La Juventus regola con un 3-1 il Milan, trovando lennesimo successo. Tevez apre le danze dopo pochi minuti sfruttando limpreparazione della retroguardia rossonera. Antonelli trova il pari al 28esimo, ma 4 minuti dopo Bonucci insacca riportando la capolista in vantaggio. Nella ripresa il Milan fa ben poco per riaprire il match e i bianconeri chiudono i conti con il tap-in vincente di Morata. Grazie alla vittoria odierna i Campioni dItalia si portano a + 10 dalla Roma, seconda classifica. La squadra di Inzaghi resta invece al decimo posto.
Il concerto bianconero stenta a decollare, ma la squadra mostra comunque organizzazione e grinta guidando il match. La squadra di Allegri si rivela nuovamente troppo matura per perdere punti in partite del genere
Scarsa convinzione nei propri mezzi e poca lucidità nelle fasi più delicate del match. La squadra si accende a sprazzi facendo francamente troppo poco per riaprire la partita
Si impone con carattere e decisionismo, raramente riscontrabili in partite del genere. Non sbaglia nulla.
Juventus Milan ha chiuso il primo tempo sul parziale di 2-1. Bianconeri due volte in vantaggio prima con Tevez e poi grazie a Bonucci. Il pareggio momentaneo dei rossoneri è siglato invece da Antonelli. Max Allegri sfida il suo passato proponendo il 4-3-1-2. Il tecnico toscano rimedia alle assenze per squalifica di Lichtsteiner e di Caceres infortunato lanciando Padoin terzino destro. Di fronte a Buffon si dispongono anche Bonucci, Chiellini ed Evra. A centrocampo Pogba, Pirlo e Marchisio, tra le linee in posizione leggermente più avanzata Vidal, mentre in attacco Alvaro Morata vince il ballottaggio con Llorente affiancando Carlitos Tevez. Inzaghi risponde con il 4-3-3 (alloccorrenza trasformabile in un più abbottonato 4-3-2-1). Diego Lopez tra i pali, linea difensiva composta da Zaccardo, Alex, Paletta e Antonelli, mentre il terzetto di centrocampo è un mix di muscoli e grinta espressi da Essien, Poli e Muntari. In attacco Alessio Cerci e Keisuke Honda assistono Menez. Larbitro dellincontro è Damato della sezione di Barletta. I padroni di casa provano subito a mordere facendo girare velocemente la palla e pungendo dalla fasce. Dopo qualche minuto di assestamento il Milan si ricompatta, proponendo un buon pressing che spesso mette in difficoltà i portatori di palla bianconeri, soprattutto quelli del reparto difensivo. Nemmeno il tempo per apprezzare linizio partita dei rossoneri che la Juve colpisce. Una lunga rimessa laterale di Padoin inganna Alex lanciando Tevez in porta dalla linea di centrocampo. Paletta prova a recuperarlo ma è fatica vana. Largentino batte in uscita Diego Lopez facendo esplodere di gioia lo Juventus Stadium. La squadra di Inzaghi subisce il contraccolpo del gol subito e i bianconeri cercano il raddoppio. Pirlo pesca per due volte Evra da calcio da fermo ma i due ottimi tentativi aerei del francese non trovano lo specchio. Il Milan esce timidamente dalla propria metà campo mettendo in difficoltà la Juventus grazie a un pressing alto. Sugli sviluppi di un corner guadagnato da una situazione del genere sbuca Antonelli che allesordio con la magia rossonera batte di testa Buffon. I bianconeri reagiscono trovando in meno di 4 minuti nuovamente il gol. Diego Lopez, dopo essersi superato su un tiro dal limite di Marchisio, devia sommariamente un cross dalla bandierina. Tevez ripropone palla in area piccola e Bonucci di istinto, spalle alla porta, sfiora il pallone ingannando il portiere avversario. Per il Milan nono gol incassato da calcio dangolo in stagione. Piove sul bagnato tra le fila rossonere: Menez alle prese con linfluenza chiede il cambio. Al suo posto Inzaghi lancia Pazzini. Marchisio prova a chiudere i conti con un piazzato che non impensierisce Diego Lopez. Nel finale Tevez impegna lex portiere del Real Madrid con un tiro velenoso indirizzato nellangolino alto della porta. Vedremo se nella ripresa il Milan riuscirà a rimettere in discussione il match
(Francesco Davide Zaza twitter@francescodzaza)
JUVENTUS – MILAN: I VOTI DEI CAMPIONI D’ITALIA
BUFFON 7 Ci mette la manona nel momento decisivo. Sempre pronto e attento, si rivela nuovamente determinante.
PADOIN 6,5 Parte bene mostrando carattere e determinazione. Qualche errore di troppo nella fase finale di gioco.
BONUCCI 6,5 Limita gli spazi di azione di Menez prima e Pazzini dopo. Sicuro e attento trova il secondo gol in stagione.
CHIELLINI 6,5 Compie numerosi anticipi, snaturando gli avversari al primo contatto.
EVRA 7 Convince per tempismo e sicurezza. Legge e chiude bene le trame offensive avversaria. Cala leggermente negli ultimi minuti del secondo tempo non perdendo mai la posizione.
POGBA 6,5 Tra un richiamo e l’altro di mister Allegri il suo talento incanta. Preciso nel giro palla, prezioso nello schiacciare l’avversario in area.
PIRLO 6 L’assidua pressione di Honda limita notevolmente la sua creatività. Si rivela però più efficiente del solito in fase difensiva.
MARCHISIO 6 Non garantisce la consueta spinta offensiva deludendo anche nei vari duelli a centrocampo. Nonostante ciò non sbaglia un pallone, rimanendo sempre affacciato sulla tre quarti avversaria pronto ad aggredire.
(dal 39’ s.t. OGBONNA s.v.)
VIDAL 6,5 Le sue qualità atletiche gli permettono di incidere pesantemente sull’andamento del match. Esplosivo e determinante nelle azioni offensive.
TEVEZ 6,5 Spacca l’inerzia del match concludendo con il gol una travolgente galoppata. Sempre utile e decisivo nel pressing a centrocampo.
MORATA 6,5 Scalpitante e imprevedibile. Il suo impiego garantisce maggior soluzioni ai centrocampisti bianconeri. Il suo fiuto per il gol lo proietta nel posto giusto al momento giusto.
ALLEGRI 6,5 La squadra controlla il match portando a casa 3 punti preziosi. Il corso della partita non presenta grandi sorprese e lui è abile a gestire senza preoccupazioni il gioco.
JUVENTUS – MILAN: I VOTI DEI ROSSONERI
DIEGO LOPEZ 6,5 Tiene a galla i suoi evitando con numerosi interventi la debacle.
ZACCARDO 5 Soffre Evra fin dalla prime battute sbagliando spesso i tempi di intervento.
(dal 33’ s.t. RAMI s.v.)
ALEX 6 Grosse responsabilità sulla rete di Tevez. Per il resto dà il massimo, compiendo un paio di interventi decisivi in area.
PALETTA 6 Si intromette con intelligenza nelle consuete linee di passaggio bianconere anticipando spesso gli avversari.
ANTONELLI 6,5 Punge dal primo all’ultimo minuto sulla fascia non dando un attimo di sosta a Padoin. Trova il gol con un bel colpo di testa.
POLI 6 Recupera diversi palloni riuscendo a farsi valere a centrocampo nonostante i ritmi e la qualità espressa dagli avversari.
(dal 26’ s.t. BONAVENTURA 6 Ci mette tutto l’impegno possibile.)
ESSIEN 4,5 In evidente debito di ossigeno già nel primo tempo. Sbaglia molto compiendo tanti falli. Damato lo grazia risparmiandoli il secondo cartellino giallo.
MUNTARI 5 Pasticcia molto mantenendo raramente la calma. Troppi errori palla al piede, poca incisività a centrocampo.
CERCI 5 Poteva (e doveva) essere l’arma segreta di Inzaghi, ma la sua prestazione lascia molto a desiderare. Da rivedere l’assistenza nei suoi confronti.
MENEZ 5 Tocca pochissimi palloni rimanendo a lungo confinato in avanti. Condizionato dai dolori fisici sbaglia molto.
(dal 37’ p.t. PAZZINI 5,5 Spreca la rete del pareggio grazie a un super intervento di Buffon. A un attaccante certi errori non si perdonano.)
HONDA 6 Limita al massimo la fantasia di Pirlo. Ci prova ogni tanto con qualche filtrante interessante. Più di così è difficile chiedergli.
INZAGHI 4,5 La facilità con cui l’avversario gestisce il match mette a nudo i numerosi limiti della squadra. Ripartenze interpretate male, troppe indecisioni sui calci piazzati e scarsa aggressività nei momenti decisivi del match.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)