Oggi domenica 19 aprile nuovo atto delle grandi classiche primaverili di ciclismo. Inizia anzi la ‘seconda fase’ della cosiddetta “campagna del Nord”, perché le corse caratterizzate dal pavé lasciano spazio al Trittico delle Ardenne, che a dire il vero si apre in Olanda. Questa sarà un’edizione molto importante per l’Amstel Gold Race, perché toccherà quota 50: la corsa fu ideata nel 1966 per avere una classica di livello anche in Olanda, così come nei vicini Belgio e Francia, e da subito ha avuto l’appoggio della notissima marca di birra che la sponsorizza e le dà il nome fin dalla prima edizione.
Ovviamente la storia non è paragonabile a quella delle classiche ‘monumento’ che nacquero molti decenni prima, ma pure l’Amstel è una grande corsa, con un albo d’oro di primissimo piano che comprende tanti grandi campioni da Eddy Merckx in poi. Negli anni più recenti il dominatore è stato Philippe Gilbert, che l’ha vinta nel 2010, 2011 e 2014: naturalmente anche quest’anno il belga sarà tra i grandi favoriti di una corsa che negli ultimi cinque anni è stata vinta anche dal nostro Enrico Gasparotto e dal ceco Roman Kreuziger. Cambiano in effetti i nomi dei protagonisti più attesi, perché l’Amstel – come poi Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi che la seguiranno – è corsa diversa da quelle che l’hanno preceduta nelle scorse settimane ed è più adatta anche ai corridori da grandi Giri. Infatti in anni recenti è stata vinta anche da corridori quali Frank Schleck e Damiano Cunego, mentre oggi in gara ci sarà anche Vincenzo Nibali, che comunque punta soprattutto alla Liegi di domenica prossima. Altri nomi da citare sono naturalmente quelli del campione del Mondo Michal Kwiatkowski e dello spagnolo Alejandro Valverde.
Il percorso prevede 258 km dalla partenza di Maastricht all’arrivo di Valkenburg: le due città sono in realtà vicinissime, entrambe poste nella zona meridionale dei Paesi Bassi, che da quelle parti non sono così… bassi. Infatti, lungo il percorso saranno disseminate ben 34 cotes, le brevi salitelle che caratterizzano queste zone, continui saliscendi su stradine di campagna che sono il tratto distintivo dell’Amstel Gold Race. Il punto decisivo sarà comunque il Cauberg, la salita simbolo di Valkenburg, città legata al ciclismo come poche altre dal momento che ha ospitato ben cinque edizioni dei Mondiali (non tutte prevedevano il Cauberg) oltre ad essere la tradizionale sede d’arrivo della corsa odierna, che ha cambiato volto da quando gli organizzatori hanno deciso di collocare il Cauberg nel gran finale. Prima l’Amstel era spesso gara per velocisti, ora si decide tutto su questa salita di 1,2 km con punte di pendenza massima che toccano l’11%. L’arrivo è posto dopo soli 1600 metri dallo scollinamento, dunque il verdetto del Cauberg sarà inappellabile o quasi.
Per seguire l’Amstel Gold Race 2015 ci sarà una lunga diretta tv, che avrà inizio già alle ore 13.05 su Rai Sport 1 (canale 57 del telecomando, disponibile anche al numero 5057 della piattaforma satellitare Sky) per seguire la corsa praticamente per intero, poi dalle ore 15.00 la linea passerà a Rai Tre, sempre con la telecronaca di Francesco Pancani (che ci ha presentato questa Amstel: clicca qui per leggere l’intervista) e il commento tecnico di Silvio Martinello. Dopo l’arrivo si tornerà su Rai Sport 1 per premiazioni, interviste e commenti. Diretta molto lunga, disponibile a partire dalle ore 14.00 anche su Eurosport, il canale tematico visibile sia agli abbonati Sky sia sul digitale terrestre di Mediaset Premium. Per chi invece non potesse mettersi davanti a un televisore oggi pomeriggio, ricordiamo anche la possibilità di seguire l’Amstel Gold Race in diretta streaming video sul sito Internet ufficiale della Rai (www.rai.tv) oppure – per gli abbonati – tramite i servizi offerti da Eurosport Player, Sky Go e Premium Play. Infine i social network, dove segnaliamo in particolare la pagina Facebook ufficiale Amstel Gold Race e il profilo Twitter ufficiale @Amstelgoldrace. E adesso, che lo spettacolo cominci: la parola va alla strada. (Mauro Mantegazza)