giovanissima carriera (la seconda da professionista). Il primo set è già consegnato agli archivi: in 44 minuti per la canadese che ha preso subito un break di vantaggio, si è fatta recuperare sul 4-4 ma ancora una volta ha messo la freccia e operato il sorpasso. Maria Sharapova però può contare sulla cabala: gli ultimi due incontri, contro Samantha Stosur e Garbine Muguruza, li ha vinti dopo aver perso il primo set. Sarà così anche questa volta, oppure la solidità e la determinazione di una Bouchard a caccia di un sogno riusciranno a fare la differenza?
Ci siamo: il Philippe Chatrier, campo centrale dello stade de Roland Garros, è pronto a ospitare la prima semifinale femminile dello Slam parigino. Maria Sharapova-Eugenie Bouchard: duello non solo tra due bellezze del circuito ma anche e soprattutto tra due giocatrici molto solide. La russa è testa di serie numero 7, è già stata prima nel ranking WTA e ha vinto quattro Major, ognuno una volta (due anni fa il Roland Garros). La canadese è il nuovo che avanza: 20 anni, campionessa juniores a Wimbledon 2012 (anche nel doppio) ha scalato tantissime posizioni in classifica lo scorso anno quando è stata votata miglior esordiente della stagione ed è la testa di serie numero 18. Si trova in una semifinale Slam per la seconda volta consecutiva: a Melbourne aveva perso da Na Li, vedremo se qui riuscirà a centrare l’impresa. A seguire, sempre sul centrale, l’altra semifinale tra Simona Halep e Andrea Petkovic, entrambe alla prima assoluta in un Major: comunque andrà, avremo un’esordiente nella finale di sabato.
Le semifinali femminili del Roland Garros 2014 stanno per cominciare: abbiamo due giocatrici che per la prima volta si trovano a questo punto nel tabellone di uno Slam e una, Eugenie Bouchard, che ci era già arrivata lo scorso gennaio agli Australian Open, ma che anagraficamente è la più piccola delle quattro regine avendo compiuto 20 anni lo scorso 25 febbraio. La canadese è anche la più attiva sui social network: recentemente è anche sbarcata su Instagram e allora dovremo aspettarci un profluvio di foto e immagini. Esempio: martedi dopo aver battuto Carla Suarez Navarro nei quarti di finale si è concessa un selfie con Fabrice Santoro (ma l’ha postato su Twitter) e ieri pomeriggio ha invece lanciato un quiz ai suoi fan (questa volta senza premi). “Quanti anni avevo quando è stata scattata questa foto?”. Ovvero quella del suo badge di riconoscimento. Naturalmente un po’ tutti si sono cimentati con la risposta: che noi vi daremo tra poco, lasciandovi la fotografia perchè abbiate tempo di provare ad azzeccare. Ricordandovi che oggi Eugenie Bouchard è al possibile appuntamento con la storia, la sua: può raggiungere la prima finale Slam in carriera se si concederà il lusso di battere Maria Sharapova. Una che invece di Major ne ha già vinti quattro, e probabilmente sarebbero stati di più se non ci fossero stati i problemi alla spalla e qualche periodo di troppo fuori dal circuito. Riuscirà la giovane in rampa di lancio a eliminare quella che tutti – giustamente – considerano la super favorita del Roland Garros?
Ci siamo: al Roland Garros 2014 è tempo di semifinali femminili. Pazienza se due di loro hanno giocato ieri, e quindi si “contravverrà” al giorno di pausa: sono le due che si sfidano nel secondo incontro, dunque non si potrà dire che una sia più affaticata dell’altra per un calendario più affannoso (anche perchè i due incontri di ieri sono stati in contemporanea). Il programma dovrebbe iniziare alle 12 con un incontro di doppio e i singolari non prima delle 15 ma, come abbiamo visto ieri, la pioggia potrebbe scombussolare tutto. Come al solito per seguire gli incontri (quelli sul Philippe Chatrier e sul Suzanne Lenglen, e su eventuali altri campi con copertura televisiva) il canale di riferimento è Eurosport (canale 382 del digitale terrestre e 210 del pacchetto satellitare di Sky) ma in Italia c’è anche la possibilità di Eurosport 2 (canale 211 del pacchetto Sky), cosa che non c’è invece in tutti i Paesi. Garanzia dello streaming video con l’applicazione Sky Go, gratuita e riservata agli abbonati Sky. Gli amanti dei social network possono affidarsi come al solito alle pagine dei due circuiti: su Facebook dovete cercare ATP World Tour e , su Twitter i corrispettivi @ATPWorldTour e . Inoltre ci sono anche i profili del torneo: su Facebook, @rolandgarros su Twitter. Le semifinali sono bellissime: per valori tecnici in campo, e perchè finalmente c’è un passaggio di consegne nel circuito. In campo abbiamo: Eugenie Bouchard classe ’94 e alla seconda semifinale Slam (la prima a Melbourne lo scorso gennaio); Simona Halep classe ’91 e alla prima semifinale Slam; basterebbe questo, ma poi alla prima volta tra le quattro in un Major abbiamo anche Andrea Petkovic che però è un’87’ e in Top Ten ci era arrivata tre anni fa, salvo essere frenata da infortuni a ginocchio, schiena, gamba. Una sfortuna nera, nemmeno paragonabile a quella di Maria Sharapova che ha avuto problemi a una spalla per circa cinque anni ma nonostante ciò è tornata alla grande dopo l’operazione, è 17-1 sulla terra nel 2014 e si trova alla diciottesima semifinale Slam, con quattro titoli. E’ lei la super favorita, ma attenzione: la Bouchard è all’appuntamento con la storia (le due si sfidano nel primo incontro del giorno), la Petkovic ha un gioco solido fatto di anticipo dei colpi e soprattutto ha poco da perdere, e la Halep è una numero 4 che continua a essere sottovalutata da tutti ma oggi, lo dicono ranking e prestazioni, è inferiore solo alle tre grandi, due delle quali erano fuori al terzo giorno del torneo. Per come sono andate le cose a Parigi può davvero succedere di tutto, così che aumenta il rammarico per la netta sconfitta di Sara Errani sulla quale varrà la pena tornare in separata sede. Tant’è: Sharapova-Bouchard e Halep-Petkovic, non resta che dare la parola al campo e godersi lo spettacolo.