Il record del mondo di Genzebe Dibaba nei 1500 metri femminili ottenuto nel meeting di Montecarlo della Diamond League 2015 ha spinto un po’ più in là i limiti umani in una distanza che non vedeva progressi da addirittura 22 anni. Il dell’etiope batte infatti il 3’50″46 della cinese Qu Yunxia del 1993, a sua volta arrivato a 13 anni di distanza dal 3’52″47 ottenuto nel 1980 dalla sovietica Tatjana Kazankina. Si tratta quindi soltanto del secondo record in 35 anni in questa disciplina del mezzofondo nella quale incredibilmente le atlete africane non avevano ancora mai ottenuto record mondiali. Nell’elenco delle primatiste troviamo anche l’italiana Paola Pigni, che il 2 luglio 1969 a Milano fermò i cronometri in 4’12″4 (tempo ancora manuale).
Sera di grande atletica a Montecarlo, in un meeting della Diamond League che passerà alla storia soprattutto per il nuovo record del mondo dei 1500 metri femminili firmato dall’etiope Genzebe Dibaba, ma anche per altre straordinarie prestazioni di Asbel Kiprop nei 1500 maschili e del nome nuovo Amel Tuka negli 800.
Cominciamo però dal nuovo record del mondo, con il tempo di : Genzebe Dibaba non è più solo la sorella di Tirunesh, primatista del mondo dei 5000 e tre volte campionessa olimpica. Adesso infatti anche lei detiene un record del mondo, strappato alla cinese Qu Yunxia, un record molto longevo che resisteva dall’11 settembre 1993, all’epoca della Nazionale cinese molto discussa, nutrita con il sangue di tartaruga. Un record dunque che pareva impossibile: basti dire che solo dieci giorni fa Genzebe Dibaba aveva fissato il nuovo record africano in 3’5411, ma ancora lontano quasi quattro secondi dal 3’5046 della cinese che adesso invece è stato cancellato: Stasera (ieri, ndR) le condizioni erano ideali. Non me ne sono resa conto, credo che dovrò parlare con i miei allenatori per capire cosa ho fatto. Ho costruito il record privilegiando il lavoro all’aperto e sulla resistenza allenandomi con un uomo, Ayanleh Souleiman. Non ci sono tante ragazze che riescono a starmi dietro, ha detto l’etiope nella conferenza stampa finale, composta e pacata come già nella timida esultanza al traguardo.
Si diceva però di una serata memorabile anche per altri risultati: il keniano Kiprop ha vinto i 1500 maschili in 3’2669, terzo tempo di sempre: sfiorata la clamorosa doppietta di record sulla stessa distanza nella stessa sera, mentre gli 800 maschili sono stati vinti dall’emergente bosniaco Tuka, che sabato aveva stupito tutti registrando 1’4384 a Madrid e in pochi giorni è sceso addirittura a 1’4251, battendo campioni quali Bosse, Amos e Souleiman. Ma ancora non basta: miglior tempo stagionale al mondo per l’americana McCorory nei 400 femminili (4983), per la tunisina Ghribi nei 3000 siepi femminili (9’1128) e per il keniano Ndiku nei 3000 maschili (7’3513), un eccellente 978 per Gatlin nei 100, 22.56 per l’americano Kovacs nel getto del peso che è la miglior misura dal 2003. Una notte pazzesca, celebrata dal record del mondo… (Mauro Mantegazza)