Al termine del processo di oggi Antonino Pulvirenti è tornato a parlare svelando quelle che sono ora le sue intenzioni. Ecco quanto riportato dal sito di Ansa: “Era la mia prima e ultima volta, perchè esco senza ripensamenti da questo mondo. Ho messo tutto in mano agli avvocati. Ho collaborato con le indagini sin dall’inizio evidentemente Palazzi ha ritenuto il mio atteggiamento congruo. Io con questo chiudo con il calcio”. Da qui la decisione di Antonino Pulvirenti di vendere il Catania e quindi abbandonare dopo questi episodi il mondo del calcio per sempre.
Ammessa al processo di primo grado come portatore di interesse sussistente, la Virtus Entella si è presentata in aula di tribunale nella persona del legale Mattia Grassani. Il quale non ha perso tempo per attaccare il Catania Calcio difendendo così la società ligure: La Virtus Entella è vittima del più grande illecito della storia del calcio ha detto Grassani, come riportato da Itasportpress.it. Si tratta di unassociazione a delinquere vera e propria. Il legale ha ricordato come Antonino Pulvirenti si vedesse costantemente, in piazza Abramo Lincoln, con i protagonisti della combine; ha rammentato come il giro sia iniziato due giorni dopo la partita giocata dal Catania contro lEntella (persa 2-0 dagli etnei) e come a muoversi siano state figure apicali della società. Ha riportato, Grassani, il dialogo che Delli Carri ha avuto con Pulvirenti, nel quale gli diceva come fossero trentanni che lo faccio. Secondo Grassani il sistema sarebbe potuto andare avanti allinfinito. La Virtus Entella ha perso la B per colpa di una condotta illecita da parte del Catania è la sostanza dellarringa.
Arriva la conferma rispetto a quanto avevamo già riportato in precedenza: il processo di primo grado della giustizia sportiva a carico del Catania Calcio, accusato di aver comprato cinque partite dello scorso campionato di Serie B, è iniziato con circa unora di ritardo e i procuratore della FIGC Stefano Palazzi ha già esposto le sue richieste al Tribunale nazionale federale: cinque anni di inibizione al presidente del Catania Antonino Pulvirenti e 5 punti di penalizzazione nel campionato di Lega Pro 2015-2016, al quale gli etnei sarebbero ammessi grazie allattenuante per la collaborazione che è già stata riconosciuta. Queste sono le richieste; ora bisognerà valutare se il tribunale le accetterà confermandole, ed è una cosa che sapremo giovedì quando sono attese le sentenze.
Cinque anni di Daspo. La prima notizia in arrivo dal processo di primo grado della giustizia sportiva al Catania Calcio è questa: il presidente Antonino Pulvirenti e il vicepresidente Pablo Cosentino sono stati inibiti per cinque anni, come riporta SportMediaset. Inibiti, ma non radiati: questo perchè il presidente si è presentato in aula offrendo collaborazione, strategia volta a far ricadere sulla sua persona le pesanti accuse di aver combinato almeno cinque partite per ottenere la salvezza nel campionato di Serie B 2014-2015. Il punto è questo: il Catania è accusato di doppia responsabilità diretta e rischia la retrocessione in Serie D. Pulvirenti ha proposto il patteggiamento davanti al Tribunale nazionale federale: la Procura sembra aver ritenuto sufficienti le sue ammissioni in procura (dove è rimasto oltre sei ore) e in questo caso il Catania potrebbe essere ammesso in Lega Pro con una forte penalizzazione. Intanto la Virtus Entella, sempre come informa SportMediaset, è stato ammesso al processo come terza parte in qualità di portatore di interesse sussistente; il club ligure è in pole position per prendere il posto del Catania nella prossima Serie B. Le sentenze dovrebbero arrivare tra due giorni.
Oggi martedì 11 agosto 2015 alle ore 10.30 è cominciato il processo al Catania per il caso calcioscommesse in un hotel davanti a Villa Borghese a Roma. Nei prossimi giorni avranno inizio i processi anche per le altre squadre coinvolte, oggi intanto tocca ai rossazzurri siciliani che devono fare i conti con l’accusa di responsabilità diretta visto che l’ex presidente Antonino Pulvirenti ha già confessato per quanto riguarda le partite incriminate nel filone nato dall’inchiesta della Procura della Repubblica e denominata I treni del Goal.
Intanto è già arrivato il Daspo per i prossimi cinque anni per lo stesso Pulvirenti (che però rischia la radiazione a livello personale) e per l’ex amministratore delegato Pablo Cosentino, provvedimento disposto dal questore della città siciliana Marcello Cardona, dunque in questo periodo i due non potranno entrare in uno stadio nemmeno come spettatori. Essendo coinvolto l’allora massimo dirigente del club etneo, la retrocessione in Lega Pro è praticamente certa per il Catania, che ieri sera ha giocato in Coppa Italia contro la Spal in un clima surreale, stadio deserto e contestazione nei confronti dell’ormai ex presidente in una serata finita pure con la sconfitta sul campo e la conseguente eliminazione.
Grazie alla collaborazione con il procuratore federale Stefano Palazzi, la pena potrebbe limitarsi alla retrocessione, probabilmente accompagnata però da una penalizzazione da scontare nel campionato della vecchia Serie C che comincerà a settembre. Non si può però escludere anche una sanzione più pesante, che porterebbe all’esclusione del Catania dal calcio professionistico e in questo caso i siciliani dovrebbero ripartire dalla Serie D.