Il Milan supera il Genoa 2-1 grazie alle reti di Bacca e Honda, assolutamente migliore in campo. Tra i rossoneri delude Bertolacci, ancora lontano dalla forma migliore. Nel Genoa si salvano in pochi: bene Laxalt e Fiamozzi, malissimo De Maio e Gabriel Silva.
Prestazione non convincente. Mancano due gialli nel primo tempo a Matavz e Montolivo. Nella ripresa poteva starci il rigore sulla spinta di Gabriel Silva su Bonaventura.
Nella 25^giornata di Serie A il Milan ospita a San Siro il Genoa; 1-0 al termine del primo tempo, vediamo le pagelle dei giocatori e delle due squadre in campo. Gli uomini di Gasperini non vincono dal 17 gennaio e da allora hanno raccolto 3 pareggi e una sconfitta.
La classifica è quanto mai precaria dato che la zona retrocessione dista soltanto tre lunghezze: ecco perché contro i rossoneri sarà vitale non perdere altri punti per strada. Dall’altra parte troviamo il Milan, squadra galvanizzata dopo i recenti successi con Fiorentina e Inter ma ridimensionata dall’Udinese appena sette giorni fa: oggi il Diavolo è atteso dalla prova del nove per capire la reale potenzialità di una rosa che ha perso troppe occasioni contro le cosiddette ‘piccole’. Veniamo subito alle formazioni partendo dai padroni di casa. Mihajlovic recupera Bonaventura ma perde Abate. Nell’ormai consolidato 4-4-2 sulla destra torna De Sciglio con Antonelli a sinistra e Alex-Romagnoli coppia centrale a supporto del giovane Donnarumma; in mezzo al campo Bertolacci fa coppia con Montolivo rilevando l’infortunato Kucka; confermato Honda con Bacca e Niang a comporre il tandem offensivo. Balotelli, dato alla vigilia come possibile titolare, scalpita in panchina. Il Genoa risponde con un eclettico 3-4-3 pronto a chiudersi o allungarsi in caso di evenienza. Chiavi della porta affidate al solito Perin quindi difesa a tre con Izzo, Burdisso e De Maio; Laxalt e Fiamozzi sono gli esterni con Dzemaili e Rigoni a far legna a centrocampo; nel tridente avanzato troviamo Laxalt, il nuovo acquisto Matavz e l’ex rossonero Suso, in prestito al Grifone. L’altro grande ex, Cerci, parte dalla panchina. I primissimi minuti di gioco vedono un Genoa molto aggressivo: Gasperini ordina ai suoi un pressing spietato sul portatore di palla rossonero e invoca lo sfruttamento delle corsie laterali per una tattica che assomiglia molto a quella attuata appena sette giorni fa dall’Udinese. Dopo un paio di sortite offensive il Grifone inizia però a soffrire, complici i tanti errori commessi in difesa. Al 3′ Honda scarica un bolide dal limite: Perin è bravo ad alzare in corner. Proprio da questo calcio d’angolo il Milan si porta in vantaggio: battuta di Bonaventura per Montolivo che, dal limite dell’area, riscodella sulla destra per l’accorrente Honda. Il giapponese mantiene viva la sfera e mette in mezzo un cross al bacio: Niang sfiora soltanto, il pallone arriva a Bacca che, lasciato solo sul secondo palo, non ha problemi a freddare Perin per l’1-0. Il Genoa subisce il colpo ma il Milan non è abbastanza cinico per chiudere qui la pratica. I rossoneri si limitano a controllare il match senza approfittare dei tanti errori tecnici degli avversari. Gabriel Silva (4,5) a sinistra soffre le pene dell’inferno di fronte a Honda (7) e De Sciglio (6,5) mentre in cabina di regia Rigoni (5) non riesce ad accendere la luce. Alla mezzora Antonelli (6,5) parte in percussione sulla sinistra, si accentra e serve Bacca (7), favorito da un intelligente movimento di Honda: il colombiano vince il duello fisico con De Maio (4,5) ma in piena area viene anticipato dall’uscita coraggiosa di Perin. Il Genoa si fa vedere poco dopo con un guizzo di Fiamozzi (6,5) che trova lo spazio per far partire un traversone sul quale Matavz (5,5) non riesce ad arrivare. Il primo tempo termina con il risultato di 1-0 per il Milan.
Ritmi troppo bassi. La gara vive sulle fiammate delle due squadre: il problema è che le occasioni da gol latitano. I tanti errori tecnici, poi, contribuiscono a rendere il match piuttosto noioso e pesante. I rossoneri si limitano a fare il minimo indispensabile. Dopo il vantaggio il Diavolo si limita però a controllare il match anziché chiudere la gara. Atteggiamento che potrebbe costar caro agli uomini di Mihajlovic. Il giapponese continua nel suo ottimo stato di forma. Da un suo cross nasce il vantaggio rossonero. Il biondo numero dieci è finalmente diventato un samurai. Non riesce ad entrare in partita. Pochi inserimenti e diversi errori condizionano il suo pessimo primo tempo.
L’ottimo atteggiamento iniziale viene vanificato da grossolani errori individuali. Tardiva la reazione finale. Uno dei pochi a salvarsi. Cresce con il passare dei minuti mettendo in difficoltà la retroguardia rossonera. Difficile individuare il peggiore in campo. Ci sono diversi giocatori che hanno offerto una prestazione pessima. Tra questi indichiamo l’ex Udinese. Si dimentica un paio di cartellini gialli nel taschino: avrebbero potuto meritare il cartellino giallo Matavz e Montolivo. (Federico Giuliani)
Milan
Pochissimo lavoro da svolgere. Dopo una buona parata su Laxalt non può nulla sulla deviazione ravvicinata di Cerci.
Dopo circa un mese di panchina il terzino torna titolare e non fa rimpiangere Abate. Forma un binario interessante con Honda.
Altra prestazione positiva per il brasiliano che continua ad inanellare prove convincenti. Peccato per la sbavatura finale quando in pieno recupero si fa anticipare da Cerci.
Incassa diverse botte nel duello contro Matavz. L’ex Samp non si scoraggia e riesce sempre a prevalere.
Primo tempo fantastico, secondo tutto sommato positivo nonostante un lieve calo. Spinta costante sull’out mancino.
Gara da samurai. Il giapponese mette in mostra un atteggiamento coraggioso e propositivo. Da un suo cross nasce l’1-0 targato Bacca. Prezioso anche in fase di non possesso: apprezzabili i suoi ripiegamenti e tanti recuperi. Nella ripresa trova un gran gol con un bolide dalla distanza a coronamento di un pomeriggio fantastico. Giocatore completamente rivitalizzato da Mihajlovic e prezioso per questo Milan.
I fischi si sono trasformati in applausi. Il capitano si carica sulle spalle il centrocampo e disputa una prestazione maiuscola (dall’82’POLI – SV).
Unica nota stonata tra i rossoneri. L’ex Genoa fatica ad entrare in partita e non sempre si rivela preciso.
Solita certezza. La sua assenza contro l’Udinese si era fatta sentire eccome. Non segna ma fa segnare con movimenti e passaggi da grande giocatore.
Solito killer. Insacca un altro gol dando il via alla vittoria del Milan sul Genoa. Poco presente nella manovra milanista ma decisivo quando si tratta di segnare (dall’86’BALOTELLI – SV).
Molto lezioso e non sempre concreto. Si salva grazie a una ripresa tenace. Potrebbe fare di più giocando in modo più semplice (dal 76’MENEZ – SV).
Indemoniato con i suoi per un finale in sofferenza. In ogni caso il Milan porta a casa una vittoria importante che rilancia i rossoneri nella lotta per i vertici della Serie A.
Genoa
Non può nulla sulla rete ravvicinata di Bacca ma potrebbe fare meglio, eccome, sul sinistro da distanza siderale di Honda.
In occasione del vantaggio di Bacca finisce nel pallone come tutto il reparto difensivo (dal 64’LAZOVIC 4,5 – Perde una quantità industriale di palloni, sbaglia passaggi semplici: in definitiva non riesce a far cambiare volto al match).
Il migliore della disattenta difesa genoana. Ci mette tutta la sua esperienza e in qualche modo riesce a limitare le sgaloppate di Bacca e compagni.
Uno degli anelli deboli della fascia mancina del Grifone. Va in tilt di fronte a Honda e De Sciglio.
Uno dei pochi a salvarsi dalla disfatta di San Siro. All’esordio con la maglia del Genoa, dimostra personalità e buona qualità. Era però difficile far meglio in un battesimo di fuoco come questo.
Lento e impreciso. Mai nel vivo dell’azione, non riesce mai a limitare il raggio d’azione di Montolivo. Mezzo voto in più per il tiro dal quale arriverà il gol della bandiera di Cerci.
Esattamente come il suo compagno di mediana. Non riesce né ad accendere la luce né a ‘far legna’ (dal 76’NTCHAM – SV).
Uno dei peggiori. Si addormenta su Honda nell’azione che porterà Bacca al gol; saltato a ripetizione da Honda in versione Robben. Va meglio nella ripresa quando viene arretrato sulla linea dei difensori ma ormai i danni sono irreparabili.
Oggetto non identificato atterrato a San Siro. L’ex di turno non riesce a farsi rimpiangere come avrebbe voluto (dal 45′ CERCI 5 – Ci accorgiamo di lui soltanto grazie ai fischi del pubblico di San Siro. Segna nel finale in modo fortunoso ma non basta per evitare il votaccio).
Isolato e poco assistito dai compagni. Lotta come può ma Romagnoli è una brutta bestia: pomeriggio complicato per lui. Potrà comunque rivelarsi utile in altre partite.
Dinamico e continuo. Si salva mostrando una discreta corsa mista a tanta resistenza.
I suoi tornano a casa con una sconfitta figlia di grossolani errori individuali. La zona retrocessione, adesso, è dietro l’angolo. Urge svoltare.
(Federico Giuliani – Twitter @Fede0fede)