La sfida giocata a Spalato tra Croazia e Italia è terminata sul punteggio di 1-1. Apre le danze, tra le polemiche, Mandzukic; pareggia Candreva per l’Italia con un’esecuzione perfetta dal dischetto. Andiamo ora ad analizzare i dati statistici della gara per comprendere meglio l’andamento della partita. Cominciamo dal possesso palla (43% Croazia 57% Italia). La squadra di casa è andata al tiro ben 12 volte, centrando lo specchio della porta in 4 occasioni; l’Italia è andata alla conclusione 7 volte e ha impegnato Subasic in 5 circostanze. Ammontano a 345, invece, i passaggi completati dalla formazione croata mentre 512 dalla truppa di Conte. Passiamo ora ai calci d’angolo: sono 3 in favore della Croazia e 6 per l’Italia. Dal punto di vista disciplinare è stata una gara piuttosto combattuta con 30 falli fischiati dal direttore di gara che ha estratto 9 cartellini gialli ed un cartellino rosso. Nessun tifoso ad assistere alla sfida tra Croazia-Italia visto il divieto di disputare la partita a porte aperte dopo i gravi episodi razziti verificatisi durante Croazia-Norvegia dello scorso Marzo.
Trapela soddisfazione dalle parole del ct della nazionale azzurra, Antonio Conte, al termine della partita giocata dall’Italia contro la Croazia. “Un po’ ingenui lo siamo stati sicuramente ma eravamo convinti che fosse gol quello di El Shaarawy. C’è stata una doppia beffa: almeno l’arbitro avrebbe dovuto trovare un escamotage per bloccare l’azione. Penso che al di là del risultato sia una prestazione di personalità, anche rispetto all’andata. Abbiamo mostrato più voglia di giocare a calcio, meritavamo qualcosa di più. Il 4-3-3 è un sistema che mi permette di valorizzare al meglio il campionato italiano: il 3-5-2 è una cosa automatico quando ci sono tutti gli juventini”. Bonucci mastica amaro: “Ci è stato annullato un gol regolare e in contropiede siamo andati sotto: è una situazione un po’ paradossale. I croati sono stati furbi, ma l’arbitro deve fermare il gioco perché il guardalinee ha alzato la bandierina quando noi eravamo tutti ad esultare. Gli è mancata la sensibilità del momento”.