Nel posticipo della 31esima giornata, il Vicenza viene bloccato in casa sullo 0 a 0 dal Catania. Nel primo tempo, i padroni di casa s’impongono sugli avversari cercando di passare già al 3′: sull’errore di Capuano, Laverone calcia in porta ma Gillet para, così come sulla respinta di Petagna. Poco dopo ci prova Giacomelli al 13′ con un tiro a fil di traversa ed i Siciliani riescono a rispondere solo con conclusioni deboli dalla distanza di Odjer e Castro. I Biancorossi perdono per infortunio un ottimo Petagna al 23′, inserendo Spinazzola al suo posto, e cominciano comunque forte anche il secondo tempo con un’altra importante iniziativa di Laverone sventata da Mazzotta al 46′. Dopo un fuorigioco dubbio intorno all’ora di gioco, la partita si rianima al 72′ tra le proteste dei Veneti per l’atterramento di Spinazzola da parte di Capuano con l’arbitro Gavillucci convinto nel lasciar correre. Castro prova malamente qualcosa al 78′ ma l’ultimo episodio è di marca Vicenza, con il tiro potente potente di Di Gennaro bloccato in due tempi da Gillet. Entrambe le squadre muovono la loro classifica con un punto a testa, con la formazione di Marino che avrebbe meritato sicuramente qualcosa di più.
Match piacevole da seguire ma vivo solo nei pochi episodi.
Si affaccia più volte in avanti cercando di far sua la gara sotto tutti i punti di vista.
Resiste alle iniziative del Vicenza senza a costruire azioni degne di nota.
Lascia correre troppo, come in occasione dell’intervento di Capuano su Spinazzola. Inoltre mancano un paio di cartellini gialli, uno dei quali avrebbe portato all’espulsione di Odjer nel finale.
Primo tempo: Sotto la pioggia del Romeo Menti, Vicenza e Catania sono bloccate sullo 0 a 0 dopo i primi 45 minuti. I Biancorossi, padroni di casa, fanno sostanzialmente la partita rendendosi pericolosi fin da subito, al 3′, quando Laverone calcia in porta sull’incertezza di Capuano ma Gillet è bravo e risponde anche sulla ribattuta di Petagna. Al 13′ Giacomelli ci prova mandando il pallone di pochissimo alto sopra la traversa mentre i Siciliani faticano a costruire e si affidano ai tentativi dalla distanza di Odjer e Castro. Il Vicenza è costretto a sostituire Petagna per infortunio al 23′, al suo posto Spinazzola, e la squadra ospite cresce lentamente nel finale, senza comunque lasciare il segno. Costruisce azioni pericolose con i suoi esterni e si difende molto bene. Prova senza fortuna a colpire al 3′ sull’errore di Capuano. I compagni si affidano spesso alla sua spinta sulla destra. Perde qualche pallone di troppo per disattenzione o con appoggi fuori misura. Patisce l’avversario per quasi tutta la prima frazione di gioco, tentando conclusioni deboli dalla distanza. Tiene viva l’azione del Catania portando pressing e passaggi ragionati. Regala un pallone d’oro al Vicenza al 3′ e rischia grosso anche nel finale, coi compagni di reparto a salvaguardare la difesa. (Alessandro Rinoldi)
Vicenza
Un solo intervento provvidenziale al 78′ che gli vale mezzo punto in più vista la serata tranquilla.
Buona prova sulla destra sia difesa che con inserimenti a tempo.
Insuperabile, non si lascia sfuggire nulla.
Questa sera si trova in uno stato di grazia così come il compagno di reparto.
Predilige la fase difensiva senza disdegnare qualche cross in area per i compagni.
Appare leggermente in difficoltà oggi, sbagliando qualche appoggio di troppo e facendosi soffiare il pallone in un paio di occasioni.
Fulcro della squadra, manovra sapientemente e cerca la rete.
Comprimario del centrocampo, supporta i compagni senza sbavature.
Spina nel fianco per i Siciliani, dribbla e calcia in porta in maniera molto pericolosa.
Gioca bene per 23 minuti proponendosi con movimenti intelligenti e costringendo Gillet alla parata al 3′ ma deve uscire prematuramente per infortunio.
Nonostante il nervosismo che gli costa il giallo al 68′, sfodera una prestazione importante sul centro-sinistra.
Sostituisce a freddo Petagna e ci mette diversi minuti a carburare. Al 72′ reclama un rigore quando Capuano lo porta a terra.
Subentra per Moretti compattando il reparto centrale.
Entra all’82’ senza lasciare segno.
All. MARINO 6 La squadra esprime bene la sua idea senza riuscire ad essere abbastanza cinica.
Catania
Sollecitato più volte dal Vicenza, non si lascia intimorire e chiude la sua porta.
Si comporta bene nel suo settore permettendo poco con l’uomo a contatto.
Mette una toppa decisiva in più di un’occasione.
Sbaglia tutto già dal 3′ e l’arbitro lo grazia sul brutto intervento del 72′.
Cresce col passare dei minuti in entrambe le fasi di gioco.
Gioca bene senza riuscire ad incidere: è importante per la manovra della squadra anche se è il primo ad uscire poco dopo aver subito un brutto colpo.
Forse vuole mostrare personalità calciando in porta ma ne escono solo conclusioni sbilenche. Rischia di lasciare in 10 i suoi nel finale.
Prestazione troppo altalenante e sempre carente nel passaggio decisivo.
Provvidenziale in copertura sulla girata a rete di Laverone.
Oggi purtroppo è invisibile in campo, un po’ per demeriti personali, un po’ anche per quelli dei compagni che non gli offrono nemmeno un pallone buono.
Tanta buona volontà e il tanto fiato speso non gli danno giustizia.
Entra al posto di Sciaudone ma è come se non ci fosse.
Prende la posizione di Calaiò lasciando intuire all’allenatore che il non gioco in avanti non dipendesse dall’Arcere.
In campo solo per i 4 minuti di recupero.
All. MARCOLIN 5 La squadra sembra abbandonata a se stessa, incapace di alzare il proprio baricentro e di segnare.
(Alessandro Rinoldi)