Dopo l’impresa al San Mames di Bilbao contro l’Athletic, il Torino è chiamato ad un altro grande scoglio da superare, ovvero lo Zenit di Villas Boas, squadra di grande livello dotata di campioni importanti. In ogni reparto c’è sicuramente un grande giocatore: in difesa per esempio c’è Ezequiel Garay, centrale difensivo argentino, ex Real Madrid e Benfica, corteggiato a lungo dai più grandi club europei e passato allo Zenit di Villas Boas, lo Special Two con un passato da collaboratore di Mourinho all’Inter. In difesa c’è anche l’italiano Domenico Criscito, ex Genoa e Juventus, che giocherà a sinistra dove potrebbe soffrire la velocità e intraprendenza di Darmian. Il centrocampo è forse il reparto più forte della squadra russa, ci sono due giocatori di grande livello come Javi Garcia, ex giocatore del City e Axel Witsel, grande talento belga seguito dalla Juventus. E l’attacco? Si basa molto sulla potenza e tecnica di Hulk, esterno d’attacco brasiliano dotato di un sinistro pazzesco. Il problema del giocatore ex Porto è la continuità: non sembra riesce a mostrare il proprio potenziale, auguriamoci per il bene del Torino che non sia in giornata. Discorso analogo per l’altro fantasista Danny, anche lui molto pericoloso ma tanto discontinuo. Il bomber è il venezuelano Rondon, quest’anno 10 gol in campionato e forte fisicamente, Glik e compagni dovranno stare molto attenti. Quagliarella e Martinez dovrebbero essere gli attaccanti di Ventura, accanto a Garay c’è Lombaerts che non è un fulmine di guerra e potrebbe subire la velocità e tecnica dei due giocatri granata.
(Claudio Ruggieri)