Roma-Lazio termina sul punteggio di 2-2. I migliori in campo sono Felipe Anderson per quanto riguarda la squadra biancoceleste e Totti per quella giallorossa. Deludono invece Nainggolan e Maicon da una parte e Radu e Cana dall’altra. Il fischietto di giornata si porta a casa la sufficienza al termine di un derby teso ma arbitrato con un buon metro di giudizio.
Roma-Lazio è 0-2 alla fine del primo tempo; decidono le reti di Stefano Mauri e Felipe Anderson. Roma-Lazio non è mai una partita banale. A maggior ragione quando la posta in palio del derby romano fa gola a entrambe le squadre. Già, perché questa volta, oltre all’onore e al prestigio all’interno della Città Eterna, c’è dell’altro. I giallorossi vogliono vincere per scavalcare momentaneamente la Juventus e portarsi al primo posto in attesa dell’impegno dei rivali contro il Napoli; i biancocelesti cercano invece il passo decisivo per entrare ufficialmente tra le grandi della Serie A. Un successo quest’oggi, infatti, blinderebbe ancora di più la terza posizione e, di conseguenza, il terzo posto per accedere ai preliminari di Champions League. quindi in un Olimpico gremito che va in scena il derby numero 177 della storia. Subito le formazioni ufficiali. La Roma scende in campo con il classico 4-3-3: De Sanctis tra i pali quindi Maicon, Manolas, Astori e Holebas; a centrocampo Pjanic, De Rossi e Nainggolan; in attacco, ad affiancare il capitano Totti, Florenzi e Iturbe. Risponde Pioli con un offensivo 4-2-3-1; Marchetti in porta; Basta, De Vrij, Cana e Radu a formare il reparto arretrato; Biglia e Parolo formano la cerniera mediana mentre Candreva, Mauri e Felipe Anderson sono i tre fantasisti alle spalle dell’unica punta Djordjevic. La Roma non riesce fin da subito a liberare i propri palleggiatori; con Pjanic (5) e De Rossi (5) invischiati a centrocampo, orchestrare la manovra diventa complicato per i giallorossi. Giallorossi che soffrono maledettamente il pressing degli avversari. La Lazio infatti, pur giocando con tre trequartisti, riesce a ingabbiare il centrocampo giallorosso grazie al lavoro di sacrificio di Felipe Anderson (8) e Candreva (7). Al 2′ è proprio quest’ultimo a scoccare il primo tiro del match; conclusione innocua sul fondo. Poco dopo però Candreva fa venire i brividi a De Sanctis (5,5). Siamo al 12′ quando Astori (5) perde palla pressato da Djordjevic (6); la Lazio riparte rapida in contropiede con Candreva che dal limite dell’area rientra e lascia partire un fendente che termina fuori di non molto. Della Roma non c’è traccia: da registrare soltanto la punizione di Totti (5) rimpallata dalla barriera avversaria. Al 19’De Sanctis viene ancora impegnato con un tiro da fuori; questa volta è Parolo (6,5) a farsi notare con un bel destro stoppato dall’ex portiere del Napoli. Da un errore di Nainggolan (4,5) a centrocampo nasce la ripartenza della Lazio che porta i biancocelesti in vantaggio; Felipe Anderson vola sull’out mancino e scodella in area per il taglio di Mauri (7). Holebas (4,5) non chiude e il capitano beffa De Sanctis con un tocco di prima. La Roma è in bambola e la Lazio ne approfitta raddoppiando al 28′: la difesa giallorossa allontana male un pallone alto, Felipe Anderson raccoglie la sfera e lascia partire un tiro da fuori che termina ancora in rete. Lazio padrona del gioco: Roma non pervenuta. Derby molto vivace all’Olimpico. Splendida l’atmosfera sugli spalti, discreta la partita offerta dalle due squadre con una Lazio nel primo tempo scatenata. Il big match del pomeriggio non delude – per ora – le aspettative. La squadra di Garcia è irriconoscibile. Marchetti praticamente mai impegnato; gioco lento e prevedibile. Difficile trovare un migliore in campo. La squadra giallorossa ha giocato malissimo ma Florenzi è uno dei pochi, se non l’unico, a salvarsi. Perde il pallone dal quale nasce il primo gol della Lazio. Si prende un giallo evitabile e non entra mai in partita. Straordinaria prova di forza dei biancocelesti che in 45′ schiantano la Roma segnando due reti da ko. Ottima anche l’organizzazione in difesa. Per ora è l’uomo derby: un gol e un assist all’attivo e tanto lavoro di contenimento in fase di non possesso. In difesa è un leone ma il nervosismo rischia di tradirlo. Si prende un giallo per un brutto fallo e per poco non rischia la seconda ammonizione.
ARBITRO (Orsato) 6 – Applica un metro di giudizio univoco. Non ammonisce Cana al 3′ per un duro intervento su Totti.
Sorpreso in occasione del raddoppio della Lazio. L’ex portiere del Napoli si riscatta prontamente nella ripresa quando riesce a neutralizzare la punizione dalla distanza di Candreva ma soprattutto il possibile 3-2 di Klose.
Il brasiliano non spinge a dovere e, nel primo tempo, è uno dei peggiori della banda Garcia. Migliora nella ripresa ma un erroraccio nel finale sancisce la sua definitiva bocciatura.
Uno dei migliori nella retroguardia della Roma. Nel secondo tempo mette una pezza su più di una ripartenza laziale con classe, stile ed eleganza.
Qualche sbavatura di troppo per il centrale italiano. Perde un pallone velenoso nel primo tempo che poteva costare carissimo.
La sua gara cambia completamente quando si rende protagonista dell’assist del 2-2 di Francesco Totti. Suo il traversone dalla sinistra deviato in gol dal capitano giallorosso.
Il geometra del centrocampo di Garcia oggi non ha risposto al meglio. Pressato nei primi 45′ di gioco e controllato nella ripresa, il bosniaco non è riuscito a emergere.
Acquista coraggio quando la Roma raggiunge il pareggio. Prima di allora sembrava spaurito e smarrito in una mediana, quella giallorossa, fatta a fette dalle ripartenze della Lazio.
Il peggiore della Roma. Non entra mai in partita e, per di più, perde un pallone banale dal quale nasce il vantaggio laziale. Ammonito, salterà la trasferta di Palermo (dal 46′ STROOTMAN 7 – L’olandese cambia radicalmente il centrocampo giallorosso. Uomo assist per il primo gol di Totti).
Non ha giocato male in confronto a parecchi suoi compagni eppure Garcia lo toglie per lasciar spazio a Ljajic (dal 46′ LJAJIC 6 – Qualche azione personale che manda in tilt la lenta difesa della Lazio).
Doppietta fantastica per l’immortale capitano della Roma. Nel primo gol c’è tanta astuzia, nel secondo tutta la classe di un fantastico giocatore.
L’ex Hellas fatica a entrare in partita. Gradualmente si scrolla di dosso l’apprensione e si fa notare con qualche spunto interessante. Sfiora il gol con un bolide deviato in corner da Marchetti (dall’81’ DESTRO – SV).
La Roma riesce ad acciuffare il pareggio dopo un primo tempo bruttissimo. Determinante l’ingresso in campo di Strootman.
Non può nulla sui gol di Totti, risponde alla grande sul tentativo di Iturbe.
Spunti interessanti del terzino biancoceleste sull’out destro. Uno dei più continui nell’arco dei novanta minuti di gioco.
Costretto a uscire dopo uno scontro con Holebas. Non disputa un pessimo derby (dal 75′ CAVANDA – SV).
Oltre a dimostrarsi spesso troppo irruento è responsabile, insieme a Radu, del pareggio di Totti. Rimane immobile assieme al suo collega di difesa mentre il capitano giallorosso insacca il pareggio.
Due errori imperdonabili che consentono a Totti di segnare una doppietta. Approssimativa la marcatura del laziale in occasione del primo gol, totalmente assente sul 2-2.
Tanto lavoro sporco a centrocampo. L’ex Anderletcht lotta come un leone senza mai arrendersi.
Vicino al gol nel primo tempo con un tiro insidioso. Nella ripresa cala fino a scomparire lentamente.
Non è ancora al 100% ma Pioli può sorridere: Candreva sta tornando. Nel primo tempo è uno dei migliori. Peccato per il calo nel secondo tempo.
Sblocca il derby con un gol da attaccante poi, nella ripresa, va vicino alla doppietta: il palo gli nega la gioia del gol. Termina la partita stremato.
Un gol e un assist per il brasiliano che, fino a poche settimane fa, era considerato un oggetto misterioso (dal 64’ONAZI 5,5 – Inserito per contenere gli assalti giallorossi, non riesce a opporre una valida resistenza).
Nel primo tempo aiuta la squadra con sponde preziose. Con il passare dei minuti il suo apporto alla manovra laziale diminuisce. Troppo poco per un derby (dal 64’KLOSE 6 – Ha sul piede il pallone del 3-2 ma De Sanctis è super a negargli la gioia del gol).
Non convince la scelta di togliere Felipe Anderson per inserire Onazi. In generale, i suoi hanno gettato al vento una partita quasi vinta.
(Federico Giuliani)