L’Inter di Mancini vince al fotofinish per 1-0 in casa contro l’Atalanta nel match valido per la 1^ giornata del campionato di Serie A 2015-16. A decidere il match uno splendido gol al 94′ di Stevan Jovetic, entrato in campo dopo 11 minuti al posto dell’acciaccato Icardi. L’Inter conquista i primi 3 punti della sua stagione e lo fa nel miglior modo possibile. Resta l’amaro in bocca alla squadra di Reja dopo questa sconfitta bruciante, ma gli orobici hanno concesso troppo agli avversari nella ripresa.
E’ stata una partita molto equilibrata soprattutto nella prima frazione di gioco in cui entrambe le squadre hanno avuto occasioni da gol. Nella ripresa i ritmi si sono alzati e l’Inter è salita in cattedra, sfruttando l’inferiorità numerica degli avversari (espulsione per doppia ammonizione di Carmona al 70′) e assediando la porta di Sportiello con numerose conclusioni. Da brividi il finale inaspettato con il gol di Jovetic. Comincia alla grande il campionato per la squadra di Mancini, che ha sì dimostrato di avere ancora qualche problema di qualità in mezzo al campo, ma è comunque riuscita a spuntarla in una partita ostica contro un avversario che si è difeso benissimo fino al gol di Jovetic. L’errore sul gol avversario non cancella l’ottima prestazione di tutto il reparto difensivo, ma la squadra di Reja non ha mai dato la sensazione di voler veramente lottare per una vittoria per portarsi a casa questa partita. Dirige bene la partita e non commette errori.
Il primo tempo di Inter-Atalanta, gara valida per la 1^ giornata della Serie A, si conclude con il risultato parziale di 0-0. L’Inter di Mancini è pronta a cominciare questo campionato con tanti buoni propositi dopo gli eccellenti nuovi acquisti in questa sessione estiva di calciomercato, nonostante le cessioni rumorose di Kovacic e Shaqiri. Sono tre i nuovi volti per i padroni di casa nell’undici titolare scelto da Mancini per superare il primo ostacolo della stagione rappresentato dall’Atalanta. Solito 4-3-1-2 scelto dal tecnico di Jesi per questa sfida. Tra i pali gioca Handanovic. Difesa a quattro composta da Juan Jesus, Murillo, Miranda e Santon. Davanti alla difesa gioca il Pitbull Gary Medel a supporto di Gnoukouri e del nuovo acquisto Kondogbia. In attacco gioca un con la fascia da capitano Maurito Icardi assieme a Palacio, supportati alle spalle dal trequartista Brozovic. Indisponili per infortunio: Dodò, Vidic e Guarin. Reja sceglie di ripartire dal 4-5-1 per questo esordio di campionato in casa dell’Inter. In porta gioca Sportiello, al centro della difesa Stendardo affianca Cherubin, mentre i terzini scelti dal tecnico friulano sono Masiello e Drame’. A centrocampo giocano De Roon e Kurtic, due nuovi acquisti della sessione estiva, con Carmona a completare il reparto, mentre sulle fasce agiscono Moralez e Gomez. La punta da Reja è German Denis.Arbitro del match il sig. Calvarese. Risultato dunque ancora bloccato allo Stadio Meazza fra Inter e Atalanta, nonostante un buon gioco espresso da entrambe le squadre in questi primi 45 minuti. A sorpresa sono gli ospiti a partire subito forte, spinti a giocare all’attacco da mister Reja, e dopo 3 minuti il Papu Gomez riceve palla da Carmona in un ottima posizione per calciare con il destro, ma l’argentino manca clamorosamente lo specchio e manda alta sopra la traversa la sfera. Il match è molto equilibrato, ma dopo pochi minuti entrambe le formazioni devono rinunciare alla prima punta. Mancini sostituisce Icardi dopo soli 11 minuti con Jovetic; l’argentino aveva risentito un problema durante il riscaldamento, ma ha comunque deciso di provare a giocare dal primo minuto. L’Atalanta invece ha dovuto inserire Pinilla al posto di Denis, dopo una brutta contusione che ha impedito al Tanque di continuare la gara. Al 22′ Jovetic prova a sorprendere Sportiello dalla distanza con un tiro angolato, ma piuttosto debole. L’estremo difensore orobico non ha problemi e in due tempi fa sua la sfera. Gli ospiti 3 minuti dopo guadagnano una punizione a ridosso dell’area nerazzurra. Gomez effettua un cross teso per la testa di Pinilla, ma il cileno non riesce a tenere bassa la traiettoria del pallone. Nel finale cresce l’Inter che si rende pericolosa prima con un cross basso di Palacio in area di rigore per Brozovic, ma De Roon salva tutto con un miracoloso recupero, poi con Kondogbia al 44′ che impegna Sportiello con una conclusione da dentro l’area di rigore. Ottimi riflessi del portiere atalantino che con il piede impedisce al pallone di varcare la linea di porta. Vedremo chi fra le due squadre nella ripresa riuscirà a imporsi sull’altra o se il risultato resterà ancora bloccato. (Paolo Zaza)
Partita da spettatore non pagante. L’Atalanta non riesce mai ad impegnarlo.
Non ha fornito grosse garanzie dalle sue parti, soprattutto in fase offensiva.
Ottimo esordio per la nuova coppia di centrali difensivi. Il brasiliano rimane sempre concentrato e gioca una buona partita senza sbavature.
Non sbaglia un colpo e dà il tormento a tutti i giocatori atalantini che capitano dalle sue parti.
Riesce spesso a sfondare sulla fascia sinistra e gioca ottimi cross per i compagni. Replica le buone cose viste in attacco anche quando c’è da difendere.
Parte come mezz’ala nel primo tempo, poi nella ripresa torna al suo ruolo naturale di incontrista. Recupera come al solito molti palloni, ma il pubblico nerazzurro lo bacchetta spesso per i molti errori commessi in fase di rifinitura.
Comincia male la partita con un pallone perso sanguinosamente in mezzo al campo che per poco non regalava il gol alla formazione ospite. Non è sereno e concentrato nelle giocate e Mancini lo rileva durante l’intervallo.
Dal suo ingresso in campo l’Inter cambia registro in attacco ed è lui con numerose buone giocate offensive nella ripresa a caricare la squadra per la vittoria finale.
E’ uno dei migliori nel primo tempo per i nerazzurri. Dimostra di essere un osso duro a centrocampo nei contrasti e si rende anche pericoloso in zona gol. Nella ripresa cala un po’ di intensità.
Si muove molto e prova spesso a ritagliarsi l’occasione giusta per fare male alla squadra di Reja, ma è sempre sfortunato o impreciso. Prestazione comunque sufficiente. (DALL’85’ MANAJ: S.V.)
Si rende pericoloso su ogni pallone che tocca. Chiude la gara con un gol annullato e con un palo.
Stringe i denti e goca a gara dal primo minuto, nonostante un risentimento muscolare accusato durante il riscaldamento. Sembra farcela, ma non sembra convincere Mancini che dopo 11 minuti lo sostituisce.
Il suo ingresso in campo è un toccasana per l’Inter visto che Jo-Jo gioca l’intera partita svariando per tutto il fronte offensivo e offrendo numerose soluzioni alla sua squadra. Il gol splendido nel finale è la ciliegina sulla torta con cui si ripresenta al campionato italiano.
Ci sono ancora molte cose da migliorare e questo è evidente per tutti, ma vincere certe partite così complicate contro una squadra sigillata in difesa per tutto il secondo tempo non era affatto un impresa scontata. Chapeau.
Tiene in vita la sua squadra con numerosi interventi provvidenziali, ma alla fine sul gol di Jovetic può solo applaudire.
Non offre mai un buono spunto in fase offensiva e in difesa fatica molto contro gli attaccanti nerazzurri. Dorme insieme a tutta la difesa in occasione e lascia libero Jovetic di calciare nell’azione vincente.
Riesce a reggere per 90 minuti agli attacchi nerazzurri giocando con grinta e determinazione.
Prestazione sufficiente nonostante qualche sbavatura.
Fa vedere buone cose sulla sua fascia in entrambe le fasi e gioca una partita sufficiente.
Fa tanto lavoro oscuro, ma è preziosissimo in fase difensiva
Dopo un inizio incoraggiante gioca una prestazione opaca senza alti né bassi.
Con la sua espulsione fa diminuire drasticamente le probabilità per la sua squadra di uscire da questa sfida con qualcosa in tasca. Non è la prima volta che accade nella sua esperienza atalantina. Recidivo.
In attacco si vede poco e contribuisce alla fase difensiva, anche se è evidente che non è nelle sue corde.
Si vede poco e offre meno in fase offensiva rispetto al compagno sostituito.
Dopo 20 minuti è costretto a uscire per un forte contusione.
Si nota di più per la sua grinta in mezzo al campo che per le giocate in attacco.
E’ il problema più grosso per l’Inter che dopo 3 minuti lo lascia libero di calciare in area, ma lui clamorosamente non ne approfitta. Con la sua velocità e imprevedibilità è il più attivo in attacco, ma non riesce a incidere sull’inerzia del match.
La sua squadra dimostra di possedere un’ottima organizzazione difensiva, ma non si può concedere un’intera frazione di gioco agli avversari.
(Paolo Zaza)