Sorrisi e ombre per la Fiorentina, al termine del match che qualifica i viola al prossimo turno di Coppa Italia: il 3-1 sull’Atalanta, targato Gomez (doppietta) e Cuadrado vale la sfida alla Roma nei quarti ma anche l’infortunio di Badelj che sembra serio e l’espulsione di Marcos Alonso che non ci sarà all”Olimpico’. Per l’Atalanta tante proteste per la direzione arbitrale di Valeri e qualche buona indicazione da alcuni singoli, Papu Gomez in primis.
Porta a casa il risultato voluto con una prestazione più che sufficiente ma non spumeggiante. Recuperando un Gomez in grado di essere decisivo sottoporta ed inserendo pienamente Diamanti nel motore il futuro è più luminoso.
Condizionata a livello psicologico, nervoso e di punteggio dall’errore iniziale dell’arbitro, cerca di risalire la china ma non è abbastanza forte da ribaltare un 3-0 in casa della Fiorentina. Diciamo che non tutte le colpe sono di Colantuono e dei suoi, stasera.
Non sappiamo come sarebbe andato il match senza la topica iniziale, che però è grave. Bocciato anche per un’altra serie di decisioni “minori” che innervosiscono ancor di più la gara.
Termina sul doppio vantaggio viola il primo tempo del ‘Franchi’ (voto partita 6,5) tra Fiorentina e Atalanta, 3-1. Ben quattro segnature in 45′ di gioco, due delle quali dal protagonista tanto atteso dall’ambiente toscano, Mario Gomez (voto 6,5): niente di strepitoso, intendiamoci, ma il fatto che abbia riattaccato la spina del gol è incoraggiante per Montella (voto 6,5). In realtà buona parte della responsabilità circa il punteggio è da attribuire all’arbitro Valeri (voto 5), che fischia un rigore inesistente sullo stesso Gomez trasformato da Cuadrado (voto 6,5) e poi espelle anche Colantuono (voto 6), innervosito come tutta la sua squadra dalla svolta impressa al match dal sigillo del 2-0. Sul 3-0 e con la partita che sembra ormai finita, guizzo dell’Atalanta nel finale con un Papu Gomez (voto 6,5) uscito all’improvviso dall’anonimato: prima un tiro fuori di poco e poi lo splendido assist per Bianchi (voto 6) che trasforma in gol l’unico pallone toccato fino a quel momento. Bene pur tra grandi difficoltà anche Baselli (voto 6) tra gli ospiti.
Risultato fin troppo largo ed anche per meriti non propri (il rigore) ma corretto per quanto si è visto nel primo tempo. Il raggio di luna più sorridente è quello che bacia Gomez, ovviamente. Nessun singolo è chiaramente sopra gli altri per la prestazione e allora le due giocate trovate dal tedesco ed il fatto che abbia segnato una doppietta dopo mesi (o anni) lo portano al riconoscimento. Lento e a volte anche impreciso, può fare decisamente meglio in cabina di regia. Dalla formazione iniziale, una sorta di Atalanta-B, non si poteva intravedere granchè di diverso. Ma pesa come un macigno l’episodio del calcio di rigore, che cambia volto alla partita. Autore delle uniche due azioni offensive di tutto il primo tempo. Sulla prima sfiora il sigillo personale, sulla seconda mette in porta Bianchi. Non la vede quasi mai, più i falli commessi rispetto ai passaggi indovinati o alle sponde riuscite. Male. Già distante, sembrava dovesse essere già a Cesena da ieri…
Fiorentina
Può fare poco sul gol di Bianchi, per il resto è chiamato in causa solo da qualche cross e partecipa più che altro al match con i disimpegni con i piedi
Quando il ‘Papu’ Gomez si accentra e arriva nella sua zona sono brividi. Su Boakye invece ha gioco più semplice
Bianchi non fa nulla per tutto il match e lui lo argina al solito molto bene sul gioco aereo. Sulla fiammata che porta al gol dell’attaccante è leggermente in ritardo ma si tratta più che altro di una buona giocata sua e di Gomez
Nonostante batta la stessa fascia del migliore in campo tra i nerazzurri la battaglia sportiva che ne scaturisce è da promozione per entrambi. Una delle note più positive per Montella, che però ha ragione nel considerarlo soprattutto un buon terzino per la difesa a 4. A 3 (e a 5) sarebbe da testare
Lo spagnolo è invece il più negativo tra i padroni di casa. Prima una partita tra le più brutte e anonime da quando è tornato in estate a Firenze; poi l’espulsione, sciocca e inutile
Trova solo a tratti rapidità e giocate di fantasia, facendo capire il tipo di giocatore che è ma senza annaffiare il tutto con una buona dose di continuità
Molto meglio nel secondo tempo, quando si tratta di abbassare i ritmi e gestire il risultato, che nel primo. L’infortunio finale sembra molto brutto, gli auguriamo si tratti solo di una nostra impressione
Trova in Scaloni un avversario tosto ed anche quando riesce a superarlo pecca nel cross, che sarebbe il suo fondamentale più caratteristico
Meglio rispetto alle ultime uscite, anche se non impressiona nè lascia sul taccuino dei cronisti particolari spunti da segnalare
Il rigore non c’è e sarebbe più bello spedirlo fuori, ma è chiedere troppo. Come spesso accade è incontenibile quando lo lasciano partire e negli spazi
Risultato alla mano, al 90′, la sua doppietta è decisiva per la qualificazione. Più in generale è la vera notizia della serata: siamo fuori dal tunnel?
( Montella gli risparmia un match in più nella tabella stagionale ma è chiaramente il più in forma ed il migliore del centrocampo viola)
( Anche lui ha l’argento vivo addosso. Entra e non è mai banale, andando vicino al gol del 4-1)
( Pochi minuti ma subito di sostanza e qualità tutta mancina. Sorrisi e pacche sulla spalla, dà proprio l’impressione di essere felice per il ritorno… a casa)
All.MONTELLA 6,5: Quando ti giochi la qualificazione in scontri diretti da 90 minuti ed eventuali supplementari/rigori il primo punto all’ordine del giorno è vincere e passare l’ostacolo. Ci riesce, puntando ancora su Gomez e stavolta venendo ripagato. Bicchiero pieno a tre quarti.
Atalanta
Gara pari con il collega Tatarusanu anche se a differenza sua incassa 3 gol. Nessuno però è di sua paternità, nemmeno indiretta
Solido e grintoso, limita Vargas anche se prova troppo spesso lanci lunghi inghiottiti dalla difesa viola
Si imbestialisce con Gomez, chiedendogli più volte di ammettere come il suo intervento non sia da rigore. Nè il primo gol nè il terzo, invece, sono di sua responsabilità
Deviazione sfortunata sul bolide iniziale di Gomez e qualche fatica di troppo in una posizione non pienamente sua, come centrale. Ci mette il cuore ma non basta
E’ il più positivo della retroguardia, mette insieme una serie molto lunga di diagonali decisive per disarmare gli attaccanti viola. L’infortunio lo costringe a lasciare i compagni in 10 nel finale
Bocciato senza appelli in un primo tempo da senza voto. Leggermente meglio in avvio di ripresa, quando combina con Boakye e almeno dimostra di essere nel match
Non ci capisce molto, sballottato tra i giocolieri della Fiorentina. Il risultato è un movimento ritardato sul fuorigioco che giustamente non c’è e porta al 3-0 di Gomez
E’ il centrocampista più presente tra i nerazzurri, oltre che uno dei più promettenti a livello nazionale. Qualità e corsa, a piccole dosi questa sera, ma incoraggianti
E’ tornato a sprazzi il vecchio ‘Papu’ di Catania. Consiglio a Colantuono: lui e D’Alessandro titolari fissi
Non c’era probabilmente nemmeno con la testa, viste le voci di mercato. Sicuramente non c’era in termini di pericolosità ed efficacia, nonostante qualche ruggito a inizio secondo tempo
Il gol, tirando le somme, non basta per regalargli una sufficienza in pagella. Fa troppo poco e non incide sulla partita
( Soffre più di quanto avesse fatto Stendardo, nonostante la Fiorentina non segni più dopo il suo ingresso)
( Ha mezzora per mettersi in mostra invece entra nell’innocuo alveo di Boakye senza regalare nemmeno una briciola più di lui)
( E’ il migliore assieme a Gomez tra gli ospiti. Accelerazioni a ripetizione che mandano fuori di testa Marcos Alonso, doppiamente ammonito a 3 minuti di distanza)
All.COLANTUONO 5,5: Comprensibile la frustrazione per un match scivolato via dalle sue mani dopo il rigore inesistente al minuto 10; l’espulsione però non serve alla causa e la prova dei suoi pur non essendo da buttare non è nemmeno soddisfacente.
(Luca Brivio)