Parma Calcio/ Nevio Scala: io, nuovo presidente, vi racconto la rinascita del club (esclusiva)

- int. Nevio Scala

Parma Calcio, parla il presidente NEVIO SCALA. L'ex allenatore collabora con Guido Barilla alla rinascita della società: progetti e programmi, la Serie D e i giovani per un calcio biologico

Lila_esultanza_Parma Infophoto

La rinascita del Parma calcio, per la precisione il Parma calcio 1913 come da denominazione ufficiale del nuovo club costituito da alcuni imprenditori ducali che detengono il pacchetto di maggioranza delle azioni (mentre la minoranza è di un azionariato diffuso), passa soprattutto da due nomi di spicco: Guido Barilla è il nome di maggior prestigio fra questi imprenditori e ha detto che è “una cosa che dovevo alla città”; come presidente invece c’è Nevio Scala. Sì, proprio lui, l’allenatore di tanti successi, il simbolo più vero della storia della Parma calcistica. Un Nevio Scala che non si è tirato indietro, come aveva promesso, e ha scelto di impegnarsi direttamente per il Parma calcio, questo Parma che ripartirà dalla D magari per arrivare in poche stagioni a categorie più importanti. Abbiamo sentito proprio Nevio Scala su questa sua nuova avventura di presidente del Parma Calcio 1913. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.

Ci può parlare di progetti, programmi e ambizioni di questo nuovo Parma? Far crescere il settore giovanile, puntare sui giovani: questo sarà il nostro primo obiettivo, la prima cosa che dovrà fare il nuovo Parma calcio. Poi fare tutto in modo pulito, senza dover ricorrere a nessun aiuto, fare le cose sempre bene.

Che effetto fa la serie D per un allenatore che vinceva grandi trofei? Niente di particolare, c’è da dire che io mi trovo in una nuova veste. Non a tutti i giocatori o allenatori capita poi di diventare presidenti di una squadra di calcio. Ricopro un nuovo incarico e voglio fare il massimo, farlo nel modo migliore possibile.

Sognate già la serie A? Ribadisco che il nostro primo intento sarà quello di lavorare molto sul settore giovanile, sui ragazzi. Alla serie A per ora non ci pensiamo per niente.

Naturalmente una scelta anche dovuta all’affetto che la lega alla città di Parma… Certamente è così, per i miei trascorsi calcistici, gli anni da allenatore, i miei successi. Poi ho casa a Parma, ho tanti amici, sono veramente legato a questa città e a questa squadra.

Cosa vi sentire di promettere ai tifosi? Prometto che cercheremo di farli divertire. A loro invece chiediamo di venire a venirci la domenica e di abbonarsi.

Cosa pensa dell’entrata in questa cordata di un personaggio come Guido Barilla? Ci sono tanti personaggi importanti nel nuovo Parma, come lo stesso Guido Barilla, molto legato alla città. Fin da ragazzino l’ha vissuta fino in fondo, è bello che uno come lui si sia impegnato a rilanciare questo club.

Come lavorerete sul piano tecnico? Non abbiamo sede, stadio, telefoni… Ripartiremo da zero, prometto però che cercheremo di fare tutto il possibile per fare le cose bene.

Lei ha detto che sarà un calcio biologico: cosa significa, ci può spiegare? Vogliamo un calcio pulito, libero da tutte le brutture che sono successe ultimamente, un calcio in cui si vince senza nessun aiuto. Questo intendevo parlando di calcio biologico. (Franco Vittadini)







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