La squadra di Colantuono torna meritatamente al successo dopo tre gare con una partita ordinata e senza sbavature, sia in attacco che in difesa.
Esordio negativo per Montella sulla panchina blucerchiata. Ci vorrà tempo prima che i giocatori assimilino gli schemi di gioco del nuovo allenatore.
Giusta il rosso diretto a Zukanovic per aver fermato irregolarmente da dietro Badu lanciato a rete. Fortunato a non dover gestire episodi dubbi, forse troppo fiscale nell’ammonire Felipe che, oltre a Lazaros, colpisce anche il pallone.
Al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco, l’Udinese è in vantaggio per 1 a 0 nei confronti della Sampdoria. Cominciano meglio i padroni di casa che attuano un buon pressing e costringono all’errore gli ospiti, con Viviano (5,5) che sbaglia qualche stop e Carbonero (5,5) che perde diversi paloni nevralgici. Il primo ad arrivare al tiro è Badu (7) senza però trovare la porta, dall’altra è Eder (6,5) a cercare di combinare qualcosa, ma non è assistito come si deve dai compagni. Udinese che poco prima della mezz’ora sfiora il gol con Théréau (6,5) che calcia forte ma centrale, Viviano respinge e sul tap-in Iturra (5,5) manda il pallone fuori. Al 34′ arriva il gol della formazione locale con Badu che entra in area e fulmina Viviano per l’1-0. Da qui alla fine del primo tempo non succede molto altro di significativo, la Sampdoria di Montella (all’esordio sulla panchina blucerchiata) prova a reagire ma senza creare veri e propri pericoli dalle parti di Karnezis (6), finora non particolarmente impegnato.
Approccio aggressivo alla gara da parte dell’undici di Colantuono, che sembra aver interpretato bene il match. Meritato il vantaggio dopo i primi quarantacinque minuti. L’autore dell’1-0, oltre a segnare il gol, si prodiga in diverse accelerazioni che mettono alla frusta i difensori avversari, sempre presente in fase offensiva. Troppo falloso in questo primo tempo, sembra più interessato a cercare l’uomo anziché la palla, sbaglia anche il tap-in che avrebbe portato in vantaggio i padroni di casa.
L’arrivo in panchina di Montella non sembra dare i suoi frutti, almeno per il momento, i blucerchiati sbagliano troppo e non riescono a imprimere il loro gioco. il giocatore della Samp che si muove meglio in mezzo al campo, arriva al tiro in un paio di occasioni ma senza trovare la porta. Si dimentica Badu nell’azione dell’1 a 0, spesso non è puntuale negli interventi in fase difensiva. (Stefano Belli)
Udinese
Partita tranquilla per l’estremo difensore dell’Udinese, che non ha dovuto eseguire interventi straordinari per salvare il risultato.
Prestazione senza infamia e senza lode, compie il suo dovere senza macchiarsi di gravi errori e negligenze.
Ottima partita di contenimento nei confronti di Muriel, che a causa della sua marcatura non riesce a trovare gli spazi per crossare o entrare in area.
Meno brillante rispetto al suo compagno di reparto Danilo, ha il suo daffare per contenere Eder e Carbonero. Alza bandiera bianca nel finale per un problema muscolare.
Colantuono si affida a lui nel finale per difendere il vantaggio e non lo delude con un paio di buoni anticipi su Eder.
Fa avanti e indietro lungo la fascia quando è in campo, intervenendo sia in fase difensiva che in quella offensiva, poi lascia il posto ad Alì Adnan.
Nel finale Colantuono ha bisogno di forze fresche e lo manda in campo, dove si metterà in evidenza con qualche tiro lontano però dalla porta.
Senz’ombra di dubbio il migliore in campo, l’autore del gol decisivo nel primo tempo, se ne mangia un altro nella ripresa e nel finale provoca l’espulsione di Zukanovic. Meglio di così…
Bravo a conquistarsi qualche punizione, e a calciarle. Per il resto si vede poco in campo, la sua è una partita di sostanza.
Prende tante botte in campo (ma le dà anche), nel primo tempo fallisce il tap-in che sarebbe valso l’1 a 0.
Qualche buon cross e tentativo di saltare l’uomo uno contro uno, ma ci ha abituato a prestazioni migliori.
Prima della gara si commuove sentendo la Marsigliese cantata da tutto lo stadio, poi si rende autore dell’assist a Badu per l’1 a 0. Più di qualche volta va al tiro, senza fortuna.
Con le sue accelerazioni lascia spesso e volentieri sul posto i difensori della Samp, gli manca il gol ma si sacrifica molto per i compagni.
Prende il posto di Aguirre nelle fasi finali dell’incontro, gioca solamente un quarto d’ora ma gli bastano per lasciare comunque il segno sul match.
Azzecca la formazione titolare con la coppia Théréau-Aguirre, e si dimostra abile nella gestione di un giocatore come Di Natale, che a 38 anni sa ancora fare la differenza se entra a partita in corso.
Sampdoria
A inizio gara rischia di compromettere la gara della Samp con un brutto stop che poteva costare caro, si riscatta sulla conclusione potente ma centrale di Théréau, incolpevole sul gol di Badu, bravo a non abbassare la guardia fino al triplice fischio dell’arbitro.
Numerosi anticipi e coperture difensive nei confronti degli avversari, ogni tanto prova anche ad affacciarsi in fase offensiva ma senza risultati.
Fa quel che può per arginare le avanzate del reparto offensivo dell’Udinese, con l’esperienza riesce a sventare diversi pericoli, ma commette anche diversi errori.
Prestazione positiva e incoraggiante da parte sua, dopo il passo falso a Bergamo. Sembra un giocatore ritrovato dopo la partenza di Zenga.
Il rosso diretto per il fallo da dietro su Badu lanciato a rete è solo la punta dell’iceberg di una prestazione disastrosa.
Prova a rendersi utile per i suoi compagni, ma le pochevolte che lo innescano non riesce mai a controllare bene il pallone.
Si mette in evidenza con qualche conclusione da fuori area, un po’ per un giocatore della sua classe.
Si guadagna qualche fallo e arriva al tiro senza impensierire Karnezis, nel finale lascia il posto a Bonazzoli.
Fa in tempo a ottenere un calcio di punizione, gioca troppo poco per poter essere giudicabile.
Oggi ha sbagliato troppi passaggi, concedendo diverse
Ripartenze all’Udinese. Viene sostituito da Lazaros.
Prova ad avvicinarsi dalle parti di Karnezis ma gli manca sempre quel qualcosa in più per concludere a rete.
Oggi viene messo a dura prova da Danilo che non gli lascia un centimetro di spazio libero, ma riesce comunque a eludere la sua marcatura con una giocata d’antologia che però resterà fine a se stessa.
Entra a mezzo di mezz’ora dalla fine, ma la condizione fisica non sembra ancora delle migliori per Fantantonio, autore di una prova anonima.
Il migliore dei suoi, con i suoi movimenti e le sue giocate riesce a mettere scompiglio tra la difesa dell’Udinese, ma non è supportato a dovere dai suoi compagni.
Oggi il nuovo tecnico della Sampdoria ha preso coscienza che c’è ancora tanto da lavorare per migliorare la squadra, ma con il tempo e la pazienza i risultati arriveranno.
(Stefano Belli)