A Maribor la Slovenia non va oltre l’1 a 1 contro l’Ucraina che si qualifica invece per Euro 2016 anche in virtù della vittoria per 2 a 0 dell’andata. L’ammonizione di Cesar ad una manciata di secondi dal fischio d’inizio lascia intendere quale sarà il copione della partita ed infatti l’arbitro Cakir estrae il giallo ben 5 volte nella prima frazione.
Nonostante un tiro iniziale di Konoplyanka al 3′ parato da Handanovic, sono i padroni di casa a passare in vantaggio all’11’ proprio con il capitano Cesar, bravo a mettere in rete da due passi il tentativo svirgolato di Novakovic. Gli ospiti provano a reagire di nuovo con Konoplyanka al 16′ e con Seleznyov al 28′ ma entrambe le formazioni sprecano una grossa occasione con Yarmolenko da una parte al 19′ e soprattutto Bezyak dall’altra al 20′. La conclusione di Pecnik al 42′ chiude il primo tempo mentre la ripresa viene aperta dal solito Konoplyanka, pericoloso al 50′. Nel giro di tre minuti a partire dal 71′, Shevchuk, Yarmolenko e Rakitskiy fanno correre un brivido alla difesa avversaria seppur sia sempre Cesar ad avere la chance maggiore al 74′, fermata da uno strepitoso Pyatov. Nel finale Brecko si fa ingenuamente espellere per un fallaccio e, al 97′, la Slovenia regala il pareggio all’Ucraina con lo scivolone di Kampl a spianare la strada per il contropiede di Kravets completato dal goal di Yarmolenko.
Gara abbastanza godibile seppur ci si aspettasse di più da parte degli sloveni.
Comincia con l’atteggiamento corretto ma, col passare del tempo, la frenesia gioca un brutto scherzo.
Ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.
Non si lascia intimorire dall’atteggiamento dei giocatori ed estrae il cartellino con criterio.
Allo Stadion Ljudsk di Maribor Slovenia e Ucraina sono rientrate negli spogliatoi sul punteggio di 1 a 0. Vista l’importanza della sfida dopo il 2 a 0 gialloblu dell’andata, la tensione tra i giocatori in campo è palpabile sin dal primo minuto, quando Cesar viene ammonito ad una manciata di secondi dal fischio d’inizio e, poco dopo, Konoplyanka non esita a seguirne l’esempio.
I padroni di casa hanno comunque voglia di ribaltare l’esito della qualificazione e passano in vantaggio proprio con Cesar all’11’, bravo a ribadire in rete di testa il tentativo murato di Novakovic. La reazione avversaria è affidata ai tiri di Konoplyanka al 16′, protagonista già al 3′, e di Seleznyov al 28′. Da sottolineare le occasioni mancate di Yarmolenko al 19′ e di Bezyak al 20′, imprecisi da posizione favorevole.
Consapevole dello svantaggio maturato all’andata, parte con lo spirito giusto e trova quasi subito il goal dell’1 a 0. Si spegne un po’ col passare dei minuti. L’ammonizione del primo minuto non lo condiziona ed anzi si galvanizza con la rete del vantaggio. Manca il controllo al 20′ praticamente solo davanti al portiere.
Prova a reggere il gioco di nervi degli sloveni finendo con l’andare in confusione. Costruisce senza il cinismo visto a Leopoli. Tanta azioni di qualità e due tentativi importanti. Pasticcia coi compagni della difesa sul goal avversario. (Alessandro Rinoldi)
Slovenia
Certamente il migliore dei suoi, salva la porta tenendo vive le speranze.
La vistosa maschera protettiva forse lo trattiene dall’offrire un contributo all’altezza. Si fa addirittura espellere nel recupero in piena fase d’assedio slovena.
Respinge gli ucraini con tutti i mezzi.
Carica i suoi e se stesso azzeccando giocata dopo giocata. Peccato che il suo goal non conti nulla.
Troppo falloso, avanza senza incidere.
Tante azioni a vuoto e la scivolata che regala l’1 a 1 è una grossa macchia sulla sua partita.
Porta palla in modo timido senza riuscire a reggere il pressing avversario.
Non va oltre un tiro a ridosso della fine del primo tempo.
Propizia la rete del vantaggio col suo cross dalla destra. Ci mette molta intensità salvo perdersi progressivamente col passare dei minuti.
Colpevole di aver mancato una grossa opportunità per il raddoppio al 20′.
Mette lo zampino nella mischia del vantaggio per poi sparire dai radar.
Non fa in tempo ad entrare in partita ed aiutare la squadra con la sua classe.
Lotta in area con scarso successo.
Pochi istanti con all’attivo un’ammonizione.
All. KATANEC 6 La squadra segue le sue indicazioni e riesce ad infondere il suo spirito combattivo. Purtroppo il cuore non basta a qualificarsi.
Ucraina
Incolpevole all’11’, sventa la doppietta di Cesar con una gran parata al 74′.
Non lucidissimo, alterna palloni persi ad appoggi costruttivi.
Si impegna poco per fronteggiare gli attaccanti avversari.
Ribatte quasi tutte le conclusioni ucraine.
Sorprende tutti con il colpo provato al 71′.
Fa legna nel reparto centrale contenendosi rispetto all’andata.
Compie un lavoro oscuro nel mezzo del campo.
Prestazione risollevata dalla rete del pareggio realizzata al 97′.
Piuttosto evanescente tra i giocatori offensivi gialloblu, è il primo a lasciare il campo.
E’ la stella della squadra con tiri pericolosi e spunti di alto livello.
Appena un tiro intorno alla mezz’ora per uno dei marcatori dell’andata.
Concreto fin dal primo pallone toccato.
Da poco entrato al posto di Seleznyov, coglie l’opportunità regalatagli da Kampl partendo in contropiede e servendo l’assist per il pareggio.
Il veterano gialloblu subentra nel recupero prendendo parte alla festa-qualificazione.
All. FOMENKO 6 Ha fiducia nei suoi uomini che lo ripagano con grinta e belle giocate.
(Alessandro Rinoldi)