La trattativa per la cessione del Milan prosegue, nonostante i problemi legati alle condizioni di salute del patron rossonero Silvio Berlusconi. Secondo quanto rivelato dal ‘Corriere dello Sport’, il fondo di investimento interessato al diavolo garantirebbe a Finivest, nel caso in cui la trattativa andasse in porto, una cifra vicina al miliardo e mezzo di euro, con un progetto importante da 300 milioni di euro a stagione. Il fondo cinese sta cercando di accelerare, ma come detto i tempi potrebbero allungarsi di un paio di settimane. In ogni caso la società che acquisterà il club avrò sede a Hong Kong, aprendo quindi all’ipotesi di un Milan quotato in borsa in futuro.
Le problematiche di salute del presidente del Milan, Silvio Berlusconi, hanno di fatto bloccato la cessione del club ai cinesi. Nel corso dei prossimi giorni il patron dei rossoneri si sottoporrà ad un intervento al cuore, come spiegato dal suo medico personale ai media. Secondo ‘Sportmediaset’ la trattativa per la cessione del Milan resta comunque apertissima, ma i tempi si dilungheranno leggermente. Finivest e Sal Galatioto stanno lavorando sul contratto che verrà proposto al ‘cavaliere’ in vista di una possibile firma. I tempi si allungano, la risposta finale potrebbe arrivare non più entro metà mese ma tra il 27 e il 30 giugno. Si attendono sviluppi.
L’operazione cardiochirurgica a cui dovrà sottoporsi il presidente Silvio Berlusconi ha, per forza di cose, sensibilmente rallentato la trattativa riguardante la cessione del Milan al consorzio d’investitori cinesi. Secondo quanto riportato Corrieredellosport.it però, per fare ripartire l’operazione, nelle prossime ore sarebbe atteso l’arrivo in Italia di Sal Galatiato, esperto di finanza internazionale anche in ambito sportivo e consulente diretto del gruppo asiatico. Il siciliano sarà affiancato da Nicholas Gancikoff, proprietario dell’azienda Sport Investment Group oltre che volto e principale garante delle intenzioni cinesi.
Sulla cessione del Milan tutto ruota attorno alle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, che dovrebbe essere operato al cuore martedì prossimo, come potete leggere più diffusamente nel paragrafo qui sotto. Dunque la trattativa con la cordata cinese ha subito un netto rallentamento e si lavora su obiettivi che potrebbero essere realizzabili anche senza l’arrivo in società di capitali freschi. Il primo nome è quello di Franco Vazquez, l’italo-argentino del Palermo che già da tempo è nel mirino del Milan: per lasciarlo partire, Zamparini chiede una cifra attorno ai 25 milioni di euro, possibilmente tutti in contanti senza contropartite tecniche. Questa è una delle trattative che sta procedendo anche in questi giorni: resta da capire se si tratterebbe di un rilancio del Milan ‘berlusconiano’ o se sarà l’ideale passaggio di consegne fra la storica proprietà e il nuovo Milan ‘cinese’.
A Milano la cessione del Milan è attualmente in fase di stallo a causa delle precarie condizioni del patron Berlusconi che avrebbe dovuto curare la trattativa. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il suo attuale medico curante, il dottor Zangrillo, ha spiegato le condizioni del presidente e le modalità per cui si sia arrivati a questo punto: “Non è preoccupato, è molto determinato, molto consapevole e molto coraggioso. Io, in occasione delle amministrative, per obbligarlo a non fare la chiusura contemporanea a distanza di tre ore sulla piazza di Milano e di Roma ho dovuto impormi, ho dovuto veramente lottare. Lui ha avvertito qualcosa, un qualcosa che non era la solita fisiologica stanchezza di un uomo che dorme tre ore al giorno. E’ stato sempre un po’ il cuore il centro del problema. Un cuore sano che però ha dovuto lavorare il doppio, talvolta, il triplo di quello che accade per una persona normale La data dell’intervento? Non l’abbiamo ancora stabilita”. Secondo il Corriere della Sera intanto l’operazione dovrebbe avvenire, con ogni probabilità, martedì prossimo, riattivando quindi i discorsi nell’immediato futuro per la cessione del Milan.
Prosegue quotidianamente il lavoro dei manager Fininvest e degli advisor della cordata cinese per la cessione del Milan. Il ricovero di Silvio Berlusconi e il conseguente intervento al cuore non inciderà sull’esito della trattativa, ma solo sui tempi: la trattativa, infatti, rallenterà in attesa che il patron si riprenda, ma proseguirà comunque. Tutto è ancora in ballo, ma non si andrà oltre il 30 giugno. Vanno limitati ancora alcuni dettagli e approfonditi gli aspetti legati alle clausole richieste dallo stesso Berlusconi, motivo per il quale è stato facile accordarsi sullo slittamento della deadline, che permetterà di definire gli ultimi aspetti della proposta. Questa proroga, però, rappresenta un freno al calciomercato del Milan, perché l’amministratore delegato Adriano Galliani ora ha le mani legate: non può, infatti, intervenire sulla rosa, quindi rischia di avviare la campagna acquisti estiva con un mese e mezzo di ritardo rispetto alla concorrenza. Ne sono ben consapevoli i tifosi, che spingono per la cessione del Milan e per un progetto di rilancio che passi soprattutto dal rinnovamento della rosa.
L’intervento al cuore a cui dovrà sottoporsi Silvio Berlusconi la settimana prossima avrà inevitabil ripercussioni sulla trattativa con la cordata cinese per la cessione del Milan: la conferma alle indiscrezioni trapelate nelle ultime ore è arrivata con lo slittamento della deadline, fissata inizialmente al 20 giugno. I cinesi hanno, infatti, acconsentito al rinvio della scadenza, che slitterà almeno al 30 giugno. Nessun problema, dunque, tra gli advisor della cordata e i manager di Fininvest. Nel frattempo Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano, attraverso il suo profilo Facebook ha ringraziato quanti gli hanno inviato messaggi di affetto e vicinanza: «Sono sereno e affronto questo passaggio delicato affidandomi a Dio e alla straordinaria professionalità dei medici e del personale del San Raffaele», ha scritto il presidente del Milan. Berlusconi, quindi, si esprimerà sulla cessione della maggioranza solo quando si sarà ripreso dall’intervento. I rappresentanti della cordata asiatica, dunque, dovrebbero arrivare a Milano per chiudere l’operazione di cessione del Milan a ridosso del raduno della squadra, in programma tra l’8 e il 10 luglio.
Verrà operato la prossima settimana, ma i cinesi spingono per un accordo in breve tempo che con ogni probabilità slitterà invece alla fine di questo mese. Il presidente del Milan ha da poco postato un messaggio sulla sua pagina Facebook per ringraziare tutti dei messaggi di affetto che sono arrivati in queste ultime ore. “Desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto pervenire manifestazioni di affetto ed espressioni augurali, mi hanno davvero commosso. Sono sereno, e affronto questo passaggio delicato affidandomi a Dio ed alla straordinaria professionalità dei medici e del personale del SanRaffaele” si legge sui social network. Il numero uno del Milan non fa però minimamente riferimento alla cessione del suo club ma decide di soffermarsi sui ballottaggi che avverranno a Roma la prossima settimana, spostando quindi lo sguardo sulla politica dimenticando per un momento la cessione del suo Milan.
La decisione di Silvio Berlusconi sulla cessione del Milan slitta ancora. Come riporta poco fa ‘Sportmediaset’ le parti continuano a lavorare in maniera parallela per definire gli ultimi punti del contratto che poi verrà messo sul tavolo del presidente Berlusconi per la firma che cederà il 70% delle quote rossonere alla cordata cinese. La decisione però slitterà fino alla fine del mese, dal 27 al 30 giugno, forse per le condizioni fisiche del presidente del Milan ma la cordata ribadisce la sua volontà di arrivare fino alla fine della trattativa con la promessa di riportare il club rossonero ai massimi livelli. Pare che esista un gruppo di lavoro pronto ad occuparsi della parte sportiva, e la priorità dopo la firma sarà quella di scegliere il nuovo allenatore del Milan. Poi si partirà con la campagna acquisti, visto che il calciomercato dovrà essere mirato a cercare giocatori per mirare all’Europa il prossimo anno.
In attesa di conoscere la data definitiva del closing con la cordata cinese per la cessione del Milan, in casa rossonera tiene banco la questione allenatore. Il tecnico dovrà essere scelto in sinergia con gli asiatici, visto il periodo di esclusiva che il presidente Berlusconi ha firmato a maggio con la cordata. Ora i problemi di salute del presidente del Milan potrebbero rallentare l’operazione che doveva chiudersi il 15 giugno, con la proroga ora fino al 20 o 27 giugno. Come riporta questa mattina ‘La Gazzetta dello Sport’ per il nuovo allenatore è avanzato il nome di Giampaolo, che piace molto sia ad Adriano Galliani che ai cinesi, visto che nelle ultime ore è tramontata l’idea Pellegrini. Il tecnico ex Empoli piace per il suo calcio innovativo, ed ha l’esperienza per guidare un gruppo più quotato come vogliono proprio gli asiatici. Non tramonta invece Cristian Brocchi che piace molto al presidente Berlusconi per il prossimo anno.
L’operazione al cuore di Silvio Berlusconi potrebbe rimandare la trattativa con i cinesi visto che la prima deadline è stata già posticipata al 20 giugno. Come riporta questa mattina ‘Il Corriere della Sera’, però, pare che la risposta ai cinesi non arriverà prima del 27 giugno, visto che Fininvest avrebbe chiesto un’ulteriore proroga alla cordata cinese che è interessata alle quote rossonere. Berlusconi ha svelato di volersi rimettere in forma prima di ufficializzare qualcosa o cambiare l’assetto societario del suo Milan, quindi il 27 giugno sembra una data di transizione su cui puntare per la decisione del presidente. Dopo il 27 giugno la cordata cinese chiederà sicuramente di stringere i tempi, anche perché bisognerà parlare del calciomercato e soprattutto del nuovo tecnico che dovrà essere scelto in sinergia qualora Berlusconi confermi la voglia di cedere il suo Milan. Tutto rimandato, quindi, i cinesi devono attendere.
Il quotidiano Tuttosport ha fatto il punto della situazione relativamente alla cessione del Milan, dopo le ultime notizie sul presidente Silvio Berlusconi. Quest’ultimo dovrà essere operato al cuore settimana prossima, come riferito dal medico personale ovvero il professor Zangrillo. Un imprevisto che porterà la trattativa per la cessione del Milan ad allungarsi, Tuttosport ha riportato il breve messaggio di Berlusconi ai suoi più stretti interlocutori: “Martedì ero giù di morale, ora non faccio salti di gioia ma sono pronto a combattere anche questa battaglia. Resto a fare il padre nobile delle mie aziende e del mio partito. Fino a quando non torno in forma non cambierà nulla“. Il quotidiano sportivo torinese ha poi parlato di una nuova deadline fissata per il 20 giugno, data entro la quale potrà essere ufficializzato un primo accordo per la cessione del 70% del Milan alla cordata di imprenditori cinesi. Sembra quindi che fin quando Berlusconi non avrà ripreso regolarmente la sua attività, la cessione del Milan rimarrà in stan-by.
La cessione del Milan sta assumendo l’aspetto di un vero e proprio giallo. A complicare una trattativa già di suo accidentata in questi ultimi giorni è arrivato anche il ricovero in ospedale per Silvio Berlusconi, vittima di uno scompenso cardiaco dovuto all’eccessivo stress, causato certamente (almeno in parte) anche dal momento decisivo che il patron del Milan sta vivendo dal punto di vista calcistico. Lasciare nelle mani della cordata cinese la sua amatissima squadra oppure rilanciare e provare a riportare il Milan ai vertici del calcio – quanto meno in Italia – contando unicamente sulle proprie forze, dando seguito al progetto di una squadra sempre più incentrata sui giovani italiani: questo il dilemma di fronte al quale è posto l’ex Cavaliere.
Di certo l’attuale allenatore Cristian Brocchi tifa contro la cessione del Milan, cioè per la seconda soluzione, che d’altronde è l’unica che gli darebbe possibilità di sedere ancora sulla panchina del Milan. La domanda che tutti si stanno facendo negli ultimi giorni è però la seguente: i problemi di salute di Berlusconi stanno rallentando la trattativa per la cessione del Milan? Secondo quanto è emerso nelle ultime ore, tutto sommato potremmo dire di no, dal momento che siamo ancora in una fase “tecnica” nella quale tutto il lavoro è svolto da uomini della Fininvest per quanto riguarda l’attuale proprietà, che lavorano con la controparte rappresentata da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff. Dunque tutto sommato per il momento non ci sono intoppi, anche se è evidente che l’ultima parola spetterà a Berlusconi, che presumibilmente vorrà essere in perfetta forma nel giorno in cui dovrà decidere cosa fare per il suo amato Milan.
Naturalmente i tifosi sperano che, in un senso oppure nell’altro, si possa fare chiarezza sulla cessione del Milan nel più breve tempo possibile, perché l’attuale stato di incertezza di certo rende difficile pianificare la prossima stagione e una squadra come il Milan, che negli ultimi anni ha sempre ottenuto risultati deludenti, non può certo permettersi di perdere altro tempo.