Ci siamo. Settembre è arrivato e con esso anche il momento delle Finals AFL (Australian Football League), vale a dire il momento sportivo più importante in terra d’Australia. Nove partite disputate nell’arco di tre settimane, che culmineranno nella Grand Final che si disputerà a Melbourne, nello storico MCG, l’impianto più grande del paese, davanti a 100mila spettatori.
Quest’anno, come l’anno precedente, la caccia è agli Hawthorn Hawks, che daranno l’assalto alla terza Premiership di fila, dopo quelle vinte nel 2013 e nel 2014. Rispetto allo scorso anno, c’è stata qualche novità, ma non più di tanto. La stagione si è rivelata molto combattuta ed equilibrata ma nel complesso si può dire che i pronostici siano stati rispettati. Cinque delle otto squadre qualificate (le cosiddette “Best Eights”) avevano centrato l’obiettivo anche lo scorso anno. Tre le “novità” (West Coast Eagles, Western Bulldogs, Adelaide Crows) e una sola grande delusione, i Geelong Cats, fuori dalle Finals per la prima volta in dieci anni. Il dato più significativo, forse, è quello geografico: di queste otto, la metà esatta proviene da stati diversi dal Victoria. Se consideriamo che questo sport è storicamente nato a Melbourne, che solo negli ultimi decenni si è aperto anche ad altre zone del paese, e che su 18 squadre della Lega, ben 10 provengono da questa città, capiamo che non è un elemento da sottovalutare. Passiamo dunque ad introdurre le prime quattro sfide che si giocheranno in questi giorni, non senza una necessaria ripassata alle regole, che in effetti non sono così scontate. Dicevamo, solo le prime otto squadre si qualificano per le finali. Di queste, le prime quattro si affrontano tra loro secondo lo schema “Prima vs Quarta”, “Seconda vs Terza” (con quella davanti in classifica che ha il diritto di avvalersi del fattore campo).
Queste sono le cosiddette “Qualifying Finals”: partita secca, chi vince va direttamente alle “Preliminary Finals (le semifinali), chi perde non viene eliminato ma si gioca la cosiddetta “Double Chance”, vale a dire la possibilità di affrontare la vincente di una delle due “Elimination Finals”. Queste sono appunto le altre due partite, che vedono opposte la Quinta e l’Ottava classificata e la Sesta contro la Settima (anche qui, chi arriva prima gioca in casa). Qui la situazione è differente: chi perde va a casa e la sua stagione è finita. Il meccanismo è dunque semplice e ragionevole: chi arriva tra le prime quattro avrà bisogno di vincere due partite consecutive per arrivare in finale ma potrà anche permettersi il lusso di perdere la prima e di giocarne una in più. Chi si piazza tra la quinta e l’ottava posizione, avrà bisogno di tre vittorie per giocarsi la Grand Final ma non potrà perdere nemmeno una gara, pena l’eliminazione. Detto questo, ecco brevemente che cosa ci aspetta.
West Coast Eagles – Hawthorn Hawks (venerdì 11 settembre, Domain Stadium, Perth, 12.20 ora italiana): difficilmente si sarebbe potuto pensare ad un migliore inizio per queste Finals 2015. Quella tra le Aquile di Perth e i Falchi di Melbourne è infatti a tutti gli effetti una finale anticipata, tanto che l’opinionista ed ex giocatore Terry Wallace ha dichiarato nei giorni scorsi che secondo lui, chi vincerà questa sfida si porterà anche a casa la coppa. In effetti, guardando tutti i fattori, queste sembrano essere le due squadre da battere. Hawthorn viene da due Premiership consecutive vinte e non fa mistero di inseguire la terza, impresa che negli ultimi anni è riuscita solo ai Brisbane Lions. I requisiti li hanno tutti: al momento sono ancora quelli che esprimono il miglior football e, nonostante quest’anno abbiano subito qualche sconfitta di troppo e siano stati al centro di qualche polemica (l’allenatore Alaistar Clarkson accusato di aver aggredito un tifoso fuori dall’albergo, dopo una brutta sconfitta con Port Adelaide, la squalifica di Luke Hodge per un’entrata molto scorretta su un avversario), rimane l’impressione che quando sono in forma siano praticamente impossibili da battere. Tra l’altro, nello scontro diretto di un mese fa, sono andati a vincere a Perth, in rimonta ma senza eccessiva fatica. Rimangono quindi favoriti, anche se il fatto che il loro capitano Luke Hodge sia stato fermato settimana scorsa per guida in stato d’ebbrezza, ha messo un po’ di nervosismo nell’ambiente. West Coast Eagles, da parte sua, ha disputato una stagione quasi perfetta, impresa ancora più incredibile se si pensa alla delusione dello scorso anno, quando era rimasta ben lontana dalle prime otto. La squadra allenata da Adam Simpson è seconda solo a Hawthorn come numero di goal realizzati in Regular Season, ma ha in squadra Josh Kennedy, che è risultato il miglior marcatore della stagione, oltre quello che ha totalizzato il più alto numero di “mark” (la presa al volo del pallone, che di fatto garantisce il possesso alla propria squadra) all’interno dell’area dei 50 metri. Altra grande star è Matt Priddis, che è in cima alla classifica dei passaggi giusti realizzati (anche in Australia, come in America, vanno matti per le statistiche). Nel complesso, i Gialloblù di Perth sono la squadra, tra le migliori quattro, ad aver dimostrato maggior solidità nel corso della stagione, soprattutto nella sua parte finale. C’è però qualche preoccupazione in merito alle condizioni di Chris Masten, infortunatosi durante l’ultima gara contro St. Kilda, che molto probabilmente non riuscirà ad essere in campo venerdì. Anche un’altra pedina fondamentale come Jeremy Mc Govern non è al top della condizione e questo, effettivamente, potrebbe essere un fattore chiave nel risultato finale. Rimane che questa è la partita in assoluto più equilibrata. Il nostro pronostico, se proprio fossimo costretti a esprimerci, darebbe però Hawhtorn vincitore di misura, proprio perché i Golden Browns raramente falliscono i momenti decisivi.
Freemantle Dockers-Sydney Swans (sabato 12 settembre, Domain Stadium, Perth, 7.20 ora Italiana): si tratta della riedizione della Final dello scorso anno, sebbene a campi invertiti, visto che fu Sydney ad arrivare prima e quindi a guadagnarsi il diritto di giocare in casa. In quell’occasione non ci fu storia e i Biancorossi vinsero senza troppi problemi, guadagnandosi l’accesso alla semifinale poi vinta contro North Melbourne. Quest’anno la situazione è un po’ diversa: Freemantle ha giocato una grandissima stagione, partendo fortissimo all’inizio e perdendo la prima partita solo alla decima giornata. In seguito, pur rimanendo sempre salda al vertice, ha accusato qualche battuta d’arresto e ha sofferto problemi di forma che ne hanno un po’ mitigato l’impressione di invulnerabilità iniziale. In questi giorni alcuni opinionisti hanno ricordato, in modo un po’ cinico, che solo sei volte negli ultimi 15 anni la Premiership è stata vinta da una squadra che avesse anche vinto la Regular Season. Resta che i Dockers rimangono favoriti in questa partita, e non solo perché giocano in casa. Unica incognita: lo stato di forma della superstar Nathan Fyfe, uno dei migliori giocatori della Lega, assente per infortunio da diverse settimane. Al momento non è ancora chiaro se recupererà in tempo per essere in campo sabato. Non dovesse essere così, la squadra di Perth potrebbe avere dei problemi in più. Per quanto riguarda Sydney, la sua stagione non è stata brillante come quella dello scorso anno, quando terminò prima e arrivò fino alla Grand Final, poi persa malamente contro Hawthorn. Decisivi si sono rivelati i guai fisici sofferti da Adam Goodes e da Lance Franklin, due giocatori che se sono in forma fanno sempre e comunque la differenza. Ad ogni modo, gli Swans non si sono dimostrati letali come al solito: soprattutto nella parte centrale della stagione hanno perso un bel po’ di punti per strada e hanno blindato il quarto posto solo grazie ad un calendario particolarmente favorevole, che li ha portati nelle ultime quattro giornate ad affrontare squadre che avevano già perso ogni speranza di accedere alle Finals. Oltretutto, non depone a favore dei ragazzi di John Longmire, il fatto che in stagione abbiano perso praticamente tutti gli scontri diretti con le altre Top Eight. Aggiungiamoci pure l’infortunio patito dal vice capitano Keiran Jack nell’ultima giornata contro Gold Coast, che quasi certamente lo costringerà a saltare la gara. Il pronostico quindi è saldamente a favore di Freemantle, anche se lo stato di forma invertito di queste ultime giornate potrebbe provocare qualche sorpresa…
Western Bulldogs – Adelaide Crows (sabato 12 settembre, Melbourne Cricket Ground, Melbourne, 11.20 ora italiana): è la prima delle cosiddette “Elimination Finals”, dove chi perde va direttamente a casa. Di fronte si trovano due squadre che, di fatto, hanno già vinto la loro Premiership: nè i Bianco Rosso Blu di Melbourne nè i Corvi arcobaleno di Adelaide infatti erano riusciti a centrare i playoffs nella scorsa stagione, con i primi in particolare autori di una delle loro peggiori annate degli ultimi tempi. Il cambio di allenatore deve aver giovato perché Luke Beveridge è riuscito a mettere in campo una squadra solida e ben organizzata che, pur subendo sconfitte facilmente evitabili (specie contro le “cenerentole” St. Kilda e Melbourne Demons), è riuscita a conseguire successi importanti, battendo West Coast alla prima giornata e Sydney alla quinta, in una memorabile battaglia sotto la pioggia. Sesto posto meritatissimo, dunque, col rammarico di una quarta posizione assolutamente raggiungibile, se non si fossero persi punti preziosi per strada. Più o meno la stessa cosa si può dire per Adelaide, che l’anno scorso era rimasta fuori e che quest’anno invece ha avuto la meglio sugli odiati Powers, l’altra squadra della città, anche se i due scontri diretti hanno visto una vittoria per parte. Un risultato eccellente, soprattutto se si pensa alla terribile prova che il gruppo ha dovuto affrontare, quando il 3 luglio il loro allenatore Phil Walsh è stato accoltellato a morte (per il delitto è stato poi incriminato il figlio). Una tragedia che ha scioccato profondamente il mondo AFL e che ha portato alla cancellazione del match in programma il giorno dopo contro i Geelong Cats, con l’assegnazione di due punti a ciascuna delle due squadre. Una decisione che, nonostante la tristezza e lo sgomento per quanto era appena accaduto, non ha mancato di suscitare polemiche e discussioni. Ad ogni modo, i Crows hanno saputo guardare avanti e sapientemente guidati dal giovane vice allenatore Scott Camporeale e dai loro uomini migliori, Josh Jenkins, Patrick Dangerfield e Sam Jacobs, hanno centrato un obiettivo che gli sfuggiva dal 2012. Non avessero perso all’ultima giornata contro i già eliminati Geelong Cats, avrebbero anche potuto guadagnarsi il lusso di giocare in casa, considerato che i Bulldogs avevano perso sciaguratamente contro i Brisbane Lions, autori di un’altra stagione disastrosa. La partita si prospetta equilibrata, con la squadra di Beveridge data solo leggermente favorita nelle quotazioni, probabilmente grazie al fattore campo. Un solo scontro diretto in stagione tra le due squadre, con il team di Melbourne facilmente vincitore. Ma ovviamente qui sarà un’altra storia…
Richmond Tigers – North Melbourne Kangaroos (domenica 13 settembre, Melbourne Cricket Ground, Melbourne, 7.20 ora italiana): la seconda delle Elimination Finals e ultima partita di questa prima fase, è anche l’unica delle quattro a vedere di fronte due squadre di Melbourne. Qui è leggermente più facile esprimersi: le quote danno Richmond favorito (1.60/1.65 contro 2.25/2.30) e per quello che si è visto in stagione, anche noi siamo d’accordo. Le due squadre, tra l’altro, si sono affrontate proprio nell’ultima giornata, con le Tigri che hanno vinto in scioltezza e i Canguri che, vincendo, avrebbero potuto scavalcare Adelaide e Western Bulldogs (entrambe hanno perso l’ultima partita) e cambiare il loro avversario. Non è successo, anche perché il tecnico Brad Scott ha preferito far riposare i suoi giocatori migliori in vista delle Finals già matematicamente raggiunte. Una decisione che non è stato il solo a prendere ma che non ha mancato di innescare polemiche, in una nazione rigida come quella australiana: “È giusto sottrarre i giocatori al proprio dovere, seppure per uno scopo ragionevole, e privare così molti appassionati che hanno pagato il biglietto, della possibilità di vederli giocare”? Questa è stata la domanda che ha imperversato in questi giorni. A noi potrebbe far sorridere, ma lì la realtà è quella. Detto questo, Richmond, tra le due, è certamente la squadra più solida. Lo scorso anno aveva raggiunto la qualificazione solo all’ultima giornata ed era poi uscita senza quasi lottare contro dei Powers assolutamente irresistibili (laddove North Melbourne, dopo un’appassionante vittoria su Geelong, aveva centrato una storica semifinale, persa contro una Sydney decisamente non alla loro portata). Quest’anno ci sono arrivati in scioltezza, togliendosi anche la soddisfazione di battere in stagione tre delle squadre più forti: Freemantle, Hahwthorn e Sydney. Meno continui i Canguri, che nonostante una splendida vittoria contro i Dockers nella terzultima giornata, hanno più o meno rispettato i pronostici, perdendo contro chi avrebbero dovuto perdere e vincendo contro le compagini a loro inferiori. Per tutte queste ragioni, ci si aspetta ragionevolmente che sia Richmond ad incontrare la perdente di una delle due Qualifying Finals (dovrebbe essere una tra Sydney e Freemantle). Ma, come ben si sa, i giochi potrebbero anche essere diversi.
Appuntamento dunque tra venerdì e sabato, per quattro partite che si prospettano decisamente avvincenti. Il modo migliore per guardarle è senza dubbio abbonarsi al sito www.watchafl.com, disegnato appositamente per gli appassionati al di fuori dell’Australia. Seguendo le istruzioni, sarà possibile comperare il pacchetto apposito valevole per l’intera durata del mese, con possibilità di guardare il match in diretta, oppure on demand, ovviamente senza conoscere il risultato finale.
(James Garmo)