E’ finita: Eugenie Bouchard è la seconda finalista del singolare femminile di Wimbledon 2014. Battuta la testa di serie numero 3 Simona Halep in 94 minuti: il punteggio. Partita bellissima: solo il primo set dura un’ora. Nel secondo la canadese mette la freccia dopo aver perso il primo game: con due break si porta sul 5-1 e ha due match point, poi un terzo. La Halep non ha intenzione di mollare: li annulla tutti e si porta sul 2-5. Ancora una volta Genie sale 40-15, stavolta ha il servizio a disposizione ma qui forse comincia a sentire la tensione per un risultato storico: prima sbaglia un comodo dritto al volo, poi commette doppio fallo. La rumena ne approfitta e si procura una palla per il 3-5; ma questa è la giornata della storia, e al sesto match point la canadese chiude i conti con un servizio vincente che a malapena la Halep affonda in rete. Per lei è la prima finale Slam in carriera, dopo due semifinali consecutive nel 2014; si tratta della sesta partecipazione ad un Major, la seconda ai Championships. Una predestinata, non c’è altro modo per dirlo: da lunedi sarà nella Top Ten, ora va a caccia del primo grande trionfo. Diventerebbe la più giovane a sollevare il Venus Rosewater Dish dai tempi di Maria Sharapova: sono passati esattamente dieci anni. Sabato però si troverà di fronte Petra Kvitova, che questo torneo lo ha vinto tre anni fa e che quando è sorretta dalla condizione può fare la differenza con il suo gioco aggressivo. La Halep saluta Londra, ma lo fa a testa altissima: ancora una volta ha dimostrato di saper dominare le avversarie e di poter arrivare in fondo come e quando vuole. Forse il problema alla caviglia l’ha condizionata, forse no: lo dirà magari lei in conferenza stampa. Ma intanto, benvenuti alla finale femmiinile di Wimbledon 2014: Bouchard-Kvitova.
Partita meravigliosa quella che si sta giocando sul campo centrale di Wimbledon. Il primo set è di Eugenie Bouchard: al termine di un intenso gioco di scambi, siamo . Parte forte Simona Halep che fa il break del 2-1, ma la canadese replica nel game successivo. Sul punto che vale la parità la rumena fa un movimento innaturale con la caviglia sinistra, che si gira leggermente: timeout medico e fasciatura. Si riparte, e a quel punto non ci sono più break anche se la Halep deve annullare due possibilità dell’avversaria sul 3-4. Si va al tie break: il primo allungo è della canadese, la Halep risponde con tre punti andando sul 4-2 dopo che un malore sugli spalti costringe a un paio di minuti di paus (bravo il giudice di sedia, l’esperto e apprezzato Khader Nouni, a intervenire prontamente). Sul 4-2 Simona si ferma improvvisamente: arrivano quattro punti per Genie che portano a due set point, la Halep annulla il primo accelerando con il dritto ma sul secondo viene spinta fuori dal campo da un dritto a sventaglio della Bouchard che poi chiude con lo schiaffo al volo. E’ passata un’ora esatta: la canadese si avvicina alla prima finale Slam in carriera, ma con la Halep dall’altra parte della rete è vietato gioire prima del previsto.
E’ Petra Kvitova la prima finalista del torneo di Wimbledon 2014. Inevitabile: aveva 5-0 nei precedenti contro la connazionale Lucie Safarova e sull’erba ha già dimostrato di saper essere dominante con la vittoria nel 2011. E’ finita in fretta: , perchè dopo aver lottato con le unghie e con i denti fino al 6-6 nel tie break del primo set la Safarova, poco abituata a trovarsi a questo punto degli Slam (aveva un quarto di finale, risalente a sette anni fa, come miglior risultato, e un terzo turno ai Championships) si è sciolta mollando psicologicamente, un po’ come Sabine Lisicki che ieri, dopo aver buttato via una comoda volée che l’avrebbe portata 1-0 nel secondo set, si è consegnata nelle mani di Simona Halep. Per la Kvitova si tratta soltanto della seconda finale in un Major; la prima l’abbiamo già ricordata. A breve scenderanno dunque in campo le altre due semifinaliste, entrambe alla prima assoluta tra le prime quattro a Wimbledon: Eugenie Bouchard però è alla terza semifinale Slam consecutiva in questo 2014 e con la vittoria nei quarti è certa dell’ingresso nella Top Ten WTA dal prossimo lunedi, Simona Halep è stata finalista al Roland Garros del mese scorso perdendo da Maria Sharapova, è la numero 3 al mondo e vincendo oggi scavalcherebbe Na Li in classifica mettendosi alle spalle di Serena Williams, ancora molto distante ma con l’intenzione di arrivare in vetta entro breve tempo.
Grande equilibrio sul campo centrale di Wimbledon: nella prima semifinale del torneo femminile, il derby ceco, Petra Kvitova si è assicurata il primo set dopo una battaglia durata 50 minuti: il punteggio è e adesso Lucie Safarova è chiamata alla risposta se vuole continuare il suo sogno. Parte forte la campionessa 2011: centra il break alla prima palla utile, ma la Safarova risponde immediatamente e – lei pure alla prima opportunità – si rimette in parità. Avendo iniziato servendo conduce sempre nel punteggio, ma la Kvitova non molla: non ci sono più palle break e si prosegue fino al tie break. Dove si arriva al 6-6, e qui la 24enne di Bilovec centra due punti consecutivi per portarsi in vantaggio. Intanto, sul campo numero 5 (torneo juniores) Filippo Baldi ha perso il primo set nel terzo turno contro Alex Rybakov (4-6), ma nel secondo conduce 4-3 e servizio.
Ce l’hanno fatta le nostre Chichi: la coppia Sara Errani-Roberta Vinci è in semifinale nel torneo di doppio femminile a Wimbledon 2014. Battuta la coppia australiana Ashleigh Barty-Casey Dellacqua, teste di serie numero 6: il punteggio recita , dunque una ripresa netta e dominante dopo un calo di tensione che aveva allungato l’incontro. Prosegue dunque la corsa verso l’unico titolo dello Slam che ancora manca al duo azzurro: si aspetta ancora l’avversario della semifinale, che si giocherà domani. Intanto è arrivata l’ora delle semifinali del singolare femminile: scendono in campo sul centrale le due giocatrici della Repubblica Ceca, Petra Kvitova (campionessa qui nel 2011) e Lucie Safarova.
Ci sono 18 gradi e un cielo che mostra un bel sole oggi su Londra: si dovrebbe giocare. Wimbledon 2014 è alle battute conclusive: oggi in campo le semifinali femminili con tre giocatrici che mai erano arrivate a questo punto del tabellone nei Championships e una che ha trionfato tre anni fa ma poi, pur rimanendo sempre nella Top Ten del ranking WTA, si è un po’ persa per strada non riuscendo a confermarsi nel gioco e nella condizione. Prima però avremo altri appuntamenti che interessano l’Italia: nei singolari non siamo stati brillanti e già al terzo turno avevamo perso tutti i nostri rappresentanti, ma ci resta il torneo juniores. Lo scorso anno trionfò Gianluigi Quinzi, quest’anno abbiamo il nostro Filippo Baldi che al terzo turno (sono ottavi di finale, c’è un turno in meno rispetto ai “grandi”) affronta lo statunitense Alex Rybakov, un mancino del ’97 che non è testa di serie (non lo è nemmeno Filippo) e che ha approfittato dell’eliminazione di alcuni dei giocatori più quotati per fare strada nel tabellone. Campo numero 5, dalle ore 12 (ma bisognerà aspettare che si concluda il primo incontro in programma). E’ invece il primo match sul campo numero 3 (ore 12:30 italiane) il quarto di finale del doppio femminile: Sara Errani-Roberta Vinci, l’inossidabile coppia azzurra, cerca di superare le delusioni nel singolare per centrare la semifinale dell’unico Slam che ancora manca loro in bacheca. Affrontano due tenniste non certo abbordabili: Ashleigh Barty-Casey Dellacqua, le due australiane che sono cresciute tantissimo come coppia sul campo. Le Chichi però le hanno già battute: 6-2 3-6 6-2 nella finale degli Australian Open del 2013. Il tabellone è comunque aperto: le sorelle Williams si sono ritirate dopo che Serena ha avuto problemi di annebbiamento alla vista ed equlibrio (almeno stando a quanto si è visto; nessuna delle due sorelle ha rilasciato commenti ufficiali al riguardo, si parla anche di una possibile rottura con il coach-fidanzato Patrick Mouratoglou) mentre le teste di serie numero 1 Shuai Peng-Su Wei Hsieh, che hanno battuto in due finali (Internazionali d’Italia e Roland Garros) le nostre ragazze, sono state eliminate ieri.
Tempo di semifinali femminili a Wimbledon 2014. Siamo arrivati ai momenti caldi all’All England Lawn Tennis Club: quattro giocatrici rimaste in corsa, è così anche nel tabellone maschile che però riprende la sua corsa domani. Oggi è giorno interamente dedicato alle donne, che cercano l’accesso all’ultimo atto e alla partita per il Venus Rosewater Dish sul campo centrale (il primo incontro alle ore 13 locali, dunque le 14 in Italia; il secondo a seguire). Per seguire i due incontri del singolare femminile in programma oggi vi basta accendere il satellite: Sky Sport infatti mette a disposizione i canali Sky Wimbledon 1 (203) e Sky Wimbledon 2 (204) e tutto un pacchetto di canali tra il 255 e il 260. Oltre 240 ore di diretta per non perdere nemmeno un momento degli incontri, i canali sono raggiungibili attraverso il mosaico e, in assenza di un televisore, anche in streaming video con l’applicazione Sky Go, riservata agli abbonati in modo gratuito. Poi ci sono ovviamente live score e statistiche sul sito ufficiale del torneo (www.wimbledon.com), le pagine ufficiali, sui social network, che sono Wimbledon (su Facebook) e@Wimbledon (su Twitter) e i canali del circuito maschile e femminile, rispettivamente ATP World Tour e @ATPWorldTour, e . E’ l’edizione delle prime volte: delle quattro semifinaliste solo Petra Kvitova era già arrivata a questo punto a Wimbledon. Nel 2010 si fermò lì, nel 2011 vinse il titolo. Le altre sono tutte novelline: Lucie Safarova ha un quarto di finale 2007 agli Australian Open, Simona Halep la finale del Roland Garros del mese scorso, Eugenie Bouchard viene da due semifinali in serie e la terza la rende la sesta giocatrice dal 2000 a entrare nelle prime quattro dei primi tre Slam stagionali. L’ultima? A sorpresa, nel 2009, è Dinara Safina. Possiamo dirlo con certezza: al netto del fatto che la Safarova ha già 27 anni, il tennis femminile sta cambiando pagina. L’età media delle altre tre dice 22 anni: la Bouchard entrerà nella Top Ten, la Kvitova ha ancora tanti anni per dominare a patto che mantenga forma e condizione come non ha fatto tre anni fa al termine di una stagione esaltante, la Halep è la prossima numero 1 e lo diciamo con certezza. I precedenti: Safarova-Kvitova 0-5, e quattro di queste sfide sono avvenute nel 2014 (l’ultima a Eastbourne, 6-1 5-7 7-6). Bouchard-Halep 0-1, anche qui incontro avvenuto quest’anno con vittoria della rumena 6-2 1-6 6-4 agli ottavi di Indian Wells. La nostra previsione? La Halep è nel momento giusto per vincere Wimbledon, il campo ci ha detto che è la più forte. Però, non c’è niente di scontato e attenzione alle altre…