La Sampdoria batte 2-0 l’Udinese grazie all’autorete di Armero e al gol di Fernando, e sorpassa i friulani nella classifica di Serie A portandosi momentaneamente a +8 sul terzultimo posto, molto vicina alla salvezza. L’Udinese non demerita troppo ma le manca concretezza sotto porta.
Vittoria importantissima per la squadra blucerchiata che si allontana forse definitivamente dalla zona retrocessione grazie ad un autorete di Armero, propriziata da Muriel, e dalla rete di Fernando che hanno regalato 3 fondamentali punti alla formazione di Montella che ha resistito agli attacchi dei friuliani nonostante le non perfette condizioni fisiche di diversi giocatori nel finale di gara. Nonostante la sconfitta, la squadra di De Canio ha comunque destato una buona impressione. Sfortunata in occasione dello svantaggio per l’autorete di Armero ha provato a reagire a testa bassa, sfiorando il pareggio più volte. Dopo aver incassato in contropiede il raddoppio, ha comunque provato fino al 96′ a trovare la rete che l’ottimo Viviano gli ha negato. Gara senza sbavature per il direttore di gara che non ha sbagliato nessuna decisione, riuscendo a controllare una gara comunque sentita ed importante tra due formazioni che erano in piena lotta per non retrocedere.
Vincenzo Montella schiera la sua Sampdoria col 3-4-1-2 con Viviano (voto 6) tra i pali, protetto da tre difensori centrali che sono il rientrante Diakitè (voto 6), che ha vinto il ballottaggio con Silvestre, Ranocchia (voto 6) e Moisander (voto 5,5). Sulle corsie laterali agiscono De Silvestri (voto 6) e Dodò (voto 5,5), mentre al centro Krsticic (voto 5) e Barreto (voto 5,5) schierato a sorpresa al posto del brasiliano Fernando, hanno il compito di proteggere le spalle alla mezza punta che oggi è capitan Soriano (voto 5,5), vista l’assenza di Alvarez non al meglio della condizione, che gioca qualche metro dietro alla coppia di attaccanti formata a sorpresa dal solito Quagliarella (voto 6,5) e Muriel (voto 5), riproposto dopo molto tempo dal primo minuto. Mister De Canio invece schiera la sua Udinese col tradizionale 3-5-2 schierando il greco Karnezis (voto 6,5) come estremo difensore, Heurtaux (voto 5,5), Danilo (voto 6) e Piris (voto 5) formano il trio di difensori. Widmer (voto 6) e Armero (voto 5,5) occupano le due fasce, Kuzmanovic (voto 5,5) in cabina di regia affiancato da Hallfredsson (voto 6) e Lodi (voto 6), , che sostituisce l’infortunato Badu, . Thereau (voto 6) e Zapata (voto 5,5) formano la coppia di attaccanti della formazione friuliana.
La squadra blucerchiata sta cercando di sbloccare il risultato stando però sempre attenta a non lasciare spazio agli avversari che invece puntano tutto sul contropiede. La squadra di Montella si sta facendo trascinare da uno scatenato Quagliarella che ha sfiorato il gol in diverse occasioni. Deludente finora Muriel rilanciato a sorpresa dal tecnico blucerchiato. L’attaccante blucerchiato ci ha provato veramente in tutti i modi, rovesciata, tiro al volo, conclusione a giro da distanza ravvicinata trovando finora un attentissimo Karnezis e la traversa a negargli il gol che meriterebbe visto quanto fatto nel corso della prima frazione di gioco. Il centravanti colombiano si fa solamente notare nel finale di primo tempo quando, servito ottimamente da Soriano, ha incredibilmente sopra la traversa da due passi, dopo quarantacinque minuti in cui ha faticato a trovare spazi invitanti nei quali sfruttare la sua velocità. La scelta di Montella di schierarlo a sorpresa dal primo minuto finora non sta ripagando.
Buona gara della squadra friuliana che ha sofferto l’ottima prova di Quagliarella ma che comunque ha cercato di affacciarsi in avanti con la coppia d’attacco Thereau-Zapata che sta cercando di creare dei pericoli negli ultimi venti metri. Il fatto che il migliore della prima frazione sia Karnezis, è comunque segno di una certa sofferenza della squadra di De Canio. L’estremo difensore greco ha parato tutto il possibile, negando il gol allo scatenato Quagliarella che ha cercato di sbloccare il risultato in tutti i modi trovando un attentissimo portiere che sta confermando l’ottimo rendimento di questa stagione. De Canio decide di lanciarlo dal primo minuto viste le non perfette condizioni di Felipe, ma il paraguaiano sta faticando ad entrare nel ritmo partita. Ha commesso due gravi errori che per poco non sono costati lo svantaggio che Muriel ha malamente fallito. Impreciso. (Marco Guido)
L’estremo difensore blucerchiato è stato impegnato notevolmente solo nel finale di gara dove è stato strepitoso nel negare il gol della bandiera a Thereau e Zapata proprio nei minuti di recupero, confermando l’ottimo rendimento garantito finora.
Grande fisicità per il difensore che Montella lancia vista la squalifica di Cassani. Nonostante la lunga assennza dal campo, gioca una buona prova nella quale si fa notare per alcuni eccellenti anticipi soprattutto nella seconda frazione di gioco.
Guida con sicurezza il reparto arrettrato che ha dovuto subire la pressione dei friuliani nel finale di gara riuscendo a contenere l’irruenza del duo Zapata-Thereau che sta attraversando un ottimo momento di forma.
Il centrale ha un pò faticato a respingere il potente duo d’attacco bianconero che ha cercato di metterlo in difficoltà soprattutto nel corso della ripresa quando la pressione ospite è notevolmente aumentata.
Spinta costante sulla sua fascia di competenza dove è riuscito a contenere ottimamente Armero che si è più che altro preoccupato di difendere. Mezzo voto in meno per la palla gol capitata nel secondo tempo che ha messo malamente fuori da ottima posizione.
Gara di quantità per il paraguaiano che è stato rilanciato a sorpresa dal primo minuto. Beccato un pò dal proprio dopo diversi errori di misura che ha commesso soprattutto nel corso della prima frazione di gioco.
Preferito a Fernando in cabina di regia a sorpresa, il serbo ha cercato di prendere per mano il gioco della squadra di Montella, commettendo però numerosi errori di misura soprattuto nei primi 45 minuti quando il pubblico ha fischiato dopo alcuni errori nei passaggi.
Il brasiliano ha iniziato soffrendo notevolmente la spinta costante di Widmer. Nel secondo tempo è uscito alla distanza, mettendo in campo la sua grande corsa con la quale è riuscito anche a proporsi in avanti limitando il suo diretto rivale svizzero.
Il capitano blucerchiato ha un pò faticato a trovare la posizione in campo, a metà tra il centrocampo e l’attacco e nel corso del primo tempo si è fatto notare solo per un bel cross per Muriel. Nella ripresa ha sulla coscienza una clamorosa occasione da gol fallita quando lanciato da un super tacco di Quagliarella ha calciato malamente addosso a Karnezis. ( Gioca solo 5 minuti visto che deve uscire per un problema muscolare)
( Lasciato a sorpresa in panchina, il brasiliano riesce a segnare solo dopo 10 minuti dal suo ingresso sfruttando al meglio l’eccellente combinazione Cassano-Quagliarella che gli hanno permesso di calciare dal limite dell’area e chiudere la sfida di Marassi).
Sufficienza per il colombiano solo per l’episodio avvenuto al 58′ quando un suo cross, deviato involontariamente da Armero, ha spiazzato Karnezis, spezzando così l’equilibrio iniziale che aveva regnato fino ad allora. Esce stremato lasciando il posto a Cassano. ( L’estroso attaccante entra e, oltre a regalare l’assist a Fernando del raddoppio che ha deciso l’incontro, offre al pubblico di Marassi diverse ottime giocate che mostrano come il suo talento, se utilizzato correttamente, può ancora fare la differenza in Serie A).
Partita strepitosa dell’attaccante blucerchiato a cui è mancato solo il gol. Nel primo tempo, oltre ad aver colpito la traversa con un gran tiro, ha sfiorato la rete anche con una strepitosa rovesciata. Pregevole velo in occasione del raddoppio di Fernando e stoico quando resta in campo nonostante i crampi visto che Montella aveva già esaurito i cambi.
Vittoria pesantissima che allontana sensibilmente i blucerchiati dalla zona retrocessione. Si complica un pò la vita nel finale quando, esauriti tutti i cambi, è costretto a lasciare in campo Quagliarella coi crampi e Krsticic non al meglio. 3 punti conquistati col carattere e la voglia che fanno sperare per un finale di campionato tranquillo.
L’estremo difensore greco è l’ultimo ad arrendersi visto che ha dovuto effettuare numerosi interventi spesso miracolosi soprattutto su Quagliarella a cui ha negato il gol più volte, anche nei minuti di recupero. Incolpevole in occasione delle reti blucerchiate.
Il difensore francese sta crescendo sensibilmente la condizione che non può essere ottimale visto la tribolata stagione vissuta a causa degli infortuni. Sfiora il gol con una gran botta nel finale di gara che sfiora la traversa. Esce per far posto al più offensivo Edenilson. ( Il brasiliano entra cercando di spingere sulla fascia destra in coppia con Widmer, contribuisce al vano assalto finale che non ha portato a nessun gol nonostante lo sforzo profuso).
Il brasiliano ha faticato notevolmente a contenere un Quagliarella che oggi era veramente scatenato. Ha cercato di dirigere la difesa anche quando il suo allenatore ha giustamente deciso di sbilanciare la propria squadra.
Il paraguaiano è stato schierato per sostituire Felipe non al meglio della condizione ma ha sprecato l’occasione visto che si è fatto notare in pratica solamente in occasione di due gravi errori che per poco non sono costati la rete degli avversari. Esce nel finale di gara per un problema muscolare. ( Entra nel finale di gara e sfiora la rete con un gran colpo di testa ma Viviano è stato strepitoso a respingerne la sua conclusione).
Lo svizzero, dopo aver iniziato bene la gara riuscendo a spingere constantemente sulla sua corsia di competenza, è calato un pò alla distanza soffrendo al gran corsa del suo diretto avversario, Dodò.
Il centrocampista viene a sorpresa schierato come mezz’ala destra dove fatica non poco a causa del piede che utilizza maggiormente, il mancino, lo stesso col quale ha calciato ottimamente tutti i calci piazzati che hanno creato non pochi problemi alla difesa blucerchiata.
Il serbo viene confermato, nonostante l’assenza di Badu, come schermo davanti alla difesa, costrigendo così il mancino Lodi a giocare come interno destro. L’ex giocatore dell’Inter è apparso molto nervoso ed ha anche rischiato di incassare il doppio cartellino giallo visti i tanti interventi fallosi commessi.
L’islandese appare irriconoscibile, il giocatore ammirato a Verona sembra lontano anni luce. Dopo un avvio abbastanza convincente, sparisce dal campo costringendo difatti così il suo allenatore a sacrificarlo al 62′ quando decide di mandare in campo un attaccante come Matos. ( Il brasiliano entra e, pur avendo una mezz’ora a disposizione, fatica ad incidere sull’incontro non riuscendo a creare nulla di concreto negli ultimi venti metri).
Il colombiano soffre tremendamente la spinta di De Silvestri che lo costringe constantemente alla difensiva. Sfortunato in occasione dell’autorete che però è viziata dalle sue proteste con le quali perde l’attimo che consente a Muriel di liberarsi in area di rigore e di propiziare il gol che ha spezzato l’equlibrio dell’incontro.
L’attaccante francese ha un pò faticato a trovare gli spazi giusti per colpire, ma, soprattutto nel finale di gara ha provato a trascinare i suoi, sfiorando in più occasioni la rete che solo uno strepitoso Viviano gli ha negato.
Il centravanti colombiano ha lottato su tutti i palloni correndo tantissimo e trovandosi alla perfezione con Thereau. Ha sfiorato il gol più volte che la difesa avversaria e Viviano gli hanno negato.
L’allenatore, subentrato a Colantuono, non riesce a mantenere l’imbattibilità ma la sua squadra non ha assolutamente demeritato visto che è stata anche sfortunata in occasione della sfortunata autorete che ha spezzato l’equilibrio iniziale. Apprezzabile il coraggio col quale ha sbilanciato la sua squadra nel finale di gara e che per poco non gli è valso il pareggio.
(Marco Guido)