Spettacolo, lezione di calcio, show da extraterrestri del calcio: chiamatela come volete, ma la vittoria per 3-1 del Barcellona sull’Atletico Madrid altro non è che la conferma di un paio di dati ultimamente passati sotto silenzio o negati, viste le prestazioni a volte non all’altezza del Barça e di Messi. La ‘Pulga’, però, quando ha voglia di dimostrare di essere il numero 1 al mondo non ha eguali, di nessun tipo: accoppiato a Neymar e Suarez, per tacere degli altri e dimenticando polemiche con il tecnico e guai di altro genere non è contenibile.
Avesse proseguito nella ripresa il match estasiante del primo tempo sarebbe stato ai limiti del 10. Invece come è naturale perde un pò di rabbia e pressing, ma resta di un altro pianeta rispetto agli avversari.
Metterla sulla grinta e sul nervosismo può pagare, quando il Barça non è vero Barça. Ma davanti ad una squadra così ci sono poche sceneggiate o giochi ostruzionistici che tengano.
Se l’arbitraggio di Juve-Roma, con tanti episodi dubbi, fa ancora discutere adesso in Italia davanti agli scempi di questo direttore di gara cosa dovrebbero fare in Spagna?
Dopo aver dominato in tutto e per tutto un primo tempo (voto 8) da show cinematografico più che da partita di calcio, il Barça torna negli spogliatoi con il risultato di 2-0. Per gli uomini di Luis Enrique (voto 7,5) evidentemente una risposta corale a chi si chiedeva se fossero ancora con il loro tecnico. In particolare chi, stando alle voci, ne aveva o avrebbe chiesto la testa ovvero Messi (voto 8) è il migliore in campo, lasciando per strada avversari a bocca aperta, come succede peraltro spesso. In gol Neymar e Suarez (entrambi voto 7,5), azionati proprio dalla ‘Pulga’. Orribile invece la prestazione dell’Atletico di Simeone (voto 4) e quella dell’arbitro U. Mallenco (anticipiamo eccezionalmente, finora voto 4), che non espelle Gimenez (voto 3) per un fallo assassino su Neymar e non vede il mani di Messi nell’azione del raddoppio. Nervosissimo anche Mandzukic (voto 5), che lotta in solitaria in avanti senza mai trovare nemmeno un metro di spazio disponibile.
E’ una lezione di calcio, più che un primo tempo. Sembra tornato il Barcellona di qualche anno fa, che poi è la migliore squadra nella storia del calcio, secondo molti. Sorprende vederlo così perchè sembrava da un pò di mesi in parabola discendente. Invece se decide di vincere le partite, le vince da solo. Non c’è un peggiore in campo, c’è solo un portiere che non tocca palla e non è giudicabile.
Si getta in avanti con orgoglio al minuto 1, arrivando al limite dell’area del Barça. Sarà l’azione più pericolosa del primo tempo dei colchoneros. Prova nelle 2 o 3 occasioni in cui l’Atletico supera il centrocampo a creare qualcosa, senza riuscirci. Voto di incoraggiamento. Oltre a non capirci nulla davanti alle combinazioni di Neymar, Messi e Suarez, rischia di rompere un piede al brasiliano con un intervento cattivo e da espulsione. L’arbitro, senza spiegazioni, non fischia nemmeno il fallo. (Luca Brivio)
Barcellona
Non tocca quasi palla, tranne un’uscita decisiva sul 2-1 su Fernando Torres. Senza il rigore inesistente regalato dall’arbitro all’Atletico non avrebbe preso nemmeno un gol
Torna a spingere da par suo e a combinare con Messi, di prima e a 100 all’ora. Soffre un minimo sulle poche azioni offensive dell’Atletico perchè sulla sua fascia c’è l’unico giocatore pericoloso del centrocampo colchonero, Arda Turan
Duello duro e puro con Mandzukic, un cliente affatto semplice. Lo vince lui
Qualche errorino inusuale ed una museruola fin troppo semplice – in collaborazione con Busquets – su Griezmann
Le fasce del Barça tornano ad essere un fattore ed anche lui, come Dani Alves, partecipa allo show offensivo continuo
Senza essere più quello – che doveva stravincere il Pallone d’Oro, visto che siamo in tema – del 2010, resta un regista dalla tecnica sopraffina. Portatelo nelle scuole calcio ad insegnare come si gioca al calcio
Sempre al limite della provocazione e dei colpi proibiti, è fondamentale però contro una squadra come l’Atletico, che fa proprio di queste armi una delle sue basi
Molto meglio rispetto alle ultime partite, forse la prova più convincente in assoluto dal suo arrivo in Catalogna. Bravissimo a legare la difesa all’attacco con uno o due tocchi
Finalmente al suo livello. E’ solo il secondo gol nella Liga, ma è una gioia per tutti gli amanti del calcio il modo in cui combina con gli altri due tenori
Semplicemente indescrivibile. E dire che fino ad un paio di stagioni fa giocava così tutte le partite, arrivando a segnare 80/90 gol a stagione di media…
Una scheggia impazzita, fa letteralmente uscire di testa tutto l’Atletico Madrid con le sue giocate. Esagera anche, nel finale. Ma visto l’avversario ed il suo stile di gioco, oggi non è fuori luogo
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All.LUIS ENRIQUE 8: Se i problemi e gli scontri che si sono susseguiti finora erano imputati a lui, inevitabile e coerente metterlo in prima fila tra i trionfatori assoluti della serata del ‘Camp Nou’.
Atletico Madrid
I gol incassati non sono certo responsabilità sua, gli arrivano tiri e avversari fino in porta da tutte le parti. Si oppone come può, risultando ininfluente
Una delle tante vittime di Neymar, rischia l’espulsione in più occasioni. Non è colpa sua, vanno a un ritmo troppo alto per chiunque
Confermiamo il voto gravemente insufficiente del primo tempo. Girato e rigirato come una frittata, con l’aggravante della cattiveria con cui cerca di abbattere Neymar
Si fa vedere come al solito anche in avanti, ed è un mezzo miracolo visto il tipo di serata, molto differente dall’ultima trionfale apparizione al ‘Camp Nou’. Nella sua area è come gli altri impotente, almeno cerca di resistere a testa alta
Più volte scherzato da Messi, si prende la rivincita con un carpiato in area di rigore, che solo Undiano Mallenco interpreta come un rigore. In linea con la prestazione di squadra
La zona centrale del centrocampo dell’Atletico, i due mediani che dovrebbero far ripartire l’azione e arginare gli attaccanti sulla trequarti, va sott’acqua al minuto 2 e lì resta senza ossigeno fino alla fine
Copia ed incolla del giudizio su Gabi, un tiro da 30 metri e un paio di passaggi indovinati in 90 minuti
Sballottato tra le linee avversarie, avrà gli incubi per almeno una settimana
L’unico a mostrare qualche sprazzo (ma proprio pochino) di classe. Il tacco per Fernando Torres con tunnel incorporato è da intenditori
Era l’uomo più in forma dell’Atletico, quello su cui puntava il Cholo per spezzare gli equilibri tra centrocampo e difesa del Barça. Ha fallito totalmente
Un guerriero. Più del gol, simbolico, su un rigore che non c’è neanche in foto, conta la grinta con cui si batte da solo contro tutti
( Sicuramente molto meglio di Griezmann in appoggio a Mandzukic, trova un paio di traversoni interessanti e qualche spunto – pur troppo lento – apprezzabile)
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All.SIMEONE 4: Carica i suoi, prepara la solita partita tutta aggressività e agonismo al limite. Stavolta però viene spazzato via da una lezione di calcio diretta dal Maestro Messi.
(Luca Brivio)