Dal 1994 a oggi il Torino non era mai riuscito a vincere in campionato contro l’Inter. Questo pomeriggio gli uomini di Ventura hanno posto fine a questa tradizione negativa sbancando San Siro nel modo più rocambolesco possibile. Voliamo subito negli ultimi minuti di Inter-Torino. Siamo al 94′ e il tempo di recupero è quasi concluso. Calcio d’angolo per i granata. Dalla bandierina va El Kaddouri che mette in area un traversone forte e teso, proprio come insegnano alla scuola calcio. Maxi Lopez prolunga la traiettoria, il pallone arriva a Moretti che è libero di schiacciare a centro area il gol dell’1-0. Un colpo di testa fin tropo facile per il difensore del Torino che regala a Ventura tre punti insperati o, meglio, non previsti. Facciamo adesso un passo indietro e ripartiamo dalle formazioni iniziali. L’Inter si schiera con un 4-2-3-1 ricco di novità: nel cuore della difesa fiducia a Vidic, alla terza presenza consecutiva in Serie A dopo essere rimasto ai margini per due mesi abbondanti, mentre sulla sinistra Obi va a fare il terzino. Ancora panchina per Hernanes così come non parte titolare la nuova stella Shaqiri. C’è dal 1′ invece Podolski schierato assieme a Kovacic e Palacio alle spalle di Icardi. Ventura non si inventa mosse particolari e si affida al fedele 3-5-2. Glik e Darmian sono i punti di forza della squadra che puà contare in mezzo al campo sul fresco talento dell’ex Benassi. Davanti via libera a Quagliarella e Martinez. La gara non offre spunti interessanti e, nonostante l’Inter abbia collezionato il 69,5% di possesso palla a fronte del 30,5% avversario, i nerazzurri non sono riusciti a trafiggere Padelli. Nel primo tempo sono tre le occasioni dell’Inter da ricordare: un tiro di Guarin terminato alto di non molto (11′), una conclusione di Podolski respinta dal portiere del Torino 813′) e un colpo di testa a sfiorare il palo di Icardi nel finale. Il Toro, pur non essendo pervenuto in attacco, è stato bravissimo a innalzare una muraglia impenetrabile. Fase difensiva impeccabile e organizzazione ai limiti della maniacalità: con queste due parole chiave Ventura è riuscito a mettere i bastoni tra le ruote della banda-Mancini. Tra il 43′ e il 55′ l’Inter deve fare a meno di Andreolli e D’Ambrosio, entrambi costretti a uscire a causa di problemi muscolari e, con diversi giocatori già fuori ruolo, per i meneghini inizia a farsi dura. Anche perché a questo punto l’abile Ventura inserisce El Kaddouri e Maxi Lopez. Mossa vincente, anzi scacco matto. I nerazzurri mantengono il loro baricentro troppo alto e i granata sono liberi di approfittarne in contropiede. Farnerud al 66′ manda sul fondo da buona posizione un bell’assist di Darmian mentre un minuto dopo Molinaro si fa parare da Handanovic un sinistro velenoso. L’unico sussulto dei locali arriva con una punizione calciata nel cuore dell’area piccola da Kuzmanovic: Vidic è in ritardo di pochissimo. In pieno recupero, poi, Maxi Lopez e Quagliarella si sono ritrovati in area avversaria ma l’ex Sampdoria non è stato preciso nel servire il compagno che si sarebbe trovato tutto solo davanti ad Handanovic. Nessun probelma perché al 94′ c’ha pensato Moretti a siglare il decisivo 1-0.
Al termine del match ecco le dichiarazioni rilasciate a Sky dei due allenatori. Iniziamo con Roberto Mancini: ‘Sono molto dispiaciuto per la sconfitta, è immeritata. Il calcio però è così, bisogna accettare il risultato. Abbiamo dormito sull’ultimo calcio d’angolo, ma siamo stati noi a fare la gara. I ragazzi sono stati bravissimi nella costruzione del gioco, meno nei movimenti senza palla e nella rapidità d’esecuzione. Champions? Dobbiamo crederci’. Visibilmente soddisfatto invece Giampiero Ventura: ‘Non abbiamo concesso praticamente niente ai nerazzurri. E’ un mese che questa squadra ha finalmente cambiato approccio, siamo sulla buona strada ma dobbiamo ancora lavorare’.
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