Il Cesena supera per 2-1 la Lazio al Manuzzi. Tutte le reti nel secondo tempo. Defrel al 61esimo punisce Marchetti con un mancino violento che gonfia lincrocio dei pali. Poco dopo lautorete di Cataldi porta il Cesena avanti di due reti. Inutile nel finale la pregevole rete di Klose. Nel prossimo turno il Cesena sarà in scena al Castellani di Empoli in uno scontro diretto per la permanenza in A mentre la Lazio ospiterà il Genoa di Gasperini.
I bianconeri tentano il tutto per tutto approfittando di una Lazio oscena. Organizzazione e umiltà conducono i romagnoli alla vittoria accedendo una piccola luce di speranza nella corsa alla salvezza.
Squadra irriconoscibile. Dopo un primo tempo evidentemente buttato per eccessiva convinzione dei propri mezzi i biancocelesti tornano in campo privi di stimoli e concentrazione, gettando allaria 3 punti a portata di mano.
Il Cesena reclama un paio di rigori ma il direttore di gara fa bene a non concederli.
Cesena-Lazio ha chiuso il primo tempo sul parziale di 0-0. Di Carlo propone il 4-3-1-2 dando unimpronta apparentemente più offensiva rispetto alle ultime uscite. Di fronte a Leali si dispongono Perico, Capelli, Kranjc e Renzetti. Centrocampo composto da Giorgi, De Feudis e Renzetti, mentre in avanti Brienza a supporto della coppia Djuric Defrel. Pioli risponde con il consueto 4-3-3. Marchetti tra i pali, linea difensiva formata da Basta, Cana, Mauricio e Pereirinha. In mediana ritroviamo Parolo, Ledesma e Cataldi, in attacco invece Candreva e Mauri ai fianchi di Klose. Arbitra Peruzzo della sezione di Schio. La Lazio parte forte, costringendo il Cesena a chiudersi nella propria metà campo. Candreva bombarda Leali con numerosi tiri da fuori, mentre Mauri e Klose faticano a proporsi. Le difficoltà offensive degli ospiti rallentano la manovra laziale e il Cesena prova a pungere in contropiede. Al 13esimo Defrel manda in tilt la retroguardia avversaria servendo Giorgi che ci prova dal cuore dellarea ma non trova lo specchio. La Lazio prova a ragionare ma il Cesena si chiude con efficacia lasciando pochissimi spazi di manovra ai portatori di palla biancocelesti. Così Pioli si affida alle conclusioni da fuori. La più interessante è a opera di Parolo. Lex di turno dai 35 metri fa esplodere un destro potente che Leali blocca in due tempi. Al 26esimo i padroni di casa reclamano un rigore per un contatto dubbio tra Cana e Defrel in area, ma Peruzzo lascia proseguire. Al 34esimo la Lazio trova il gol ma larbitro giustamente annulla per posizione irregolare di Mauri al momento dellassist vincente per Klose. Loccasione più importante del match arriva al 40esimo. Defrel danza pericolosamente in area laziale e serve Brienza che di prima propone un cross basso e teso sul quale per questione di centimetri non ci arriva Djuric in spaccata. Vedremo se nella ripresa il risultato si sbloccherà. MIGLIORE IN CAMPO CESENA: PEGGIORE IN CAMPO CESENA: MIGLIORE IN CAMPO LAZIO: PEGGIORE IN CAMPO LAZIO: (Francesco Davide Zaza twitter@francescodzaza)
Cesena
Interventi puliti e pragmatici sui tentativi da fuori di Candreva, Cataldi e Parolo.
Lavora bene su Mauri indovinando diverse volte tempi e metodi di intervento.
Il suo apporto non convince. Lascia parecchie perplessità quando viene chiamato a marcare su calci da fermo.
Parte con un po’ di insicurezza ma acquista fiducia e sicurezza con il passare del tempo.
Contiene bene Candreva impedendogli più volte di arrivare al cross dal fondo. Coraggioso e attento.
Dopo un primo tempo sottotono migliora notevolmente nella ripresa facendo da collante tra i due reparti offensivi.
(dal 37’ s.t. CAZZOLA s.v.)
Qualche errore di troppo palla al piede. Nonostante ciò risulta porta esperienza e idee nei momenti più complicati del match.
Porta in campo grinta e passione. Apporto prezioso in fase di recupero palla.
(dal 41’ s.t. CASCIONE s.v.)
Qualità e intelligenza nel disegnare le traiettorie di azione bianconere.
Nel primo tempo si fa sorprendere impreparato non trovando il tap-in vincente dopo una bell’azione dei bianconeri. Poco incisivo.
(dal 25’ s.t. A. RODRIGUEZ 6,5 Decisivo nel blocco su Mauricio che porta al raddoppio.)
Sempre presente nelle azioni offensive. Genera pericoli in continuazione trovando un grande gol che apre le danze e causando l’autogol del 2-0.
All.DI CARLO 7 Bravo ad infondere nei suoi uno spirito battagliero, ma il Cesena ha anche meriti tecnici questa volta.
Lazio
Esente da colpe sui gol subiti, salva più volte i compagni con uscite precise e interventi efficaci.
Mostra attenzione e astuzia nel proporsi in avanti. Il migliore del reparto.
Pasticci e scarabocchi. Prestazione inguardabile.
Al 19esimo rischia di causare con un “liscio” il gol avversario. Costantemente in affanno.
Copre bene in fase difensiva provando anche a pungere lungo la fascia.
(Dal 20’ s.t. CAVANDA 6 Spinge con ardore.)
Dopo un primo tempo positivo smarrisce la retta via abbassandosi troppo e andando spesso in difficoltà.
Sbaglia una quantità esagerata di palloni regalando spesso palla. Imbarazzante e irriconoscibile.
(dal 14’ s.t. KEITA BALDE 5,5 Non riesce a imprimere quella svolta che Pioli gli chiede. Troppo impacciato e poco rapido nello stretto.)
Errori a non finire dalla bandierina. Per completare l’opera un autogol che entra di diritto nella videoteca di Mai dire Gol.
Trova un avversario pronto e impassibile sulla fascia. Prova con tutti i mezzi a scuotere i suoi ma non è giornata.
Il più pericoloso tra i capitolini. Nel finale trova un gol magico che riapre il match.
Si sposta su ogni versante di gioco proponendosi di continuo ma anche lui risente della prestazione negativa della squadra.
(Dal 36’ s.t. PEREA s.v.)
Nel primo tempo la Lazio è irriconoscibile. Prova a rimediare inserendo Keita per Ledesma ma sbaglia tutto: squadra squilibrata e priva di coperture efficaci contro le ripartenze.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)