E’ stata una grande impresa quella di Casalmaggiore, che nelle finali di Champions League femminile al palasport di Montichiari ha conquistato il massimo trofeo continentale. Casalmaggiore ha battuto prima la squadra russa della Dinamo Kazan 3-0 in semifinale, poi in finale la formazione turca del VakifBank Istanbul sempre 3-0. Terza vittoria in Champions League per l’allenatore Massimo Barbolini, che aveva già conquistato la coppa nel 1996 con Matera e nel 2006 alla guida di Perugia (fanno una ogni dieci anni…). Sesto successo invece per la schiacciatrice Francesca Piccinini, sempre più leggenda del volley nazionale. Gloria per una piccola cittadina nella provincia di Cremona, che dopo lo scudetto vede planare in bacheca anche una Champions League. Per parlare di questo storico trionfo ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Valentina Tirozzi, schiacciatrice classe 1986 e capitano della Pomì autrice di 11 punti in finale.
Potevi immaginare questo successo di Casalmaggiore, contro squadroni molto più considerati sulla carta? Diciamo che il nostro obiettivo era quello di ben figurare, di giocare delle buone finali davanti al nostro pubblico. Dopo la delusione della Coppa Italia volevamo rifarci, anche se la Champions era un impegno più difficile. Poi abbiamo vinto questa Champions disputando davvero una finale eccellente, con grande lucidità nei momenti chiave.
Qual è stato il segreto di questa vittoria in Champions? Direi la fame, la voglia di vincere, poi il gruppo che è stato straordinario. E anche l’aver affrontato queste finali con tanta intelligenza tattica, proprio nel modo ideale.
Qual è stato il merito della società? Si è lavorato molto bene ma quelli dello scudetto e della Champions League non erano successi programmati. Casalmaggiore è una società che ha il merito di avere un ottima base, di aver voluto sempre crescere e di esserci riuscita per gradi. C’è uno staff dirigenziale molto valido, il presidente Boselli e una serie di appassionati, di volontari che si impegnano per questo club in questo piccolo borgo di provincia dove la pallavolo è amata tantissimo e si vive in un modo ideale. C’è poi il nostro allenatore Barbolini che ha avuto il merito di guidare al meglio questa squadra.
Più difficile battere la Dinamo Kazan o il VakifBank in finale? Erano tutt’e due formazioni molto forti, tutte le tre finaliste della Champions erano avversarie sulla carta difficili per noi. Abbiamo pensato ad affrontare prima la Dinamo Kazan e poi il Vakibank senza perdere la calma o farci spaventare dal contesto, siamo riuscite a non perdere nemmeno un set tra le due partite.
Qualche tua compagna ti ha impressionato in particolare? Tengo a sottolineare come sia stata la squadra nel suo complesso la nostra forza, proprio nelle statistiche si vede che i numeri, i punti delle varie giocatrici di Casalmaggiore sono livellati.
Una nota di merito magari per Francesca Piccinini… E’ una grande giocatrice, eccezionale, ha vinto sei Champions League, una cosa fantastica. Conquistare sei Champions come lei sarebbe bellissimo per me.
Quanto è stato importante il tuo apporto da capitano, quanto hai trascinato le tue compagne di squadra? Lo devono dire gli altri. Io sono contenta che già la scorsa stagione Casalmaggiore mi diede la fascia di capitano. E’ un grande onore per me questa cosa. Sono felice di dare tutto il mio apporto in questo senso alla mia squadra, in campo e per quanto posso anche fuori.
Come hai iniziato a giocare a pallavolo?
La mia è una famiglia d’arte. Mio padre era allenatore di pallavolo, mia madre era giocatrice, quarant’anni dediti a questo sport. Prima mi ero dedicata alla ginnastica artistica, poi al nuoto, poi è venuta la pallavolo ed è sbocciato l’amore per questo sport.
Quanto è stato importante giocare in Italia, davanti ai propri tifosi? Tantissimo: avevamo un po’ paura, per il fatto di non giocare a Cremona, che i nostri tifosi non ci avrebbero seguito, sostenuto. Invece al palasport di Montichiari l’onda rosa è stata fantastica. Siamo stati incitati fino alla fine, ci hanno dato la carica giusta per vincere la Champions e dobbiamo ringraziare tutti loro.
E ora quale sarà il futuro di Casalmaggiore? Ora penseremo a giocarci le nostre possibilità nei playoff scudetto. Di nuovo in palestra ad allenarci per cercare innanzitutto di battere Bergamo mercoledì. Vogliamo prenderci la rivincita della semifinale di Coppa Italia dove la Foppapedretti ci aveva sconfitto.
E quanto al tuo futuro, si tingerà d’azzurro? Per ora non sono stata presa in considerazione per la Nazionale, per il torneo preolimpico in Giappone. Se si dovesse cambiare idea sarò ben contenta visto che ci saranno le Olimpiadi di Rio. E’ un anno importante e sarei contenta di non mancare a questo appuntamento.
Cosa hai provato a vedere che il vostro successo è finito anche sui Tg? Sono contenta, ho fatto tante interviste, sono felice che si sia dato spazio alla pallavolo. E’ lo sport più praticato tra le donne in Italia. E’ stato bello vedere che siamo finiti sui titoli dei Tg, che tanti giornali hanno parlato dell’impresa di Casalmaggiore.
Sei ancora emozionata del successo di Casalmaggiore? E’ stata una cosa stupenda, mi sembra di vivere ancora quei momenti in cui ci siamo rese conto di essere in cima al volley europeo. Una cosa troppo bella, veramente fantastica.
(Franco Vittadini)