FInisce 3-3 Napoli-Palermo e la squadra di Rafa Benitez non esce dalla crisi di risultati. I partenopei vanno avanti 2-0 ma si fanno riprendere da un Palermo mai domo, evidenziando ancora errori nella fase difensiva (male Raul Albiol) e una mentalità che sembra persa. Non basta nemmeno la prima rete in Serie A di Koulibaly e il gol di Duvan Zapata che prendeva il posto di Higuain: il Palermo risponde con Belotti e Franco Vazquez, al terzo gol consecutivo in campionato. Ancora nel primo tempo Callejon trova il gol che sembra indirizzare il Napoli verso la vittoria, ma il Palermo cresce: Belotti centra la traversa, e poco dopo non sbaglia facendo doppietta e 3-3. I rosanero salgono a quota 3 punti e crescono, i partenopei sono a 4 e sempre più immersi nei dubbi e nella depressione.
Napoli-Palermo 3-3, cambia ancora il risultato al San Paolo ma questa volta è ancora Belotti a portare il risultato sul pareggio. L’attaccante del Palermo sfrutta un ottimo passaggio e realizza un gran gol! Tutto da rifare ancora per gli uomini di Benitez, grande reazione dei siculi che stasera non mollano mai
Riprende il secondo tempo tra Napoli-Palermo 3-2, ne uomini di Benitez ne quelli di -Iachini riscono a dominare il gioco regalando così una partita molto aperta e ricca di gol. Si vede che entrambe le formazioni hanno bisogno di una vittoria per rilanciare un avvio di campionato sotto le aspettative.
Napoli-Palermo 3-2, i partenopei si portano in vantaggio sullo scadere del primo tempo ed esattamente al 46′ minuto grazie a Callejon che aggancia il cross preciso di Gargano e mette la palla nell’angoilno di sinistra. Partita comunque che resta aperta anche grazie ai momenti di amnesia degli uomini di Benitez
Napoli-Palermo 2-2, questa volta ad agguantare il pareggio per il Palermo è ancora una volta Vazquez che mette a segno il suo quarto gol in altrettante giornate. L’attaccante al 24′ realizza una rete fantastica. Napoli ripreso e tutto da rifare per la squadra di Benitez
Napoli-Palermo 2-1: il risultato continua a cambiare al San Paolo. La partita è più che mai aperta ed i gol non mancano di certo stasera. Allunga al minuto 11 del primo tempo il Napoli con Zapata che al volo da dentro l’area manda dritto nel sette il pallone, ma è bravo Belotti a buttare la palla in reste al 18′ minuto un cross teso dal corner di Barreto
Napoli-Palermo 1-0: il risultato si sblocca dopo soli due minuti di gioco grazie al colpo di testa di Koulibaly sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Callejon. Miglior inizio non poteva esserci per la squadra di Rafa Benitez: il San Paolo può esultare, la strada è subito in discesa.
Higuain in panchina: è questa la grande notizia in arrivo dalle formazioni ufficiali di Napoli-Palermo, quarta giornata di Serie A 2014-2015 diretta dallarbitro Doveri. Rafa Benitez rimette titolare Callejon, ma non il Pipita che dunque lascia spazio a Duvan Zapata; Ghoulam torna a disposizione ed è subito titolare in difesa, sulla corsia sinistra. 1 Rafael C.; 4 Henrique, 33 Raul Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 88 Inler, 77 Gargano; 7 Callejon, 17 Hamsik, 14 Mertens; 91 D. Zapata. A disposizione: 45 Andujar, 15 Colombo, 5 Britos, 6 De Guzman, 9 Higuain, 11 Maggio, 16 Mesto, 18 Zuniga, 19 David Lopez, 25 Michu, 24 L. Insigne. Allenatore: Benitez 70 Sorrentino; 4 Andelkovic, 19 Terzi, 22 Bamba; 89 Morganella, 27 L. Rigoni, 8 E. Barreto, 33 Daprelà; 20 Vazquez; 99 Belotti, 9 Dybala. A disposizione: 1 Ujkani, 2 Vitiello, 3 E. Pisano, 7 Lazaar, 10 Joao Silva, 11 Makienok, 13 Emerson, 15 Bolzoni, 17 Ngoyi, 18 Chochev, 21 Quaison, 23 Feddal. Allenatore: Iachini
La chiave tattica di Napoli-Palermo, partita valida per la quarta giornata del campionato di Serie A e diretta dallarbitro Daniele Doveri, presenta diverse cose interessanti; nessuno dei due allenatori rinuncia al suo modulo di riferimento, nonostante i partenopei abbiano perso due partite consecutive e i rosanero non ne abbiano ancora vinta una. Dunque, 4-2-3-1 per Rafa Benitez e 3-5-2 per Beppe Iachini; due scuole di pensiero diverse, che però partono da un punto comune: quello cioè di sfruttare al massimo le corsie laterali. La differenza sta nel fatto che il Palermo lo fa per raggiungere il fondo e mettere in mezzo (soprattutto se ci sarà in campo Belotti) oppure liberare spazio centrale per le incursioni di Edgar Barreto e Bolzoni, mentre il Napoli ha in Callejon e Mertens due giocatori che sanno concludere personalmente, e che anzi sono spesso e volentieri sollecitati a tagliare verso il centro per dialogare nello stretto con Hamsik, combinazioni che possono rivelarsi letali soprattutto se coinvolgono anche Higuain. Lo spazio che gli esterni lasciano sono sfruttati da Maggio e Zuniga, che sanno correre e arrivare fino al fondo del campo; attenzione quindi, chi vincerà la battaglia sulle fasce potrebbe avere un grande vantaggio in questa partita.
Daniele Doveri è larbitro di Napoli-Palermo, partita valida per la quarta giornata del campionato di Serie A 2014-2015 e che si gioca alle ore 20:45. Classe 77 e affiliato alla sezione di Roma 1, è effettivo dal 1996; ha diretto la finale playoff di Prima Divisione Lega Pro del 2009 (Padova-Pro Patria) e quella di Seconda Divisione dello stesso anno (Gela-Pescina). Nella CAN C si è distinto in particolare per aver comminato tanti rigori e tante espulsioni (rispettivamente 21 e 28 in 57 partite), in Serie B ha esordito nellagosto 2009 in Ancona-Salernitana, mentre è Chievo-Cagliari del marzo 2010 la prima partita diretta in Serie A. Ha pio fischiato nella finale playoff di Serie B Padova-Novara (andata); al Napoli ha portato bene essendo designato come giudice di porta nellultima finale di Coppa Italia (contro la Fiorentina) e al Napoli è legato un episodio sfortunato, quando il 21 aprile di due anni fa si è infortunato alla spalla destra nel corso della partita interna contro il Novara (poi finita 2-0 per i partenopei) dovendo interrompere la gara per circa venti minuti.
La chiave tattica di Napoli-Palermo, partita valida per la quarta giornata del campionato di Serie A e diretta dallarbitro Daniele Doveri, presenta diverse cose interessanti; nessuno dei due allenatori rinuncia al suo modulo di riferimento, nonostante i partenopei abbiano perso due partite consecutive e i rosanero non ne abbiano ancora vinta una. Dunque, 4-2-3-1 per Rafa Benitez e 3-5-2 per Beppe Iachini; due scuole di pensiero diverse, che però partono da un punto comune: quello cioè di sfruttare al massimo le corsie laterali. La differenza sta nel fatto che il Palermo lo fa per raggiungere il fondo e mettere in mezzo (soprattutto se ci sarà in campo Belotti) oppure liberare spazio centrale per le incursioni di Edgar Barreto e Bolzoni, mentre il Napoli ha in Callejon e Mertens due giocatori che sanno concludere personalmente, e che anzi sono spesso e volentieri sollecitati a tagliare verso il centro per dialogare nello stretto con Hamsik, combinazioni che possono rivelarsi letali soprattutto se coinvolgono anche Higuain. Lo spazio che gli esterni lasciano sono sfruttati da Maggio e Zuniga, che sanno correre e arrivare fino al fondo del campo; attenzione quindi, chi vincerà la battaglia sulle fasce potrebbe avere un grande vantaggio in questa partita.
Rafa Benitez si gioca la panchina contro il Palermo nella partita che questa sera, alle 20.45, va in scena al San Paolo. Il Napoli è arenato a quota 3 punti e contro i rosanero neopromossi gli azzurri sono chiamati a fare tre punti. Alla vigilia della sfida, lex pilastro e capitano del Napoli formato C, B e primo anno di A, è intervenuto ai microfoni di RadioMarte predicando pazienza ai tifosi e allambiente partenopeo: Con pazienza e serenità si può far continuare a crescere la squadra”. Dallaltra parte della barricata le Aquile di Iachini vogliono cogliere la prima vittoria stagionale, ma per farlo saranno chiamati a compiere unimpresa; queste le parole del mister, che crede nel colpaccio: Non andremo mai in campo per fare 0-0, abbiamo la possibilità di giocarcela perché il golletto può sempre uscir fuori, altrimenti te lo fanno gli avversari e perdi.
Si gioca alle ore 20:45 di questa sera Napoli-Palermo, partita valida per la quarta giornata del campionato di Serie A 2014-2015. Uno dei derby del Sud è sempre una sfida affascinante, in particolar modo questanno perchè per come è iniziata la stagione sono tanti i temi che si incroceranno sul campo. Innanzitutto il fatto che i partenopei sono in crisi: hanno perso due partite consecutive e, pur se la classifica non è tragica e siamo comunque solo allinizio, il distacco dalla coppia di testa è già salito a 6 punti e bisogna subito inseguire; poi il fatto che i rosanero sono ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, pur se hanno giocato bene sempre e hanno comunque ottenuto due pareggi, utili per quando la graduatoria inizierà a scottare e bisognerà fare i conti con quanto raccolto prima per salvarsi. Dunque, attenzione: la sfida del San Paolo potrebbe essere meno scontata del previsto. Di sicuro sappiamo ad ogni modo che è netto il vantaggio del Napoli nei precedenti giocati qui: tra campionato e Coppa Italia se ne contano 32, con 22 affermazioni della squadra di casa contro le 3 del Palermo, mentre sono 7 i pareggi. Lultimo in ordine di tempo è del gennaio 2013, prima di ritorno: 3-0 partenopeo con i gol di Maggio, Inler e Lorenzo Insigne. Lultima vittoria del Palermo in campionato va cercata addirittura allinizio degli anni Cinquanta: era il dicembre del 1951 quando Helge Bronee, attaccante che in Italia mise a segno 55 gol con quattro maglie diverse, e Gino Giaroli riuscirono ad avere la meglio sulla rete di Paolo Todeschini, dando un insperato successo ai siciliani. Lultimo pareggio invece è del gennaio 2010: uno 0-0 che tagliò le gambe al Napoli, che si stava giocando le primissime posizioni del campionato. Tanti i doppi ex: ricordiamo per esempio Salvatore Aronica e Andrea Dossena, elementi importanti della squadra di Walter Mazzarri che poi, senza più spazio, sono andati a giocare in Sicilia dove hanno conosciuto la retrocessione. Il più illustre di tutti, almeno per quanto riguarda i tempi recenti, è ovviamente Edinson Cavani: il Matador è arrivato a Palermo a quasi 19 anni e, giocando come attaccante esterno, ha segnato 37 gol in tre anni e mezzo. A Napoli lesplosione, come riferimento principale del 3-5-1-1: tre stagioni con 104 gol in 138 partite, tanto che la sua cessione al Paris Saint Germain ha fruttato 64 milioni di euro e ha permesso ai partenopei di ricostruire la squadra. Il Napoli è in crisi. Più delle due sconfitte consecutive (nate da episodi), più di una classifica che obbliga già alla rincorsa, quello che sembra non funzionare a Castelvolturno è la testa: i giocatori sono sfiduciati e si parla di un Gonzalo Higuain sempre più nervoso. Insomma: questa squadra era stata costruita per vincere lo scudetto e fare strada in Champions League, ma la sconfitta al playoff europeo ha tolto di mezzo il primo obiettivo stagionale e questo ha fatto scattare qualcosa nella testa di campioni che adesso senza la grande coppa si sentono come intrappolati. Naturalmente è solo una sensazione: parliamo comunque di professionisti e abbiamo visto come il Napoli sia stato in grado di riprendere per la coda la partita di Europa League contro lo Sparta Praga. Ora però bisogna reagire: un altro passo falso sarebbe pesantissimo per latmosfera e potrebbe anche portare a drastiche soluzioni da parte della dirigenza. Il Palermo sta un po meglio: dopo la sconfitta di Verona si era parlato di un Beppe Iachini in bilico, ma per una volta il presidente Zamparini ha preso posizione e confermato il suo allenatore, che stava comunque proponendo un bel calcio. I risultati si sono visti: contro lInter è arrivato un pareggio prestigioso che ha mosso ancora la classifica e portato i rosanero, per quel che può contare ora, fuori dalla zona retrocessione. A guardare la rosa non sembra che ci siano troppe soluzioni, e sicuramente bisognerà lottare fino allultimo; ma ci sono giocatori che hanno qualità e Iachini è un grande motivatore, come dimostrano le quattro promozioni centrate dalla Serie B. Sarà dunque una partita interessante sotto molti punti di vista: il Napoli non si può permettere di sbagliare, sia per la situazione nella quale si trova che per la partita in senso assoluto, che è una di quelle che vanno vinte se si vuole lottare con le migliori. Il Palermo è a un altro passo della sua maturazione, sa bene che se anche tornasse in Sicilia con una sconfitta non sarebbe un dramma ma vuole provare a sfruttare il momento e approfittare magari della stanchezza dei partenopei, che giocano la terza partita nel giro di sette giorni e potrebbero lasciare qualcosa sul campo in termini di forma fisica e condizione. Non ci resta allora che dare la parola al campo, metterci comodi e stare a vedere come finirà la sfida del San Paolo: la diretta di Napoli-Palermo, terza giornata del campionato di Serie A 2014-2015, sta per cominciare