Il posticipo della 10^ giornata di Serie A tra Sampdoria ed Empoli termina in pareggio con il risultato di 1 a 1: a decidere il match il gol al 60′ di Pucciarelli per gli ospiti e la rete al 67′ di Eder per i padroni di casa.
Non può andare oltre la sufficienza il voto di una squadra che spreca la prima parte di gara per accendersi soltanto dopo aver ricevuto lo schiaffone rappresentato dal vantaggio toscano. Grande il rammarico per non aver concretizzato le tante occasioni avute nel finale non concretizzate.
Pur giocando in trasferta non rinuncia a mettere in campo il tipo di gioco propositivo che lo contraddistingue. Gli uomini di Giampaolo passano in vantaggio ma non riescono a mantenerlo a lungo. Hanno il merito di reggere all’urto doriano anche in dieci dopo l’espulsione di Dioussè.
Direzione di gara perfetta per l’arbitro Cervellera che tira fuori i cartellini al momento giusto. Saggia la decisione di non espellere Dioussé nell’intervento immediatamente successivo al primo fallo da giallo. Altrettanto corretto il rosso mostrato a pochi minuti dal termine.
La Sampdoria di Walter Zenga ospita a “Marassi” l’Empoli di Giampaolo nel posticipo del turno infrasettimanale valido per la 10^ giornata della Serie A 2015/2016. Moduli speculari per entrambe le formazioni che scendono in campo con il 4-3-1-2.
Per i padroni di casa davanti a Viviano (voto 6), la linea a 4 è composta da Cassani (voto 6,5) a destra e Mesbah(voto 6) a sinistra, con Silvestre (voto 6) e Zukanovic (voto 6) nel ruolo di centrali. Il compito di smistare palloni è affidato a Fernando (voto 6,5), affiancato nella mediana blucerchiata dalle due mezzali Carbonero (voto 6) e Barreto(voto 6). A fare da raccordo tra centrocampo e attacco è Soriano (voto 5,5), chiamato a svolgere il ruolo di trequartista alle spalle della coppia d’attacco composta da Cassano(voto 6.5) ed Eder(voto 6,5).
La formazione toscana risponde con Skorupski (voto 6), protetto da una linea a 4 composta da destra verso sinistra da: Laurini (voto 6), Tonelli (voto 6), Costa(voto 6,5) e Mario Rui (voto 6,5). La mediana vede la presenza di Maiello (voto 6) nel ruolo di playmaker, con Zielinski (voto 6) e Buchel(voto 6,5) nei panni di mezzeali. Sulla trequarti ritorna Riccardo Saponara (voto 6,5) dopo 3 turni di squalifica, pronto ad innescare le due punte Maccarone (voto 6) e Pucciarelli (voto 6).
Primo tempo discreto da parte degli uomini di Zenga che nonostante inizino il match con grande intensità non riescono a concretizzare i tanti movimenti offensivi creati, cadendo spesso nella trappola del fuorigioco toscano. Le sue accelerazioni fanno sempre malissimo alla retroguardia ospite: per due volte va in gol, ma è sempre in fuorigioco. Zenga gli chiede quindi di segnare un gol regolare: riuscirà ad accontentare il suo allenatore nella ripresa? Qualche tocco di bravura ma tanto nervosismo e troppe pause: fa molto meno di ciò che ci si attenderebbe da uno come lui.
Ottima prima parte di gara per la squadra di Giampaolo che anche in trasferta non rinuncia a giocare palla a terra e a tenere altissima la linea difensiva costringendo gli attaccanti doriani ad incappare spesso nella trappola del fuorigioco. Attivissimo su tutto il fronte d’attacco: si capisce che l’Empoli con lui sulla trequarti ha ritrovato il suo faro. Giampaolo lo richiama spesso chiedendogli più presenza in mezzo al campo e più personalità nei contrasti. Lottare con giocatori fisici come Carbonero e Fernando, prestando un occhio anche a Cassano, non è però un’impresa da tutti i giorni! (Dario D’Angelo)
Sampdoria
Non può nulla sul gol di Pucciarelli. Si fa trovare pronto sulle altre conclusioni dei toscani.
Pericoloso soprattutto nel primo tempo: dalla sua fascia arrivano la maggior parte delle insidie per la difesa empolese.
Limita al meglio Maccarone, se la cava con esperienza dinanzi alle accelerazioni di Pucciarelli.
Sul gol di Pucciarelli ha le sue colpe: in marcatura sull’attaccante toscano spalle alla porta, non riesce ad evitare che questi si giri e trovi la splendida traiettoria che vale il provvisorio 0-1.
Soffre gli inserimenti di Zielinski e le accelerazioni di Saponara: non un gran match.
Autore di una buona prima frazione di gara, sfiora il gol del vantaggio donando ai tifosi l’illusione del gol. NEl secondo tempo si dedica più che altro al lavoro d’interdizione. (dal 89′ RODRIGUEZ s.v.)
Tra i migliori dei suoi, il vero leader del centrocampo blucerchiato: strappa il pallone a Dioussé e regala ad Eder il pallone del pari. Si conferma l’incubo del giovane centrocampista dell’Empoli mettendo a segno un dribbling secco che ne provoca l’espulsione. La mediana doriana con lui è al sicuro.
Idolo di Marassi per l’impegno che ci mette dal primo all’ultimo minuto. L’ex Palermo arriva spesso alla conclusione e fa come sempre tanta legna a centrocampo.
Tra i più negativi della Sampdoria: partita nervosa per il centrocampista finito nel mirino di Milan e Napoli. Non si rende pericoloso praticamente mai. (dal 65′ CORREA 7: La sua entrata in campo spezza letteralmente la partita. Zenga ha nell’argentino un’arma devastante da utilizzare per sparigliare le difese avversarie: si conferma un potenziale “craque”.)
Sebbene si muova ancora al piccolo trotto non ha di certo disimparato a giocare: tocchi di prima, suggerimenti filtranti improvvisi, Fantantonio dimostra che acquisendo la migliore condizione atletica diventerà l’uomo in più di questa Samp. (dal 62′ MURIEL 6,5: Il suo ingresso in campo mette in apprensione la difesa toscana: assieme a Correa cambia il match, manca di un niente il gol del del vantaggio.
Il vero valore aggiunto della squadra è lui: accelerazioni devastanti, sacrificio per la squadra, tecnica sopraffina e senso del gol. Per chi avesse ancora dubbi sul suo potenziale, Eder risponde con le prestazioni.
La sua squadra è ben messa in campo e dimostra di avere tanta benzina da spendere fino alla fine. Peccato che i suoi manchino di concretezza.
Empoli
Può poco o nulla sul gol di Eder. Quando viene chiamato in causa si fa trovare pronto.
Soffre in particolare l’ingresso in campo di Correa. Le accelerazioni dell’argentino fanno male, lui fa di tutto per arginarlo.
Partita ruvida e complicata per il difensore toscano: dinanzi a clienti non facili come Cassano ed Eder riesce a metterci una pezza più di una volta.
Interventi decisivi in più di un’occasione condiscono una prestazione nel complesso molto positiva.
Grande intraprendenza sulla fascia sinistra per un giocatore che a fine stagione potrebbe meritare una chance in una big.
Il più pericoloso dei centrocampisti toscani è certamente lui. L’ex Udinese alterna giochi di prestigio, inserimenti e buone conclusioni dalla distanza a occasioni sprecate malamente. Si dimostra comunque in forte crescita.
Dopo un primo tempo passato a smistare palloni, si vede sostituire da Giampaolo nell’intervallo. Soffre eccessivamente lo strapotere fisico della mediana doriana. (dal 46′ DIOUSSE’ 4,5: Messo in campo da Giampaolo con la speranza di dare una svolta al centrocampo toscano, il suo ingresso si rivela la mossa peggiore possibile: da un pallone perso ingenuamente da lui nasce il gol del pari. Si fa ammonire appena entrato e rischia il rosso qualche istante dopo. Graziato da Cervellera in un primo momento, l’appuntamento con il rosso è solo rimandato).
Partita di buona qualità e di grande quantità per il giocatore del Liechtenstein. Ennesima prestazione positiva per lui. (dall’86’ PAREDES: s.v.)
Il suo ritorno tra i titolari dona freschezza alla trequarti empolese. Crea scompiglio nella retroguardia doriana in più di un’occasione. L’assist che porta al vantaggio firmato Pucciarelli nasce dai suoi piedi.
Qualche guizzo, un paio di belle combinazioni con Saponara e soprattutto un gol meraviglioso di sinistro a giro. (dal 71′ KRUNIC 6: Non ha molto tempo per incidere sul match: dà una mano ai suoi soprattutto in fase di contenimento.)
Lavoro oscuro per Big Mac: gioca di sponda, fa a sportellate con i centrali di difesa blucerchiati e richiama i suoi all’ordine quando serve.
Ha trasmesso ai suoi il coraggio: dote fondamentale per qualsiasi squadra. Non sarà facile salvarsi con una squadra composta in gran parte da giovani: lui è sulla buona strada.
(Dario D’Angelo)