Milan-Torino termina 3-0 in favore dei rossoneri. Il migliore in campo è decisamente El Shaarawy: tra i locali delude Paletta. Nei granata bene Bruno Peres, male Glik e Darmian.
Gara negativa per lui. Ferma Poli per un fuorigioco inesistente nel primo tempo poi non vede l’offside di Amauri nell’azione che porterà all’espulsione di Zaccardo. Ok il rigore per il Milan con il rosso a Molinaro nella ripresa.
Con Ancelotti sullo sfondo e un futuro societario ancora da decidere, il Milan ospita a San Siro il Torino per la penultima giornata di Serie A. I verdetti sono ormai ben chiari e la gara, almeno dal punto di vista dei rossoneri, servirà soltanto per i tabellini; i granata invece, (complice la licenza UEFA a rischio per il Genoa sulla carta hanno ancora un lumicino di speranza per agguantare l’ultimissimo treno per l’Europa League.
In quella che ha tutta l’aria di essere l’ultima partita di Inzaghi sulla panchina del Milan, il Diavolo scende in campo con il consueto 4-3-3. Tante le sorprese nelle fila rossonere a cominciare da Abbiati in porta e Zaccardo in difesa. Completano il pacchetto arretrato Alex, Paletta e Bocchetti. In mediana troviamo il duo olandese De Jong-Van Ginkel affiancato a Poli mentre in attacco spazio a Honda, Pazzini ed El Shaarawy con il Faraone che torna titolare dopo mesi di stop forzato a causa di un brutto infortunio. Risponde così il Torino di Ventura: Padelli tra i pali quindi Darmian, Glik e Moretti; Bruno Peres e Molinaro sono gli esterni mentre Vives, Gazzi ed El Kaddouri gli interni di centrocampo. Davanti via libera ad Amauri e Martinez: out Quagliarella e Maxi Lopez. L’inizio è molto compassato: il Milan fa possesso palla, il Torino densità. Ne consegue la scarsità di occasioni da gol oltre che un ritmo piuttosto blando. Al 5′ primo episodio dubbio della gara: El Shaarawy (6,5) lancia Poli (6,5) in profondità che, solo davanti a Padelli (5,5) viene fermato per un fuorigioco inesistente. Questa, per il Diavolo, sarebbe potuta essere una gustosa chance. I granata si fanno vedere all’11’: cavalcata pazzesca di Bruno Peres (6,5) sulla destra, passaggio orizzontale per El Kaddouri (5,5) che dal limite è pronto alla battuta. Decisivo un intervento di De Jong a smorzare il tiro in corner. La gara si sblocca improvvisamente al 18′: cross dalla destra di Zaccardo (5,5), bucata collettiva della difesa granata con Glik (5) e Vives (5) che vanno a farfalle e Darmian (5,5) che arriva in ritardo. Il pallone arriva a El Shaarawy che addomestica di petto e fulmina Padelli con un tiro imparabile. Il Faraone torna al gol dopo mesi di astinenza: l’attaccante aveva siglato l’ultimo centro in campionato nella trasferta di Marassi contro la Sampdoria lo scorso novembre. La rete in casa mancava addirittura dal 2013, più precisamente dal derby terminato 1-1 contro l’Inter. El Shaarawy sfiora il raddoppio al 37′ quando servito da Pazzini non inquadra lo specchio della porta di pochissimo con un rasoterra sul primo palo. Il Torino fa male in contropiede. Siamo al 40′ quando Amauri (in fuorigioco al momento di ricevere) lancia Molinaro (6,5) verso la porta. Dal limite Zaccardo atterra l’esterno del Torino prendendosi l’inevitabile espulsione diretta. Il Milan dovrà giocare l’intera ripresa in inferiorità numerica. Gara piatta e priva di spunti da ambo le parti. Poche occasioni ed emozioni ridotte al minimo. Il gol di El Shaarawy è un fulmine a ciel sereno.
Tanto possesso palla ma poca qualità. Pazzini non viene servito a dovere, il centrocampo finisce spesso in difficoltà sulle azioni di rimessa del Toro. Unica nota lieta: la rete di El Shaarawy. L’olandese aiuta sempre i due centrali di difesa. Decisive un paio di chiusure: da applausi quella su El Kaddouri. In grave difficoltà contro Bruno Peres. L’avversario di serata fa quello che vuole.
L’erroraccio difensivo consente al Milan di portarsi in vantaggio. Male in generale l’approccio al match. Su quella corsia fa quello che vuole: ha un altro passo rispetto a Bocchetti e in contropiede fa sempre male ai rossoneri. Il pilastro della difesa incappa in una brutta serata. Errore sul gol di El Shaarawy e altre imprecisioni in disimpegno.
Al 5′ l’assistente Stallone sbaglia la chiamata su Poli, fermato in fuorigioco davanti a Padelli: il centrocampista rossonero era in linea. Era invece in offside Amauri al momento di ricevere il pallone, poco prima di lanciare Molinaro al 40′: da qui arriverà l’espulsione di Zaccardo. Il rosso al milanista è giusto ma l’azione è viziata dalla posizione irregolare dell’attaccante granata. (Federico Giuliani)
Milan
Primo vero intervento al minuto 85: grande parata su El Kaddouri in quella che ha tutta l’aria di essere la sua ultima partita a San Siro. Standig ovation meritata.
Lascia i suoi in dieci per uno sgambetto su Molinaro nel primo tempo. Fortunatamente per il Milan, la sua espulsione non compromette la partita.
Gioca un tempo senza commettere particolari errori. L’ennesimo problema fisico lo fa uscire avanti tempo (dal 46’MEXES 6 – Sostituisce degnamente Alex. Serata tranquilla).
A tratti commette amnesie evitabili. Un esempio? Nel finale si fa bruciare da una verticalizzazione di Basha che manda davanti ad Abbiati El Kaddouri.
Dopo un inizio difficile prende le misure a Bruno Peres. Si fa anche apprezzare in zona offensiva con qualche sortita.
Giocatore tuttofare. Schierato prima a centrocampo, poi in posizione di terzino dopo il rosso a Zaccardo. Uno dei più in forma della squadra rossonera (dal 75’MASTALLI 6 – Il ragazzino ha carattere. Sfiora il gol con un tiro deviato in corner).
Un baluardo di questa mediana: anche per lui ultima presenza a San Siro?
L’olandese si è finalmente svegliato: peccato che la stagione sia giunta al termine. Si conquista il rigore del 2-0 e confeziona l’assist a El Shaarawy per il 3-0.
Luci e ombre: nel complesso il giapponese porta a casa una sufficienza tranquilla.
Timbra il centesimo gol in Serie A spiazzando Padelli dal dischetto.
Torna al gol dopo mesi di calvario. Doppietta a San Siro: in casa la rete mancava dal febbraio 2013 (dal 67’ZAPATA 6 – Entra nel finale di gara).
Espulsione a parte, questa sera il Milan gioca una buona gara. Superpippo saluta così il pubblico di San Siro.
Torino
Può far poco sui gol incassati. Fa però venire i brividi quando gioca il pallone con i piedi.
Inizia bene poi viene travolto da El Shaarawy. Nota da non dimenticare: il Torino era in emergenza e lui giocava fuori ruolo.
Fuori posizione sull’1-0, bucato dal Faraone sul terzo gol rossonero. Serataccia per il capitano.
Come tutto il reparto arretrato soffre le pene dell’inferno. Non sempre impeccabile in fase di marcatura.
Fa espellere Zaccardo grazie a un guizzo fulmineo nel primo tempo; nella ripresa è lui a prendersi il rosso. Fatale la spinta a Van Ginkel in area davanti a Padelli: da qui arriva anche il rigore trasformato da Pazzini per il 2-0.
Gioca poco più di un tempo: non lascia tracce memorabili, anzi. Sul suo groppone pesa il liscio sul cross di Zaccardo in occasione dell’1-0 rossonero (dal 54’BENASSI 5 – Poco dopo il suo ingresso in campo il Toro finisce in dieci e lui può fare ben poco per farsi notare).
Filtro assente. Martella per i primi minuti poi issa inspiegabilmente bandiera bianca (dal 65’BASHA 5 – Entra a gara ormai in archivio).
Uno dei più talentuosi tra i granata: ha la chance per far male nel primo tempo ma De Jong gli mura la conclusione. Troppo poco per ottenere un buon voto.
L’ultimo ad arrendersi: finché i suoi sono in undici quando accelera fa ciò che vuole. Quando il Milan dilaga perde fiducia.
Qualche guizzo e poco altro. La coppia d’attacco con Amauri questa sera non fa scintille (dal 70’ROSSO 6 – Giovane che assaggia il manto verde di San Siro: auguri per la sua futura carriera).
Fa a sportellate con tutti i difensori avversari. Prezioso nelle sponde ma impreciso sui rifornimenti ricevuti.
Non riesce a mettere una pezza su un Torino in emergenza. Mantiene la difesa a tre ma viene surclassato dal Milan.
(Federico Giuliani – TWITTER: @Fede0fede)