La Juventus, dopo aver conquistato la finale di Champions, espugna anche ‘San Siro’: l’Inter cade sotto i colpi di Marchisio e Morata e dà di fatto l’addio all’Europa League, fotografando impietosamente il momento probabilmente più basso (a livello calcistico) di Milano da decenni a questa parte. Proprio mentre il capoluogo lombardo di apre al mondo con l’Expo. In tema di contraddizioni, incredibile come i nerazzurri non riescano a forzare il blocco bianconero, anche in assenza di reali motivazioni oltre che di tanti titolari tra i campioni d’Italia.
Potrebbe essere un 5, ma numericamente ci piace essere chiari: si può perdere in casa, regalando una partita così ad avversari che avevano l’unico obiettivo di dare fastidio (raggiunto) e complicare anche i piani in vista della prossima stagione? Il risultato non cambia nemmeno cambiando quasi tutti gli addendi, ovvero i giocatori. La somma è sempre bianconera e il singolo più in vista è Morata, sempre più topl player di questa squadra. Tante le decisioni sbagliate, in cooperazione con i guardialinee. Vidic era da espulsione, probabilmente c’era un gol (anche se di poco) regolare dell’Inter… insomma, serata no.
La Juventus raddrizza la sfida di ‘San Siro’ in chiusura di primo tempo (voto 7), portando il punteggio sull’1-1 negli spogliatoi grazie a Marchisio (voto 6,5), che trasforma il rigore fischiato da Doveri per fallo di Vidic (voto 5) su Matri (voto 6,5). 45 minuti divertenti anche se privi di equilibrio e grande sapienza tattica, da una parte e dall’altra. Inter subito avanti con il tiro di Brozovic (voto 6) deviato a centro area da Icardi (voto 6) e poi più volte vicina al raddoppio anche con Palacio (voto 6) e Shaqiri (voto 6), fermati rispettivamente da Storari (voto 6,5) e dall’incrocio dei pali. In generale, però, tanti i rischi dietro per i nerazzurri, salvati da Handanovic (voto 6,5) su Morata (voto 6) accesosi solo a intermittenza ma pericolosissimo e dalla mancanza di cattiveria, fisiologica, di una squadra appena volata anche mentalmente in finale di Champions. Ci vorrà uno scatto d’orgoglio, nella ripresa, per prendersi 3 punti fondamentali – per Mancini e i suoi – in vista della volata per l’Europa League.
VOTO INTER 6 Riesce a trovare più volte la via della porta, anche se potrebbe fare molto meglio e punire ancor più duramente la Juventus un pò distratta e tutt’altro che furente di oggi. La mancanza di killer instict in area costa il pareggio nel finale. MIGLIORE INTER HANDANOVIC VOTO 6,5 Miracoloso su Morata, molto bravo su Sturaro ed in altre occasioni, dopo il brivido iniziale (con pallone perso e poi ripreso all’ultimo). Sul rigore non si ripete, stavolta. PEGGIORE INTER VIDIC VOTO 5 Purtroppo l’azione del rigore, con fallo da rosso su Matri, è da quasi ex giocatore. Lento in maniera inadeguata al livello. Doveri lo grazia.
VOTO JUVENTUS 6 Nel complesso, soprattutto per la disattenzione continua di alcuni singoli, al di sotto della “solita” Juve di questa stagione. Ma ci può stare, visto il momento. Ha il merito di segnare nel finale, punendo un’Inter troppo poco cattiva. MIGLIORE JUVENTUS MARCHISIO VOTO 6,5 Gioco un pò lento ma ordinato, quello che esce dai suoi piedi. Il rigore, trasformato contro un “mostro” della specialità come Handanovic, gli vale la palma (parziale) di migliore dei suoi. PEGGIORE JUVENTUS LICHTSTEINER VOTO 4,5 Totalmente fuori dal match per tutti i 45 minuti di gioco. Sbaglia tutto, sia dietro che in impostazione e proposizione. Da sostituire, subito.
HANDANOVIC 4: Ci si mette anche lui, con la mancata respinta sul destro innocuo di Morata. Protagonista, inaspettato, in negativo
D’AMBROSIO 5,5: Corre su e giù, perdendo spesso lucidità ma dimostrando almeno una certa voglia. E sfiorando – unico in tutto il secondo tempo – il gol del vantaggio
RANOCCHIA 4,5: La presenza numero 150 in Serie A è inguardabile. Ogni volta che Morata decide di puntarlo, risulta praticamente trasparente
VIDIC 4,5: Doveva essere espulso per il fallo su Matri, viene risparmiato dall’arbitro. Coppia da horror show con Ranocchia
JUAN JESUS 5: Mancini gli chiede di scalare a 3 dietro, sulle avanzate di D’Ambrosio, per tornare poi largo sulla sinistra a fare il terzino in fase difensiva. Spesso interpreta al contrario i suoi compiti
MEDEL 5,5: Fa quello che può e in ogni caso è pochino. Pereyra gli dà una mano evitando di pungere per stavolta, ma questo non basta a renderlo sufficiente
BROZOVIC 6: Un mezzo gol, con Icardi, ed un altro annullato, forse ingiustamente (questione di centimetri). Per il resto, troppo timido e poco impattante
KOVACIC 6,5: E’ l’unico raggio di speranza, vista la tecnica e il talento. Potrebbe essere uno dei sacrificati nel prossimo mercato. Non benissimo
SHAQIRI 5,5: Un incrocio dei pali, bellissimo. Tante corse alle spalle dei difensori, giocando a nascondino. Non ci siamo
PALACIO 6: Il suo l’aveva (quasi) fatto. Storari gli nega due volte la possibilità di segnare e far svoltare il match
ICARDI 5,5: Il gol è involontario, una deviazione di istinto. Come Palacio maledice i miracoli di Storari ma poteva fare anche di più
(NAGATOMO 5,5: Entra per allargare le maglie juventine, piazzandosi alto a sinistra. Senza cambiare di fatto le sorti della partita)
(PODOLSKI SV)
(GNOUKOURI SV)
ALL. MANCINI 5: All’ennesima prova del 9, che sembrava obiettivamente più semplice di altre alla luce di molti fattori, fallisce. Termina il pomeriggio sdraiato a terra, come tramortito. Immagine abbastanza chiara ed esplicativa.
STORARI 8: Il momento di grazia della Juve è ben rappresentato dalla sua prova a ‘San Siro’. Se anche il portiere di riserva – per quanto molto bravo – gioca così, cosa si può aggiungere?
LICHTSTEINER 4: Non lo si può vedere. Sarebbe da togliere subito, visto che è palesemente ancora con la mente a Madrid, oppure già proiettato tra Roma e Berlino. Visto quanto è forte e l’importanza del singolo nella grande stagione bianconera, più che perdonabile e perdonato dai tifosi
BARZAGLI 7: Sempre il migliore della retroguardia. Classe e grande tranquillità, in tutti i frangentiBONUCCI 6: Qualche errore in più del normale, anche se niente di orrendo. Storari toglie tutte le possibili macchie, per evitare fraintendimenti
PADOIN 6: Un errore di marcatura su D’Ambrosio, nel secondo tempo, in tutto il match. Solita continuità di rendimento
MARCHISIO 6,5: Segna su rigore e rappresenta per tutto il match il punto di riferimento in mezzo al campo per la squadra
ROMULO 6: Cresce con il passare dei minuti, dopo la lunga assenza ha bisogno di mettere minuti nelle gambe senza grandi aspettative in termini di qualità e spunto
STURARO 5,5: Meno bene di altre volte, sbaglia un pò troppo in appoggio e sembra più stanco di altri suoi compagni che pure avevano giocato a Madrid mercoledì
PEREYRA 5,5: Per una volta – pur proponendosi continuamente e dimostrando buona forma fisica – non trova efficacia e pericolosità
MATRI 6,5: Partita di buon livello, da preziosa riserva. Lo spunto che causa rigore (e dovrebbe causare il rosso per Vidic) è tutto suo
MORATA 7,5: Dapprima sembra in giornata di luce intermittente, con accelerazioni di livello superiore e alcuni vuoti prolungati. Poi decide che vuole segnare a tutti i costi e fa fare brutta figura a Ranocchia a più riprese. Top player
(OGBONNA 6: Sostituisce Lichtsteiner, con la leggerezza d’animo di chi sa che sarà impossibile fare peggio)
(LLORENTE 5,5: Partecipa al finale di gloria di Morata, facendogli da spalla. Senza troppa convinzione)
(POGBA SV)
ALL. ALLEGRI 7: Riesce a vincere anche questo tipo di partite, che sarebbero solo prestigiosi allenamenti in vista delle due finali da disputare e che invece diventano occasioni per raccogliere elogi a getto continuo.