Allo stadio El Teniente di Rancagua l’Ecuador batte per 2 a 1 ed elimina il Messico, rimanendo così in corsa fino a domenica per la qualificazione come migliore terza. La Tri(color) fa la partita sin dalle fasi iniziali del primo tempo sfiorando la rete al 2′ con Bolanos, al 6′ con Noboa e al 15′ con la punizione di capitan Ayovi terminata di poco a lato. El Tricolor Messicano viene schiacciato nella propria metà campo e, dopo aver tentato una reazione con Vuoso al 24′, subisce il goal due minuti più tardi: al 26′, sull’errore in impostazione di Ayala, Bolanos apre e chiude, sul tiro deviato di Valencia, il contropiede che vale il momentaneo vantaggio. Le emozioni tornano nella ripresa quando la squadra di Herrera sembra poter rispondere ma al 57′, sulla palla persa questa volta da Medina pressato da Lastra, Bolanos trova Valencia per il raddoppio. Al 64′ succede l’inaspettato con Achilier che atterra Ayala nell’area dell’Ecuador e Jimenez accorcia le distanze dal dischetto. Il tecnico Herrera tenta il tutto per tutto coi cambi ma viene espulso al 70′ per proteste ed i suoi, rischiando al 68’e al 70′ sempre sulla coppia Bolanos-Valencia, salutano la Coppa America tra i rimpianti con l’enorme occasione incredibilmente sprecata al 91′ da Vuoso su regalo di Dominguez.
Gara divertente per merito dell’Ecuador e dall’esito incerto con il rigore decretato al 63′. Sembra un lontano parente della squadra in crescita delle prime due partite e praticamente si auto-elimina con due colossali errori. L’Ecuador fa finalmente vedere cosa sia capace di fare e batte agilmente il più quotato Messico. Serve comunque maggiore attenzione una volta in vantaggio. Prende bene le sue decisioni senza timore di fischiare, estrarre il cartellino o di espellere il furente Herrera dalla sua panchina.
Primo tempo: Allo stadio El Teniente di Roncagua l’Ecuador è in vantaggio per 1 a 0 sul Messico alla fine del primo tempo. La formazione del tecnico Quinteros schiaccia quella di Herrera attraverso la rapidità e gli scambi corti dei suoi avanti, come dimostrano le opportunità per Bolanos già al 2′ e di Noboa al 6′. La punizione di capitan Ayovi è un nuovo campanello d’allarme per i Messicani, capaci di rispondere con l’occasione sciupata da Vuoso al 24′ e, infatti, vengono puniti due minuti più tardi al 26′ grazie al goal di Bolanos sotto porta dopo il tiro deviato di Valencia ed al termine del contropiede innescato dall’errore di Ayala in impostazione. L’Ecuador fa la partita anche per il resto della frazione di gioco, concedendo ben poco all’avversario.
Squadra in evidente difficoltà nel trovare la quadratura per la partita di questa sera. L’unico tra i suoi a calciare in porta in tutto il primo tempo. Con il suo errore in impostazione concede il contropiede che porta allo svantaggio. Scende in campo con la cattiveria giusta e la voglia di vincere in modo da non permettere al Messico di giocare. Inizia e finisce il contropiede che regala il vantaggio all’Ecuador. Galvanizzato, si mette in luce con altre buone azioni. Colpevole di adoprarsi una sola volta verso la fine della frazione in una delle sue proverbiali accelerazioni in fascia.
Poteva far meglio come tutti i suoi compagni.Disordinato sin dai primi minuti, non offre minimamente il suo solito contributo sulla fascia. Concede il goal dell’1 a 0 con un errore in impostazione. Prova a riscattarsi conquistando il rigore ma ormai il danno è fatto.Il migliore nel reparto arretrato nella serata disastrosa della sua squadra. Chiude male, rincorre sempre l’avversario arrivando per secondo sul pallone. Sostituisce dal 1′ l’indisponibile Aldrete e lo fa rimpiangere anche non spingendo mai. Non rientra in campo per il secondo tempo.Poco concreto ed impreciso in mezzo al campo, viene richiamato in panchina al 52′. Anche lui sembra la controfigura del giocatore visto contro Bolivia e Cile e si fa fatalmente strappare il pallone dai piedi innescando l’azione del goal di Valencia.
J.M.CORONA 5 Prestazione deludente in cui non riesce a saltare il diretto avversario come invece aveva saputo fare nelle partite precedenti. Un voto in più per essersi preso la responsabilità di calciare un rigore pesante sul momento e per la bravura di averlo realizzato.Spreca clamorosamente le uniche due occasioni capitate al Messico su azione al 24′ e al 91′.Non fornisce un aiuto migliore di Velarde. Entra e si fa subito ammonire nel giro di un minuto per poi lasciare che il l’Ecuador salga dalla corsia opposta alla sua.Non pervenuto.
All. M.HERRERA 5 Non trova la quadratura nella serata decisiva, spronando male i suoi all’intervallo e sbagliando anche qualche cambio.
Nonostante la grande sicurezza dimostrata, merita mezzo voto in meno a causa dell’incertezza che avrebbe potuto costar caro.Grande lavoro di quantità, combatte e vince conquistandosi diversi calci di punizione. Troppo ingenuo e maldestro nell’atterrare Ayala al 63′ così da concedere al Messico il rigore dell’1 a 2.
MINA 6,5 Gioca bene al fianco di Achilier chiudendo quasi tutto. Predilige la fase difensiva ma suona la carica su punizione al 15′. Non brilla come in altre circostanze e, seppure al 79′, è infatti il primo ad essere sostituito.Distribuisce tantissimi palloni preziosi.Fulcro e uomo in più del centrocampo di Quinteros, è dappertutto e comincia l’azione del raddoppio rubando palla dai piedi di Medina. Gara un po’ sottotono ma presenza comunque importante sulla corsia. Realizza il goal del vantaggio e fornisce l’assist per il secondo con tante belle giocate nel mezzo. Peccato per due buone opportunità al 2′ e al 68′. Scambia bene con Bolanos e l’intesa con quest’ultimo gli consente di segnare la rete che vale la vittoria finale. S’impegna da subito senza però lasciare il segno. Viene inserito al 92′ al posto di Montero per perdere palesemente qualche secondo prezioso per i tre punti finali.
All. QUINTEROS 8 Riesce finalmente a mettere la squadra in condizione di esprimersi bene seppur siano mancate le azioni degli esterni: fattore questo che sottolinea ancor di più la grande prestazione dell’Ecuador.
(Alessandro Rinoldi)